GIUNTA DELLE ELEZIONI
E DELLE IMMUNITA' PARLAMENTARI
MERCOLEDI' 8 MAGGIO 2002
19a Seduta
Presidenza del Presidente
CREMA
La seduta inizia alle ore 14,10.
VERIFICA DEI POTERI
Comunicazioni del Presidente
In apertura di seduta il PRESIDENTE informa preliminarmente che – con l’iscrizione all’ordine giorno della seduta odierna della verifica dei titoli di ammissione degli eletti nelle Regioni Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Sicilia – la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari ha completato l’esame generale dei risultati elettorali di tutte le Regioni, a meno di un anno esatto dallo svolgimento delle consultazioni politiche.
Come noto, 14 regioni sono state già convalidate, mentre in altre 2 regioni (Emilia-Romagna e Toscana) sono state avviate procedure di contestazione di elezioni. Le ultime 4 regioni verranno per l’appunto esaminate oggi.
Sottolinea con una certa soddisfazione il fatto che nella
XIV legislatura i tempi della verifica dei poteri sono stati molto più celeri rispetto al passato, nonostante che per la prima volta dall’introduzione del sistema elettorale prevalentemente maggioritario si siano verificate situazioni particolarmente complesse e si siano aperte procedure formali di contestazione di elezioni.
Desidera altresì ringraziare tutto il personale dell’Ufficio per la verifica dei poteri del Senato della Repubblica per la fattiva opera di collaborazione prestata e per la celerità nell’espletamento dei controlli generali preliminari dei risultati elettorali di tutte le regioni, già conclusisi due mesi fa.
Riguardo alle 4 regioni poste all'ordine del giorno della seduta odierna, richiama l'attenzione sulla circostanza che le suddette regioni presentano problematiche comuni, in particolare per quanto concerne tre di esse. Infatti, la distanza in termini di voti validi tra il senatore eletto e il candidato non eletto (primo degli esclusi e ricorrente) risulta in tre regioni analoga e di entità inferiore alle 100 unità.
Più specificatamente, in Sicilia il candidato Papania (gruppo L'Ulivo) dovrebbe recuperare 59 voti per superare nella graduatoria relativa al proporzionale il senatore Rotondo (ultimo degli eletti nel medesimo gruppo); in Lombardia il candidato Biscardini (gruppo L'Ulivo) dovrebbe recuperare 61 voti per superare nella graduatoria relativa al proporzionale la senatrice Baio Dossi (ultima dei proclamati nello stesso gruppo); in Friuli-Venezia Giulia il senatore Budin (gruppo L'Ulivo) dovrebbe recuperare 56 voti per superare il senatore Antonione (gruppo Casa delle Libertà) nel collegio uninominale n. 2. In quest'ultima regione, a differenza delle altre due, il divario di voti è relativo al seggio nel collegio uninominale: pertanto, nel caso in cui il senatore Budin recuperasse in termini utili sul senatore Antonione e vincesse nel collegio maggioritario, risulterebbe poi eletto nella quota proporzionale (al posto del senatore Budin) il candidato Nassivera (attualmente primo dei non eletti di quel gruppo nell'ambito del proporzionale) e perderebbe il seggio il senatore Antonione.
A parte va considerata la situazione elettorale nella quarta regione che resta da esaminare, il Lazio, il cui relatore, vale a dire il senatore Maritati, non potrà partecipare alla seduta odierna della Giunta, a causa degli impegni relativi alla sua campagna elettorale quale candidato sindaco al comune di Lecce.
Rimettendosi pertanto alla compiuta relazione del senatore Maritati ed a quelle che saranno le sue conclusioni sui risultati elettorali della Regione Lazio, il Presidente si sofferma esclusivamente sulla particolare situazione legata al ricorso presentato dal candidato Franco Russo (gruppo Rifondazione comunista).
Infatti, nel collegio uninominale n. 21 il senatore Kappler (gruppo Casa della libertà, attualmente eletto nel riparto proporzionale) dovrebbe recuperare solo 9 voti validi per superare il senatore Lavagnini (gruppo L'Ulivo), risultato eletto nel maggioritario. Qualora il senatore Kappler recuperasse dalla revisione delle schede e vincesse nel collegio uninominale, il senatore Lavagnini risulterebbe comunque eletto nella quota proporzionale, mentre il senatore Gasbarri perderebbe il seggio, risultando il primo dei non eletti del gruppo L'Ulivo.
Infine, a causa della diversa incidenza dello scorporo, dovuta alla proclamazione nel collegio uninominale n. 21 del candidato della Casa della libertà – gruppo che conseguentemente otterrebbe un solo seggio nel riparto proporzionale (attualmente sono 2), anche se complessivamente avrebbe un seggio in più nel maggioritario (proprio quello del senatore Kappler, attualmente secondo degli eletti nel proporzionale) -, il candidato Russo (del gruppo Rifondazione comunista) risulterebbe eletto, acquisendo il suo gruppo un seggio nel proporzionale.
