AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)
MERCOLEDI' 29 MAGGIO 2002
64ª Seduta
Presidenza del Presidente
RONCONI
Intervien
e, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il presidente della Regione Sardegna, nonché commissario straordinario di Governo per l'emergenza idrica in Sardegna, onorevole Mauro Pili, accompagnato dall'avvocato Gianfranco Duranti, direttore generale della Presidenza della Regione Sardegna. Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali, Delfino.
La seduta inizia alle ore 15,30.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sulla situazione dell'approvvigionamento idrico con riferimento agli usi agricoli delle acque: audizione del Presidente della Regione Sardegna.
Riprende l'indagine sospesa nella seduta del 16 aprile scorso.
L'onorevole PILI evidenzia che il servizio irriguo sussistente nel territorio della Sardegna risulta deficitario.
La situazione di perdurante siccità verificatasi nell'anno 2001 ha indotto la Giunta regionale a stanziare circa 250 miliardi di lire per far fronte ai danni conseguenti a tale crisi. Probabilmente tale stanziamento dovrà essere reiterato anche per i danni verificatisi nel corso dell'anno 2002, in quanto allo stato attuale non si registra alcun significativo miglioramento della situazione climatica.
Dopo aver brevemente delineato i profili di crisi per quel che concerne l'uso idropotabile delle acque, l'onorevole Pili fa presente che la Regione Sardegna ha effettuato numerosi interventi finalizzati a risolvere la crisi idrica per il settore agricolo, tra i quali ha ricordato a titolo esemplificativo quelli a favore della produzione di pomodori e delle barbabietole.
Per quel che concerne gli interventi di tipo "strategico", evidenzia che è stata prevista la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione localizzato nell'area territoriale cagliaritana, atto a garantire almeno una sufficiente disponibilità di risorse idriche per le colture arboree e per il settore zootecnico.
Fa inoltre presente che la regione Sardegna ha firmato un "accordo programma quadro" con il Governo, al fine di rendere possibile l'utilizzo delle risorse finanziarie destinate alla pianificazione e alla gestione delle risorse idriche, sia per quel che concerne l'uso idropotabile delle acque sia per quel che concerne l'uso agricolo delle stesse. Uno degli obiettivi sottesi al documento in questione si incentra sull'esigenza di realizzare il "ciclo integrato dell'acqua", prefigurato dalla legge Galli, in modo tale da consentire forme di risparmio idrico conseguenti al riutilizzo delle acque reflue. Sono stati inoltre previsti circa cento interventi relativi al comparto risorse idriche, indicati nell'ambito dell'"accordo programma quadro" in questione. Rileva in particolare che, per quel che concerne i profili attinenti all'irrigazione, sono state previste contribuzioni per promuovere forme di irrigazione a goccia, atte a consentire un maggiore risparmio idrico rispetto alle attuali tipologie irrigue fondate essenzialmente su una tecnica "per aspersione".
I senatori pongono alcuni quesiti.
Il senatore MURINEDDU chiede chiarimenti circa l'attuazione da parte della Regione Sardegna delle disposizioni di cui alla legge Galli, in particolare per quel che concerne la definizione degli "ambiti territoriali ottimali", la riorganizzazione degli enti gestori e la revisione delle tariffe.
Chiede inoltre di conoscere se la legge obiettivo abbia o meno attivato procedure per la realizzazione di investimenti nel settore delle opere irrigue, incentrate sui moduli operativi del
project financing
.
Chiede infine di conoscere l'opinione dell'onorevole Pili circa i rapporti di collaborazione tra Stato e Regione Sardegna, per quel che concerne il settore dell'irrigazione.
L'onorevole PILI rileva che fino a due mesi fa la legge Galli non aveva trovato attuazione nella regione Sardegna e che l'unico provvedimento emanato in tale direzione era stato una legge regionale, atta ad istituire "l'ambito unico" per il territorio sardo.
Evidenzia inoltre che il Ministro dell'interno, a seguito delle richieste di conferimento di nuovi poteri per l'emergenza idrica, inoltrate dalla Presidenza della Regione Sardegna, ha emanato in data 12 aprile 2002 un'apposita ordinanza atta ad accogliere tale istanza. In particolare è stato attribuito al Presidente della Regione il potere di provvedere alla costituzione dell'autorità d'ambito, all'approvazione del piano tecnico finanziario ed infine all'approvazione del "piano stralcio di bacino regionale" delle risorse idriche. Rileva a tal proposito che l'attuazione delle disposizioni contenute nell'ambito della legge Galli è stata prevista per il 20 settembre 2002, in modo tale da consentire alla Sardegna di candidarsi (entro il 30 settembre 2002) per l'utilizzo di risorse comunitarie.
