BILANCIO (5ª)
GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2006
76ª Seduta
Presidenza del Presidente
MORANDO
Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Sartor e per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali D'Andrea.
La seduta inizia alle ore 8.10.
SEGUITO DELLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE IN RELAZIONE AL DISEGNO DI LEGGE N. 1183
Riprende il dibattito, sospeso nella seduta di ieri.
Il PRESIDENTE ricorda che nella scorsa seduta la Commissione bilancio ha iniziato l’esame del maxiemendamento del Governo 1.1000, interamente sostitutivo del disegno di legge finanziaria 2007 (Atto Senato n. 1183). Osserva quindi che l’esame dei profili di copertura sul complesso del maxiemendamento 1.1000 e delle singole norme in esso contenute è reso più agevole dal fatto che sia il Governo che il relatore nella sessione di bilancio di quest’anno, per la prima volta, hanno accettato di presentare da subito tutti i propri emendamenti entro il termine di scadenza fissato e di limitare le successive riformulazioni ai temi oggetto delle proposte emendative già presentate. Poiché il maxiemendamento rispetta l’impostazione e il contenuto delle proposte presentate in Commissione, si è potuto valutare i profili di copertura sulla base delle relazioni tecniche già presentate in origine, sia pure con le necessarie integrazioni. La suddetta verifica ha dato esito positivo ed il maxiemendamento appare correttamente coperto, sia nel suo complesso che con riferimento a ciascuna disposizione.
Fa poi presente che, in aggiunta alle disposizioni già approvate dalla Commissione, l’emendamento 1.1000 in esame presenta una serie di commi aggiuntivi che accolgono emendamenti parlamentari (riferiti all’articolo 18 del disegno di legge originario) già discussi in Commissione. Si tratta in particolare dei commi 604 e 605, corrispondenti a parti dell’emendamento 18.1550, del comma 579, che riproduce il capoverso 259-
bis
dell’emendamento 18.600, del comma 642, che ripete un emendamento parlamentare presentato, tra gli altri, dalla senatrice Levi Montalcini, nonché del comma 1336, che riprende parti dell’emendamento 18.1788. Al riguardo, sottolinea che, sulla base della verifica condotta con l’ausilio degli Uffici del Senato, è risultata corretta anche la copertura di tali commi aggiuntivi, ottenuta attraverso opportune rimodulazioni delle Tabelle A, C ed E allegate al testo in esame.
Si sofferma poi sul prospetto di copertura del maxiemendamento, che rimodula la parte degli oneri da coprire e quella dei mezzi di copertura: fermi restando i saldi complessivi del disegno di legge finanziaria, risulta nella nuova versione del maxiemendamento un minore utilizzo del margine di miglioramento del risparmio pubblico a legislazione vigente. Dà quindi conto in maniera analitica delle variazioni sulle diverse voci del prospetto di copertura.
Dal confronto con il testo esaminato dalla Commissione, emerge infine che il comma 923 del maxiemendamento contiene la proroga di un termine per l’esercizio della delega di cui all’articolo 1, comma 4, della legge n. 32 del 2005, che riproduce il capoverso 202
-septies
dell’emendamento 18.144 (testo 2), del Governo, già dichiarato inammissibile nell’esame della manovra in Commissione in quanto viola un espresso divieto della normativa contabile. Posto che tale norma non avrebbe dovuto essere inserita nel maxiemendamento, ritiene pertanto opportuno segnarlo.
Cede quindi la parola ai componenti della Commissione per gli eventuali interventi.
Il senatore VEGAS (
FI
), con riferimento al nuovo prospetto di copertura del maxiemendamento, osserva che lo stesso reca un incremento delle spese (oneri di parte corrente) compensato da un incremento corrispondente delle entrate. Tuttavia, una parte significativa di tale aumento di entrate è basata sulle previsioni di maggior gettito associate alla nuova disciplina del settore dei giochi: si tratta quindi di entrate del tutto aleatorie ed incerte, il cui ammontare è palesemente sovrastimato, a fronte di aumenti di spesa che sono invece certi e di carattere permanente, per cui il maxiemendamento potrebbe risultare in parte scoperto. Richiama poi l’attenzione sul fatto che alcuni dei commi inseriti, per un evidente errore materiale, recano ancora l’indicazione della copertura mediante variazioni alle tabelle, per cui chiede se tali effetti siano stati già scontati nelle tabelle stesse, allegate al testo.
