DIFESA (4ª)
MARTEDÌ 26 SETTEMBRE 2017
252ª Seduta
Presidenza del Presidente
LATORRE
Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Rossi.
La seduta inizia alle ore 14,35.
IN SEDE REFERENTE
(2728)
Riorganizzazione dei vertici del Ministero della difesa e delle relative strutture. Deleghe al Governo per la revisione del modello operativo delle Forze armate, per la rimodulazione del modello professionale e in materia di personale delle Forze armate, nonché per la riorganizzazione del sistema della formazione
(Seguito dell'esame e rinvio)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 20 settembre.
Il presidente LATORRE, dopo aver brevemente riepilogato l'
iter
del provvedimento in titolo, avverte che si procederà alla votazione degli ordini del giorno e degli emendamenti, già illustrati nella seduta dello scorso 20 settembre (e pubblicati in allegato al resoconto della predetta seduta).
Prima di rendere il parere del Governo sugli ordini del giorno e sugli emendamenti, il sottosegretario ROSSI rammenta i principi ispiratori del disegno di legge all'esame della Commissione, che si fonda su tre pilastri fondamentali: la revisione della
governance,
del modello operativo (già definito con la legge n. 25 del 1997), e della disciplina relativa al personale. L'implementazione avverrà nel medio-lungo termine, e sotto questo aspetto particolare importanza rivestirà l'esame, da parte del Parlamento, dei decreti delegati.
Il disegno di legge, seguendo gli indirizzi delineati dal "Libro Bianco" del 2015 chiarisce nel dettaglio le attribuzioni del Ministro della Difesa, contribuendo ad esaltarne il ruolo di responsabilità politica. Inoltre, lo strumento della legge sessennale di bilancio fornirà indispensabili elementi di certezza da un punto di vista economico, con una riduzione dei costi complessivi.
Relativamente alla revisione dei vertici, precisa quindi che il disegno di legge non altera l'impianto delineato dalla legge n. 25 del 1997, limitandosi, a 20 anni di distanza, a meglio chiarire la catena di comando (grazie all'istituzione del Vice comandante per le operazioni). Eventuali configurazioni alternative allo schema proposto, peraltro, sarebbero superate dai tempi e vanificherebbero le esperienze apprese nei teatri operativi.
Dopo aver rilevato che anche le prerogative dei singoli Capi di Stato maggiore di Forza armata sono configurate in modo da essere pienamente rispondenti alle necessità dello strumento ed aver posto l'accento sulla norma che definisce i giusti tempi di durata delle cariche di vertice, si sofferma sulla riconfigurazione del Segretario generale come carica amministrativa e sulla contestuale istituzione del Direttore nazionale degli armamenti e responsabile della logistica, figura chiave che, non dovendosi trovare ad assolvere anche competenze meramente amministrative (come ad esempio la gestione dei contenziosi), potrà meglio assolvere alle fondamentali funzioni del
procurement
e della logistica, mantenendo la duplice dipendenza funzionale dal Ministro della Difesa e dal Capo di Stato maggiore della Difesa.
Esprime da ultimo la piena disponibilità del Governo ad approfondire le singole tematiche sollevate dagli emendamenti presentati al disegno di legge.
Si passa quindi all'esame degli ordini del giorno.
L'ordine del giorno G/2728/1/4 viene dichiarato decaduto per assenza del proponente.
Il presidente LATORRE, in qualità di relatore sul disegno di legge in titolo, e il sottosegretario ROSSI esprimono parere contrario sull'ordine del giorno G/2728/2/4.
Interviene, per dichiarazione di voto favorevole, il senatore MARTON (
M5S
), dissentendo dagli orientamenti poc'anzi manifestati dal relatore e dal rappresentante del Governo.
Previa verifica del numero legale, l'ordine del giorno G/2728/1/4 viene quindi posto ai voti e respinto dalla Commissione.
Esaurito l'esame degli ordini del giorno, si procede quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1 del disegno di legge.
Previo parere contrario del presidente LATORRE (
PD
) e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge l'emendamento 1.1.