Come noto, il candidato Russo del gruppo di Rifondazione comunista ha presentato un ricorso, chiedendo la revisione delle schede del collegio uninominale n. 21, proprio perché evidentemente cointeressato ad un diverso accertamento della situazione in graduatoria tra i candidati Kappler e Lavagnini.
Regione Friuli-Venezia Giulia
Il senatore D'ONOFRIO, relatore per la Regione Friuli-Venezia Giulia, riferisce sulla situazione elettorale della regione, informando che sono pervenuti due ricorsi elettorali ed un'istanza trasmessa dagli uffici elettorali.
Il signor Giovanni Battista Nassivera, candidato della lista “L’Ulivo per Rutelli” nel Collegio n. 4 del Friuli-Venezia Giulia, avendo ottenuto n. 47.636 voti validi, risulta il primo dei non eletti tra i senatori designati sulla base della quota proporzionale della regione.
Riferisce di essere giunto a conoscenza della proposizione di un ricorso depositato da Francesco Girelli, rappresentante del gruppo dell’Ulivo, avanti all’Ufficio elettorale regionale, dal quale si evinceva che in alcune sezioni erano stati annullati diversi voti recanti il doppio segno sul contrassegno de “L’Ulivo” e sul nome del candidato Budin, a causa di un errore di interpretazione della legge elettorale, derivante dal contrasto tra le istruzioni ministeriali diffuse in un primo momento, che affermavano doversi annullare i voti in esame, ed il successivo mutamento di orientamento.
Il ricorrente afferma di avere un concreto interesse all’esito del controllo, per la parte relativa all’elezione con il sistema maggioritario nel collegio n. 2, in quanto il candidato della lista della Casa delle Libertà ha sopravanzato il candidato de “L’Ulivo” per soli 56 voti.
In caso di rovesciamento del risultato, l’istante sarebbe automaticamente proclamato senatore.
Il ricorrente chiede che vengano riesaminate tutte le schede dichiarate nulle e recanti due segni secondo le modalità sopra esposte.
In conseguenza, che venga riformulato il conteggio relativo ai candidati dell’Ulivo e della Casa delle Libertà, giungendo alla proclamazione definitiva dell’eletto nel Collegio n. 2 della regione.
In caso di proclamazione del candidato Budin chiede, per effetto della graduatoria dei candidati, di essere proclamato eletto per la quota proporzionale della regione.
Il ricorrente ha presentato istanza anche all'Ufficio elettorale circoscrizionale presso il Tribunale di Gorizia.
Sostanzialmente analogo è il ricorso proposto dal signor Alberto Del Negro, elettore nel Collegio n. 2 del Friuli-Venezia Giulia
Al Senato è pervenuta, inoltre, l'istanza – di cui è stata fornita notizia nel ricorso presentato da Giovanni Battista Nassivera, sopra esposto - presentata da Francesco Girelli, rappresentante del gruppo dell’Ulivo, avanti all’Ufficio elettorale regionale.
Afferma l'istante che in alcune sezioni siano stati annullati diversi voti recanti il doppi segno sul contrassegno de “L’Ulivo” e sul candidato Budin, a causa di un errore di interpretazione della legge elettorale, derivante dal contrasto tra le istruzioni ministeriali diffuse in un primo momento, che affermavano doversi annullare i voti in esame, ed il successivo mutamento di orientamento.
A causa dell’esiguo scarto di voti tra il candidato del Polo delle Libertà e quello de “L’Ulivo”, l’istante richiedeva la verifica di tutte le schede nulle del Collegio.
Chiede inoltre la verifica della trascrizione dei voti stessi a causa di possibili errori di conteggio nella trascrizione degli stessi.
Il senatore Antonione ha presentato osservazioni in merito ai ricorsi che lo interessano rilevando che i ricorsi
avverso la sua elezione sono da ritenere infondati per genericità ed indeterminatezza dei motivi. Nei ricorsi in esame si sostiene la necessità di riesaminare tutte le schede nulle contenenti il doppio segno a favore dell'Ulivo solo ed unicamente perchè si è "saputo" attraverso "i mezzi di comunicazione" dell'annullamento di un "consistente" numero di schede ipotizzando un possibile errore di interpretazione della legge elettorale che sarebbe stato causato dal sopravvenire di una rettifica sulle istruzioni ministeriali. Non è chiaro il nesso di causalità tra la rettifica sopravvenuta e l'annullamento delle schede, poichè se questo sussistesse dovrebbero rivedersi le schede nulle di tutta Italia, considerata la diffusione nazionale di detta rettifica.
L'esiguo numero di voti a fondamento della differenza tra i risultati ottenuti dai candidati, inoltre, non può costituire un fondato motivo di accoglimento e tanto meno un concreto motivo di dubbio tale da giustificare un riesame di tutte le schede annullate.