Segnala, poi, che i commi 922 e 945 consentono il mantenimento in bilancio di somme non impegnate nel conto dei residui, al fine di utilizzarle l’anno successivo. Si tratta di una chiara deroga delle norme contabili che, sebbene possibile, non può tuttavia essere operata nel disegno di legge finanziaria e conseguentemente andrebbe espunta. D’altronde, anche se il ramo del Parlamento che esamina in seconda lettura il disegno di legge finanziaria non potrebbe, a termine di Regolamento, pronunciarsi sul rispetto del contenuto proprio del disegno di legge finanziaria già approvato dall’altro ramo, tuttavia, nel caso di specie, si tratta di norme nuove, mai esaminate in precedenza, per cui si potrebbe argomentare la possibilità di sindacare anche tali aspetti. Infine, formula osservazioni critiche con riferimento al comma 1158, che prevede la destinazione in due distinti capitoli di spesa e presenta profili problematici rispetto alla legge di contabilità. Chiede poi chiarimenti con riferimento al comma 1152, in particolare rilevando la necessità che sia chiarito se si tratti di un nuovo finanziamento o di una mera proroga nell’utilizzo dei fondi. Critica, infine, il comma 1097 che reca modifiche al codice civile in ordine alla qualifica di imprenditore agricolo, rilevando che su proposte emendative analoghe contenenti modifiche di tipo ordinamentale il Presidente si è pronunciato nel senso della inammissibilità.
Il senatore ALBONETTI (
RC-SE
) richiama i commi 520 e 527 in materia di stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato presso il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, chiedendo chiarimenti su possibili duplicazioni delle relative disposizioni. Segnala, altresì, l’ultimo periodo del comma 1251, dove il riferimento al finanziamento annuale di cui al comma precedente andrebbe più correttamente riferito a quello di cui al comma 1248. Infine, in relazione a notizie diffuse dagli organi di stampa, chiede di sapere se nel maxiemendamento 1.1000 sia presente il contributo di solidarietà previsto a carico delle pensioni superiori ai 5.000 euro mensili, di cui all’originario comma 402 dell’articolo 18 del disegno di legge finanziaria.
Il presidente MORANDO chiarisce che, correttamente, il Governo non ha inserito la suddetta disposizione nel testo del maxiemendamento, in quanto già soppressa dall’emendamento 5.33 (testo 2) approvato nel corso dell’esame in Commissione.
Il senatore ENRIQUES (
Ulivo
), in merito al comma 78 riguardante l’imposta sulle successioni e donazioni, segnala una discrasia tra il testo della norma che dispone l’esenzione dall’imposta per i trasferimenti di aziende o rami di esse a favore dei discendenti, e la disposizione indicata nella relazione tecnica di accompagnamento, che fa riferimento ai trasferimenti ai parenti fino al terzo grado. Si sofferma, quindi, sui commi 461 e seguenti, relativi al nuovo assetto della società Sviluppo Italia, rilevando l’opportunità che la relazione tecnica fornisca una quantificazione dei risparmi attesi da tale operazione. Per quanto concerne i commi da 240 a 247, relativi ai conferimenti di azienda, ritiene che la relazione tecnica non chiarisca a sufficienza le ragioni dell’aggravio di costi derivante da tali disposizioni, specialmente in rapporto al regime fiscale degli ammortamenti.
Il senatore AZZOLLINI (
FI
) sottolinea che, sebbene non da un punto di vista formale, in termini sostanziali, tuttavia, le previsioni di entrata riportate nel prospetto di copertura del maxiemendamento (le quali mostrano un aumento sensibilmente inferiore nel 2008 e nel 2009 rispetto al 2007) siano assai sopravvalutate, laddove gli aumenti di spesa sono invece certi e probabilmente sottostimati. A ciò si aggiungono i forti tagli operati nelle tabelle A e C, sulla cui praticabilità effettiva avanza molti dubbi. Avanza infine numerose perplessità sulla copertura degli oneri per la stabilizzazione dei lavoratori precari nella pubblica amministrazione mediante le somme prelevate dai conti bancari “dormienti” e il risparmio di interessi sul debito pubblico derivante dal versamento dei dividendi della SACE. Da un lato, infatti, la procedure di utilizzo dei conti dormienti appare lunga e macchinosa e comunque non ancora definita, mentre dall’altro ricorda che il recente aumento dei tassi di interesse sui BOT mette a serio rischio le previsioni del Governo.