Il sottosegretario ROSSI invita quindi la Commissione a considerare la possibilità di un accantonamento delle proposte 1.2 e 1.3, al fine di meglio approfondire con i presentatori le tematiche ad essi sottese.
Su proposta del PRESIDENTE, la Commissione delibera quindi l'accantonamento degli emendamenti 1.2 e 1.3.
Previo parere contrario del presidente LATORRE e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge l'emendamento 1.4.
Infine, dopo il parere, del pari contrario, espresso dal presidente LATORRE e dal sottosegretario ROSSI, il senatore FORNARO (
Art.1-MDP
) dichiara di ritirare la proposta 1.5.
Si passa quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 2.
Previo parere contrario del presidente LATORRE e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge l'emendamento 2.1.
Il presidente LATORRE propone quindi l'accantonamento degli emendamenti 2,2 e 2.3, al fine di approfondirne meglio le tematiche ad essi sottese nonché di valutare la possibilità di giungere, sul punto, ad una soluzione condivisa.
La Commissione delibera quindi l'accantonamento delle proposte 2.2 e 2.3.
Il sottosegretario ROSSI esprime parere contrario sull'emendamento 2.4, precisando che, la possibilità di una proroga di altri tre anni delle cariche di vertice darebbe luogo a una durata eccessiva delle stesse.
Il presidente LATORRE invita quindi il senatore Gasparri a valutare il ritiro dell'emendamento in questione.
Replica il senatore GASPARRI (
FI-PdL XVII
), precisando che la proroga prevista dall'emendamento a sua firma è facoltativa ed osservando che, in passato, molte cariche di vertice sono state
de facto
prorogate oltre i tre anni previsti dall'articolato. La
ratio
sottesa all'emendamento è pertanto di natura squisitamente ordinamentale.
Apprezzate le circostanze, dichiara comunque di ritirare l'emendamento 2.4, riservandosi di ripresentarlo nel corso dell'esame in Assemblea.
Si procede all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3.
Previo parere contrario del presidente LATORRE e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti 3.1 e 3.2.
Il sottosegretario ROSSI invita la Commissione a valutare l'accantonamento delle proposte 3.3, 3.5, 3.6 e 3.7, al fine di meglio approfondire con i presentatori le tematiche ad essi sottese.
La Commissione delibera quindi di accantonare gli emendamenti 3.3, 3.5, 3.6 e 3.7.
Successivamente, previo parere contrario del presidente LATORRE e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge la proposta 3.4.
Il sottosegretario ROSSI esprime quindi parere contrario sull'emendamento 3.8, invitando il presentatore al ritiro e rilevando che la carica di Comandante logistico della Difesa richiede competenze particolari che, per la natura dei loro incarichi, gli ufficiali dell'Arma dei Carabinieri non possono avere.
Il senatore GASPARRI (
FI-PdL XVII
), apprezzate le circostanze, ritira quindi l'emendamento 3.8, riservandosi tuttavia di riproporlo all'Assemblea e auspicando una valutazione più approfondita dal parte del Governo.
Il sottosegretario ROSSI esprime parere contrario sull'emendamento 3.9.
Interviene il senatore FORNARO (
Art.1-MDP
), dichiarando di ritirare il predetto emendamento.
Il sottosegretario ROSSI esprime parere contrario sull'emendamento 3.10.
Interviene il senatore BATTISTA (
Art.1-MDP
), ponendosi criticamente sull'orientamento espresso dal rappresentante del Governo, che investirebbe anche la proposta 3.11.
Al termine del dibattito, la Commissione conviene di accantonare gli emendamenti 3.10 e 3.11.
Si procede quindi all'esame delle proposte riferite all'articolo 4.
Con riferimento all'emendamento 4.1, il senatore GASPARRI (
FI-PdL XVII
) ribadisce quanto da lui già osservato nella scorsa seduta relativamente ai poteri e alla denominazione del Segretario generale della Difesa, le cui attribuzioni risulterebbero di molto inferiori a quelle tipiche degli omologhi ruoli esistenti presso altre amministrazioni dello Stato, con oggettive confusioni a livello ordinamentale.
