Nota introduttiva
La Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria è stata istituita dall'articolo 2 della legge 27 marzo 1976, n. 60, che ha convertito - con modificazioni - il decreto-legge 30 gennaio 1976, n. 8, recante norme per l'attuazione del sistema informativo del Ministero delle finanze e per il funzionamento dell'anagrafe tributaria.
La Commissione è composta da undici membri designati dai Presidenti delle Camere e "ha il compito della vigilanza sull'anagrafe tributaria".
La Commissione può effettuare indagini conoscitive e ricerche sulla gestione dei servizi di accertamento e riscossione dei tributi locali, vigilando sui sistemi informativi ad essi riferibili (articolo 2 della legge n. 60 del 1976, così come modificato dal comma 1 dell'articolo 6 della legge 5 maggio 2009, n. 42), nonché sulle attività di affidamento a società specializzate dell'esecuzione e della relativa conduzione tecnica di nuove realizzazioni e di integrazioni del sistema informativo delle strutture centrali e periferiche del Ministero dell'economia e delle finanze (art. 7, commi secondo e quinto, del decreto-legge 3 settembre 1982, n. 688, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre 1982, n. 873).
Può inoltre effettuare indagini e ricerche, tramite consultazioni e audizioni di organismi nazionali e internazionali, dirette a valutare l'impatto delle soluzioni tecniche sugli intermediari incaricati di svolgere servizi fiscali tra contribuenti e amministrazioni ed esprimere un parere sulle attività svolte annualmente dall'anagrafe tributaria sugli obiettivi raggiunti nel corso dell'anno (articolo 2-bis della legge n. 60 del 1976, aggiunto dal comma 58 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296).