Il presidente MORANDO sottolinea che il ricorso alle somme dei conti bancari “dormienti” ai fini della copertura del Fondo per la stabilizzazione dei lavori pubblici precari configura un’operazione molto più complessa e sofisticata delle ricostruzioni approssimative diffuse dagli organi di stampa, trattandosi di versare le predette somme al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, e di utilizzare poi per la copertura il risparmio di interessi derivante dalla conseguente riduzione del debito pubblico, ciò che appare del tutto corretto sotto il profilo contabile. Ricorda poi che la possibilità di utilizzare le risorse dei conti “dormienti” era già stata introdotta dal precedente Governo, mentre per la relativa procedura, come già chiarito dai rappresentanti del Governo in Commissione, è in corso di definizione il relativo regolamento di attuazione dinanzi al Consiglio di Stato.
Prende poi la parola il senatore TECCE (
RC-SE
), il quale rileva come la verifica condotta sul testo del maxiemendamento ne abbia confermato la correttezza sotto il profilo della copertura finanziaria. Segnala poi che le procedure del comma 606 relative alla stabilizzazione del personale scolastico andrebbero coordinate con il disposto del comma 620, in materia di stabilizzazione dei dirigenti scolastici.
Il senatore POLLEDRI (
LNP
) conferma la propria perplessità su alcune delle coperture contenute nel maxiemendamento in esame, che appaiono aleatorie ed incerte. Segnala, poi, l’opportunità che il Governo fornisca chiarimenti sugli effetti finanziari di alcune delle norme: in particolare, la detrazione per carichi di famiglia riconosciuta ai non residenti, che sembra essere estesa anche ad altri soggetti, tra cui i non conviventi. Analoghe delucidazioni occorrono sul comma 701, che abroga i commi 38-41 dell’articolo 4 della legge n. 350 del 2003, posto che in tal modo vengono meno, in aperta violazione di una previsione costituzionale, le competenze dei comuni montani, in particolare di quelli di Sondrio e di Belluno, in materia di gestione del demanio idrico e delle relative concessioni. Infine, contesta la
ratio
del comma 800, volto ad istituire un fondo per affiancare l’attività delle regioni impegnate nei piani di rientro dai disavanzi sanitari, atteso che ogni regione dovrebbe provvedere da sola e non a carico di tutta la collettività nazionale.
Il senatore CICCANTI (
UDC
) solleva vibrate proteste sulla disposizione del comma 459, che determina la decadenza del Consiglio d’amministrazione del FORMEZ, nonostante le rassicurazioni fornite in precedenza sul punto da alcuni membri del Governo. Si tratta di una norma incostituzionale e immotivata, posto che i membri del suddetto Consiglio non sono in scadenza, ciò che potrebbe preludere a futuri contenziosi. Inoltre, il FORMEZ è un’associazione è di diritto privato, partecipata da vari enti locali e che ha costituito importanti rapporti di collaborazione anche con l’estero, per cui andrebbe salvaguardata.
Il senatore RIPAMONTI (
IU-Verdi-Com
), mentre ritiene corretto che la Commissione valuti attentamente i profili di copertura del maxiemendamento, sottolinea che la sua competenza è molto più limitata per quanto concerne l’apprezzamento del contenuto proprio del disegno di legge finanziaria. Essendo, infatti, il Senato in seconda lettura, in base al Regolamento tale sindacato è molto più ridotto, essendovi già stata una pronuncia da parte dell’altro ramo del Parlamento. Così, mentre è senz’altro da segnalare la violazione del comma 923, contenente una norma di delega, in quanto corrispondente ad un emendamento già dichiarato inammissibile in sede di esame della Commissione, per quanto concerne altre disposizioni, quali i commi 922 e 945 richiamati dal senatore Vegas, non essendo stati dichiarati inammissibili gli emendamenti che contenevano le suddette disposizioni, non sembra si possa procedere ora in tal senso.