Il presidente LATORRE osserva che la problematica sottesa all'emendamento 4.1 ben potrebbe essere approfondita nell'ambito delle proposte riferite all'articolo 2 e precedentemente accantonate.
Il sottosegretario ROSSI invita il senatore Gasparri a considerare l'opportunità di ritirare la proposta.
Il senatore GASPARRI (
FI-PdL XVII
), preso atto di quanto osservato dal relatore e dal rappresentante del Governo, ritira quindi l'emendamento 4.1.
Previo parere contrario del presidente LATORRE e del sottosegretario ROSSI la commissione respinge, l'emendamento 4.2.
Dopo il parere contrario espresso dal sottosegretario ROSSI, il senatore FORNARO (
Art.1-MDP
) ritira quindi l'emendamento 4.3.
Poiché non vi sono emendamenti riferiti all'articolo 5, si procede all'esame dell'unica proposta riferita all'articolo 6.
Il sottosegretario ROSSI invita la Commissione ad accantonare l'emendamento 6.1, riservandosi di effettuare ulteriori ed approfondite valutazioni sul punto.
La Commissione delibera quindi l'accantonamento dell'emendamento 6.1.
Si passa quindi all'esame delle proposte riferite all'articolo 7.
Previo parere contrario del presidente LATORRE (
PD
) e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge, l'emendamento 7.1.
Previo assenso dei presentatori, il senatore COTTI (
M5S
) aggiunge la propria firma agli emendamenti 7.2, 7.3 e 7.4.
Dopo che il presidente LATORRE (
PD
) e il sottosegretario ROSSI e hanno espresso parere contrario, la Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi gli emendamenti 7.2, 7.3, 7.4, 7.5 e 7.6.
Con riferimento all'emendamento 7.0.1, il sottosegretario ROSSI, stante la particolare complessità della materia trattata, invita i presentatori a valutare la possibilità di ritirarlo e di presentare contestualmente un ordine del giorno che ne recepisca le motivazioni, sul quale si dichiara disponibile all'accoglimento.
Il senatore BATTISTA (
Art.1-MDP
), nel rimarcare la particolare valenza delle problematiche sottese alla proposta, ritira quindi l'emendamento 7.0.1.
Presenta quindi, contestualmente, l'ordine del giorno G/2728/3/4, che ne recepisce i contenuti (pubblicato in allegato).
L'ordine del giorno G/2728/3/4 viene quindi accolto dal Governo.
Si passa quindi all'esame delle proposte riferite all'articolo 8.
Previo parere contrario del sottosegretario ROSSI e del presidente LATORRE, la commissione respinge, l'emendamento 8.1.
Il presidente LATORRE (
PD
) e il sottosegretario ROSSI esprimono quindi parere contrario anche sugli emendamenti 8.2, 8.3 e 8.4
Posto ai voti, l'emendamento 8.2 risulta respinto.
Il senatore SANTANGELO (
M5S
) domanda un voto di controprova, obiettando che molti senatori non abbiano chiaramente fatto intendere il proprio orientamento.
Anche all'esito della controprova, l'emendamento 8.2 risulta respinto dalla Commissione.
Successivamente la Commissione respinge anche la proposta 8.3.
Il senatore FORNARO (
Art.1-MDP
)
dichiara quindi di ritirare l'emendamento 8.4.
Il sottosegretario ROSSI invita la Commissione ad accantonare l'emendamento 8.5, riservandosi di effettuare ulteriori ed approfondite valutazioni sul punto.
La Commissione delibera quindi l'accantonamento dell'emendamento 8.5.
Previo parere contrario del presidente LATORRE (
PD
) e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge, con distinte votazioni, le proposte 8.6 e 8.7.
A seguito del parere contrario espresso dal sottosegretario ROSSI, il senatore FORNARO (
Art.1-MDP
) ritira l'emendamento 8.8.
Infine, l'emendamento 8.9 viene dichiarato decaduto per assenza del proponente.
Si procede quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 9.
Il sottosegretario ROSSI esprime parere contrario sulla proposta 9.1.
