ISTRUZIONE (7
a
)
MERCOLEDI' 5 MARZO 2003
175
a
Seduta
Presidenza del Presidente
ASCIUTTI
La seduta inizia alle ore 14,40.
IN SEDE REFERENTE
(2015)
Conversione in legge del decreto-legge 18 febbraio 2003, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia di contributi in favore delle attività dello spettacolo
(Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.
Nella discussione generale interviene la senatrice Vittoria FRANCO, la quale osserva anzitutto che l'abrogazione del regolamento n. 470 del 1999 sulle attività teatrali comporta la decadenza delle funzioni della relativa commissione consultiva, incaricata della valutazione di merito delle richieste di contributo. Si apre così un vuoto legislativo che rischia di essere riempito da una gestione autocratica del Ministro. Venendo meno le regole, affiora infatti il rischio di forme di arbitrio e favoritismo nella scelta dei soggetti beneficiari dei contributi. Un'eventuale gestione centralistica contrasterebbe peraltro con le competenze attribuite in materia alle regioni, confermate del resto dal parere contrario del Consiglio di Stato sullo schema di regolamento predisposto dal Governo in sostituzione del n. 470.
Quanto poi all'altra finalità del decreto-legge, relativa all'annualità del riparto dei contributi, ella osserva che ciò non corrisponde alle esigenze delle compagnie di spettacolo, la cui programmazione è spesso pluriennale.
Il senatore TESSITORE rimarca le connessioni fra il riparto del Fondo unico per lo spettacolo (FUS) e la trasformazione in fondazioni dei principali enti lirici e teatrali. Al riguardo, sottolinea che le consolidate tradizioni di alcuni enti determinano l'esigenza di una diversa attenzione, pur nell'impegno a favorire la crescita di tutte le realtà più valide.
Quanto in particolare al ritorno ad una ripartizione di carattere annuale, egli rileva che essa impedisce ogni forma di programmazione, tanto più che anche quando l'erogazione era triennale difficilmente giungeva con tempestività, sì da indurre gli enti teatrali ad un costante indebitamento bancario.
Concluso il dibattito, agli intervenuti replica il presidente relatore ASCIUTTI, il quale riconosce che la triennalizzazione dei contributi era stata effettivamente a suo tempo salutata con generale soddisfazione. Nell'applicazione pratica, la triennalità del riparto del FUS ha tuttavia dato luogo ad alcune disfunzioni che il decreto-legge n. 24 tende a correggere. Né va dimenticato che il ritorno all'annualità riguarda il decreto di riparto del FUS fra i vari settori dello spettacolo, non necessariamente l'erogazione dei contributi. Difatti, non risultano al momento abrogati i regolamenti sulle attività musicali e la danza, che pure prevedono un'erogazione triennale dei contributi. Al riguardo, s'impone tuttavia un chiarimento da parte del Governo, sollecitato del resto sullo specifico punto della sorte riservata agli altri regolamenti di settore, anche dal senatore D'Andrea.
Resta infine l'esigenza, con specifico riferimento alle attività teatrali, di colmare con sollecitudine il vuoto aperto dall'abrogazione del regolamento n. 470, in stretto raccordo con le regioni.
Su proposta del presidente relatore ASCIUTTI, la Commissione conviene infine di fissare a domani, giovedì 6 marzo, alle ore 18 il termine per la presentazione degli emendamenti.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
IN SEDE CONSULTIVA
Schema di regolamento per il funzionamento amministrativo contabile e per la disciplina del servizio di cassa delle soprintendenze trasformati ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 30 ottobre 1998, n. 368 (n. 176)
(Osservazioni alla 5
a
Commissione. Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.
Il presidente relatore ASCIUTTI prende atto che nessuno chiede di intervenire in discussione generale e dichiara quindi chiusa tale fase procedurale.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 15.