Il presidente MORANDO conferma che gli emendamenti corrispondenti ai commi 922 e 945 non erano stati dichiarati inammissibili in quanto, pur trattandosi di norme che derogavano alla legislazione contabile, disposizioni analoghe erano contenute anche nel testo approvato dall’altro ramo del Parlamento, per cui una dichiarazione di inammissibilità di questo tipo, in seconda lettura, poteva contrastare con le limitazioni previste al riguardo dal Regolamento del Senato.
Il senatore BARBATO (
Misto-Pop-Udeur
) si associa alle critiche del senatore Ciccanti sulle disposizioni di cui al comma 459. L’associazione del FORMEZ del cui Consiglio d’amministrazione si dispone lo scioglimento è un ente di diritto privato, di antica tradizione, che ha sempre ben operato. Appare quindi inspiegabile ed incoerente tale decapitazione. Manifesta poi la propria contrarietà sulla nuova formulazione del comma 1317: l’emendamento originario, del quale egli era firmatario, prevedeva infatti interventi di dismissione degli immobili appartenenti all’amministrazione della Giustizia, al fine di reperire risorse da destinare all’amministrazione stessa, mentre ora tali risorse sono indirizzate ad altra finalità. Chiede, pertanto, al Governo di verificarne la coerenza.
Il presidente MORANDO, pur comprendendo le motivazioni del senatore Barbato, osserva che le richieste di chiarimenti sul comma 1317 appaiono basate su considerazioni di merito che esulano dalle valutazioni affidate alla competenza della Commissione nell’attuale sede.
Il senatore LEGNINI (
Ulivo
) segnala talune questioni di coordinamento testuale relative ai commi 459 e 265 dell’emendamento 1.1000 del Governo. Si sofferma poi sul comma 1193 rilevando la formulazione potrebbe risultare problematica attesa l’indicazione di un totale delle unità interessate, che potrebbe rendere di difficile ricostruzione il riferimento alle due categorie di personale.
Dopo un intervento del senatore LUSI (
Ulivo
) che rileva la coincidenza tra i commi 1146 e 1147 dell’emendamento 1.1000 del Governo, il senatore SAIA (
AN
) segnala talune incongruenze testuali delle modifiche proposte dal Governo, rispetto al testo originario delle proposte emendative presentate in Commissione, evidenziando, inoltre, che il comma 780 recepisce il contenuto dell’emendamento parlamentare 18.2444 che era stato dichiarato inammissibile.
Il presidente MORANDO sottolinea, al riguardo, le ragioni di mancanza di copertura che avevano fondato l’originaria pronuncia di inammissibilità dell’emendamento 18.2444, che non sussistono più nel complessivo quadro di copertura dell’emendamento 1.1000 del Governo.
Il senatore MORGANDO (
Ulivo
) si sofferma sul comma 795 in materia di contributi per i rapporti di lavoro di collaborazione domestica, rilevando che il testo contenuto nell’emendamento 1.1000 del Governo ricalca l’originaria formulazione dell’emendamento 18.22 del relatore, che era stato tuttavia riformulato con il recepimento della proposta subemendativa 18.22/1. In particolare, il testo riformulato specificava l’ambito di applicazione della previsione, per la sola provincia autonoma di Bolzano, così ovviando ai problemi di copertura che avrebbe posto una formulazione di tipo più generale, estesa all’intero territorio nazionale. Evidenzia, dunque, la rilevanza della questione, attesi i notevoli effetti finanziari che deriverebbero da una previsione di tipo generale rispetto alla formulazione specifica che era scaturita dal dibattito in Commissione.
Il senatore EUFEMI (
UDC
) rileva che gli emendamenti di fonte parlamentare recepiti nell’ambito dell’emendamento 1.1000 del Governo risultano privi di relazione tecnica, per cui manca una penetrante verifica degli effetti finanziari a questi connessi. Sottolinea, inoltre, che il prospetto di copertura reca una cifra complessiva, ma risulta mancante l’allegato 7, che appare essenziale ai fini della determinazione delle proiezioni finali, risultando necessario un preciso e dettagliato chiarimento al riguardo.