Il presidente LATORRE, in qualità di relatore, si pronuncia in maniera conforme al rappresentante del Governo.
Posto ai voti, l'emendamento 9.1 risulta approvato dalla Commissione.
Il presidente LATORRE avverte quindi che, stante l'approvazione dell'emendamento 9.1, soppressivo dell'intero articolo 9, è preclusa la votazione delle proposte 9.2, 9.3, 9.4 e 9.5.
A seguito del parere contrario espresso dal presidente LATORRE e dal sottosegretario ROSSI, i senatori BATTISTA (
Art.1-MDP
) e FORNARO (
Art.1-MDP
) ritirano gli emendamenti 9.0.1 e 9.0.2.
Si passa successivamente all'esame degli emendamenti relativi all'articolo 10.
Il senatore DIVINA (
LN-Aut
) fa proprie le proposte 10.0.1 e 10.0.2
Previo parere contrario del presidente LATORRE e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti 10.0.1 e 10.0.2.
Si passa infine all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 11.
Previo assenso del proponente, il senatore Luciano ROSSI aggiunge la propria firma all'emendamento 11.1.
Previo parere favorevole del presidente LATORRE (
PD
) e del sottosegretario ROSSI e la commissione approva l'emendamento 11.1.
Il presidente LATORRE (
PD
) e il sottosegretario ROSSI esprimono quindi parere contrario sulle identiche proposte 11.2 e 11.3, che, poste congiuntamente ai voti, vengono respinte dalla Commissione.
Il senatore BATTISTA (
Art.1-MDP
) dichiara di far proprio l'emendamento 11.0.1.
Previo parere contrario del presidente LATORRE (
PD
) e del sottosegretario ROSSI, la commissione respinge, da ultimo, l'emendamento 11.0.1.
Non essendovi ulteriori emendamenti e ordini del giorno da esaminare, fatta eccezione per quelli accantonati, il presidente LATORRE, al fine di consentire ai commissari e al Governo di effettuare gli opportuni approfondimenti sulle questioni rimaste aperte, propone di sconvocare la seduta della Commissione già prevista per domani alle ore 8,30.
La Commissione conviene sulla proposta del Presidente.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA DI DOMANI
Il presidente LATORRE avverte che, come precedentemente convenuto, la seduta della Commissione già convocata per domani, mercoledì 27 settembre, alle ore 8,30, non avrà più luogo.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 15,30.
NUOVO ORDINE DEL GIORNO
N.
2728
G/2728/3/4
BATTISTA
La Commissione,
in sede di esame dell'AS 2728 recante "Riorganizzazione dei vertici del Ministero della difesa e delle relative strutture. Deleghe al Governo per la revisione del modello operativo delle Forze armate, per la rimodulazione del modello professionale e in materia di personale delle Forze armate, nonché per la riorganizzazione del sistema della formazione";
premesso che:
il ricongiungimento familiare del personale delle Pubbliche Amministrazioni è sempre stata una tematica delicata in ragione della necessità di contemperare l'assolvimento dei compiti istituzionali propri di ciascuna Amministrazione con le esigenze personali di ciascun dipendente;
la peculiarità dei compiti istituzionali dell'Amministrazione della Difesa comporta necessariamente un impiego del personale militare e civile, in funzione delle contingenti esigenze di servizio e delle professionalità possedute;
la disciplina di cui all'art. 2209-sexies del decreto legislativo 15 marzo 2010, n.66, come inserito dal decreto legislativo n. 8 del 2014, ha introdotto misure transitorie volte al ricongiungimento familiare del personale interessato dai provvedimenti di revisione dello strumento militare in attuazione della legge n. 244 del 2012;
è auspicabile favorire la convivenza del nucleo familiare, in quanto elemento fondante della società civile, nel rispetto del principio di buon andamento della pubblica amministrazione;
impegna il Governo
ad assumere ogni iniziativa, anche di natura legislativa, al fine al favorire il ricongiungimento familiare del personale dell'Amministrazione della difesa nel rispetto funzionali dell'amministrazione stessa.