Per quel che concerne la tematica attinente alla ridefinizione delle tariffe, fa presente che è stato previsto un incremento delle stesse del 5 per cento annuo, in attuazione delle intese assunte in proposito nell'ambito dell'"accordo di programma quadro". Per quel che concerne gli investimenti nell'ambito del comparto idrico, fa presente che nel piano acque sono stati individuati una serie di interventi, selezionati in base al criterio della "cantierabilità" degli stessi.
Fa inoltre presente che è stata inserita nell'ambito della legge obiettivo un'opera strategica atta a garantire il collegamento dei bacini idrici sussistenti nei territori regionali settentrionali con quelli siti nei territori del Sud, in modo tale da superare il
gap
di disponibilità della risorsa idrica sussistente tra le zone del Nord (tendenzialmente dotate di una maggiore disponibilità idrica) e le zone del Sud (maggiormente deficitarie per quel che concerne la risorsa idrica). A tal proposito evidenzia che l'ordinanza del Ministero dell'interno del 12 aprile 2002, atta a conferire nuovi poteri straordinari al Presidente della Regione, ha previsto la possibilità di procedere alla realizzazione di opere volte alla riduzione dell'emergenza idrica attraverso l'affidamento a un
general contractor
.
Per quel che concerne la questione attinente all'utilizzo del modulo operativo del
project
financing
, sollevata dal senatore Murineddu, evidenzia che la Giunta regionale ha proposto un apposito stanziamento atto a costituire un'Agenzia per il
project
financing.
Per quanto riguarda infine i rapporti di collaborazione tra Regione Sardegna e Stato (in riferimento al comparto idrico), esprime un giudizio totalmente positivo sulle modalità con cui tali relazioni sono state condotte.
Interviene il senatore PICCIONI, il quale nel ricordare che la legge finanziaria aveva previsto appositi finanziamenti per mutui riferiti ad opere e interventi sul sistema idrico, in particolare per quel che concerne dieci consorzi operanti nel settore, chiede chiarimenti circa l'utilizzo di tali fondi da parte dei consorzi sardi inseriti nel sopracitato elenco.
L'onorevole PILI si impegna ad assumere informazioni di dettaglio in ordine alla questione sollevata dal senatore Piccioni, rilevando altresì la sussistenza di un'autonomia gestionale dei consorzi.
Interviene il senatore BONGIORNO, chiedendo all'onorevole Pili di chiarire se la pianificazione della Regione Sardegna nel settore del comparto idrico possa ritenersi allo stato attuale completata e altresì se gli interventi inseriti nella stessa siano integralmente coperti sotto il profilo economico-finanziario.
L'onorevole PILI evidenzia che entro il 30 settembre 2002 la pianificazione potrà ritenersi ultimata per quel che concerne gli aspetti attinenti alla realizzazione del "ciclo integrato" dell'acqua.
Per quanto riguarda i profili attinenti alla copertura finanziaria, evidenziati dal senatore Bongiorno, fa presente che sono stati previsti circa 1.100 miliardi per il collegamento dei bacini, precisando comunque che tale copertura è incentrata su un "regime di cassa".
Pur sostenendo la necessità di uno stanziamento pari complessivamente a 6 o 7 mila miliardi per rendere il sistema idrico sardo ottimale sotto il profilo della funzionalità, fa comunque presente che la Regione si è mossa nella direzione dell'ottimale utilizzo dei fondi attualmente reperibili.
Infine fa presente che è stato previsto anche un collegamento idraulico tra bacini siti nei territori della Corsica e bacini siti nei territori della Sardegna, precisando che sono state attivate le procedure per la realizzazione di tale opera, secondo i moduli operativi del
project financing.
Interviene il senatore PIATTI, il quale chiede chiarimenti in ordine alle iniziative intraprese dalla Regione Sardegna per quel che concerne la razionalizzazione del sistema dei consorzi di bacino, attualmente piuttosto frammentario.
Chiede inoltre informazioni circa eventuali processi in atto per l'accorpamento di consorzi, evidenziando che in molte parti del Paese tali fusioni sono state già portate a termine.
Infine pone all'onorevole Pili un quesito per conoscere le problematiche legate ai picchi di utilizzo di risorsa idrica nella stagione turistica.
L'onorevole PILI evidenzia che sussistono in Sardegna trentasei Enti di gestione idrica, sottolineando in senso critico il carattere frammentario di tale situazione organizzativa. Sottolinea a tal proposito il ruolo espletato dai consorzi, che spesso assurgono a veri e propri strumenti di controllo del territorio, con tutte le difficoltà conseguenti rispetto ad eventuali iniziative di razionalizzazione organizzativa del settore.
Prospetta l'opportunità di utilizzare il modulo del cosiddetto "bacino idrografico economico", incentrato su accordi amministrativi fra Enti e sull'affidamento della gestione economica a soggetti esterni agli stessi.
Interviene il presidente RONCONI, ringraziando l'onorevole Pili per l'intervento in Commissione e dichiarando conclusa l'audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,15.