Il senatore BALDASSARRI (
AN
) si sofferma sul tenore testuale di talune previsioni contenute nell’emendamento 1.1000 del Governo, che si discostano dall’originaria formulazione delle relative proposte emendative, con particolare riferimento ai commi 802, 831, 897 e 1026, richiamando altresì le osservazioni del senatore Saia in ordine al comma 780 e alla pronuncia di inammissibilità del relativo emendamento parlamentare. Evidenzia, inoltre, che l’emendamento relativo alla destinazione delle maggiori entrate future a finalità di riduzione della pressione fiscale non corrisponde perfettamente al testo approvato in Commissione, mentre il presidente Morando ne rileva la coincidenza.
Dopo un intervento del senatore MORGANDO (
Ulivo
) volto ad evidenziare il carattere meramente ricognitivo del riferimento alle originarie proposte emendative parlamentari, recato dall’emendamento 1.1000 del Governo, il presidente MORANDO riepiloga i punti che costituiranno oggetto delle proprie comunicazioni all’Assemblea. In particolare, secondo le indicazioni scaturite dal dibattito, segnalerà la questione relativa alla copertura costruita mediante le entrate derivanti dai giochi, ritenuta dagli esponenti dell’opposizione di scarsa attendibilità, nonché sulle difficoltà di valutazione tecnica del ricorso alla riduzione dello
stock
del debito a fini di copertura di spese di natura corrente, con particolare riferimento alla questione dei cosiddetti conti “dormienti”. Segnalerà inoltre l’opportunità di valutare la compatibilità con il testo dell’emendamento 1.1000 del Governo della previsione di cui al comma 923, contenente la proroga all’esercizio di delega legislativa, che appare in contrasto con la legge di contabilità. Saranno, inoltre, oggetto di evidenziazione i commi 922 e 945, volti alla conservazione in bilancio dei residui, che recano disposizioni modificative rispetto al quadro contabile, che non erano stati dichiarati inammissibili in ragione di scelte di omogeneità rispetto ai contenuti del testo già esaminato presso l’altro ramo del Parlamento. Sarà oggetto di comunicazione in Assemblea la questione relativa alla formulazione del comma 795, che nell’ambito dell’emendamento del Governo non recepisce la modifica in senso specificativo dell’applicazione alla sola provincia di Bolzano, scaturita dal dibattito in Commissione. Verrà altresì segnalato il comma 459, oggetto di osservazioni critiche da più parti in Commissione, che pare discutibile sul piano costituzionale, poiché interviene sull’assetto di un Consiglio di amministrazione di una società che inerisce a diversi piani istituzionali, società per le quali il cosiddetto decreto Bersani-Visco aveva posto un divieto di intervento.
Il senatore FERRARA (
FI
) rileva l’opportunità di segnalare all’Assemblea anche i contenuti del comma 836, relativo a modificazioni dello Statuto speciale per la regione Sardegna, che si espone a ricorsi alla Corte costituzionale.
Il presidente MORANDO evidenzia, infine, che per errore materiale non sono stati inseriti nel testo dell’emendamento 1.1000 del Governo due disposizioni, ampiamente condivise da tutta la Commissione, relative l’una all’attività di
brokeraggio
contenuta nell’emendamento 18.371 a firma del senatore Grillo, l’altra alla valorizzazione del patrimonio realizzato in occasione dei giochi olimpici di Torino, di cui all’emendamento 18.1 del relatore. Dopo aver precisato di aver già contattato in proposito i rappresentanti dei Gruppi, chiede di valutare la possibilità di inserire tali disposizioni nell’emendamento 1.1000 del Governo.
Il sottosegretario SARTOR, a nome del Governo, riconoscendo l’errore materiale ricordato dal Presidente in relazione alle norme contenute nei due emendamenti richiamati, si dichiara disponibile a predisporre per l’Assemblea l’inserimento dei due ulteriori commi nel testo dell’emendamento 1.1000 qualora vi sia l’unanime assenso della Commissione.
All’unanimità, la Commissione esprime il proprio assenso in relazione alla questione posta dal Presidente e dal sottosegretario Sartor.
La seduta termina alle ore 9,55.