Ritiene il senatore Antonione pertanto che, anche alla luce della giurisprudenza in materia elettorale, i ricorsi vadano considerati inammissibili, mancando del requisito della specificità, che se pure attenuato in materia elettorale, è pur sempre indispensabile. In subordine chiede che, nell'ipotesi in cui i ricorsi venissero accolti, il riesame riguardi anche le schede eventualmente annullate a suo danno.
Per quanto riguarda le osservazioni conclusive, il relatore si riserva di formularle in un secondo tempo, alla luce del dibattito che si svolgerà in Giunta sulla sua esposizione dei risultati elettorali, del contenuto dei ricorsi e delle conseguenti problematiche attinenti ai risultati elettorali della Regione Friuli-Venezia Giulia, sottolineando la particolarità della fattispecie evidenziata, in cui occorre valutare di per sé la rilevanza decisiva o meno dell'esiguità della differenza in termini di voti validi tra i candidati interessati.
SULL'ORDINE DEI LAVORI
Dopo un intervento del senatore SODANO Tommaso, si svolge un dibattito sull'ordine dei lavori, nel corso del quale prendono ripetutamente la parola i senatori D'ONOFRIO, CONSOLO, MANZIONE, FASSONE, PETERLINI, SCARABOSIO e FALCIER, nonché il PRESIDENTE.
SUL PROCESSO VERBALE
Dopo un intervento del senatore CONSOLO sul processo verbale della seduta pubblica della Giunta dell'11 aprile 2002, si svolge una discussione, durante la quale prendono la parola i senatori CHIUSOLI, PETERLINI e il PRESIDENTE.
Regione Lombardia
Il senatore SCARABOSIO, relatore per la Regione Lombardia, riferisce sulla situazione elettorale della regione, informando che sono pervenuti due ricorsi.
Il ricorrente Roberto Biscardini, candidato nel Collegio 10 della Lombardia per il gruppo elettorale L'Ulivo, lamenta una elevata media di schede annullate nel suo collegio, sia rispetto alla media di tutti i collegi della regione Lombardia sia rispetto alla media del collegio 14 ove era candidato il senatore proclamato ultimo degli eletti per il gruppo elettorale dell'Ulivo, indicando una serie di sezioni ove questa media sarebbe particolarmente elevata. Ritiene che nel suo collegio molte schede siano state annullate perché recanti il doppio segno.
Il ricorrente chiede pertanto alla Giunta delle elezioni di procedere alla revisione delle schede nulle in una serie di sezioni dallo stesso indicate e nelle ulteriori sezioni di cui la verifica risulterà opportuna.
Il ricorrente Italo Bruseghini, candidato nel Collegio 35 della Lombardia per il gruppo elettorale L'Ulivo, lamenta una elevata media di schede annullate nel suo collegio, sia rispetto alla media di tutti i collegi della Regione Lombardia sia rispetto alla media del collegio 14 ove era candidato il senatore proclamato ultimo degli eletti per il gruppo elettorale dell'Ulivo, indicando una serie di sezioni ove questa media sarebbe particolarmente elevata. Ritiene che nel suo collegio molte schede siano state annullate perché recanti il doppio segno.
Il ricorrente chiede pertanto alla Giunta delle elezioni di procedere alla revisione delle schede nulle in una serie di sezioni dallo stesso indicate e nelle ulteriori sezioni di cui la verifica risulterà opportuna.
La senatrice Baio Dossi ha presentato osservazioni sui ricorsi che la riguardano rilevando che il ricorso del candidato Biscardini è inammissibile in quanto basato su doglianze generiche, fondate su mere congetture che dovrebbero convalidare l'ipotesi - non dimostrata - di pretesi illegittimi annullamenti di schede elettorali riferiti unicamente alla circostanza che esse sarebbero di numero superiore alla media degli annullamenti registrati in una parte dei seggi.
Analogamente ritiene inammissibile il ricorso presentato dal candidato Bruseghini in quanto si basa sulle medesime doglianze del ricorso Biscardini.
Per quanto riguarda le osservazioni conclusive, il relatore si riserva di formularle in un secondo tempo alla luce del dibattito che si svolgerà in Giunta.
Regione Sicilia
Il senatore Peterlini, relatore per la Regione Sicilia, riferisce sulla situazione elettorale della Regione, informando che è pervenuto un ricorso.
Il ricorrente, Antonio
Papania
,
candidato della lista dell’Ulivo nel Collegio n. 2 della Regione Sicilia, afferma che nel corso delle operazioni di scrutinio relative alle elezioni per il Senato si sarebbero verificate “una serie di irregolarità tali da rendere indispensabile la riapertura delle schede elettorali” in una serie di sezioni indicate.
In primo luogo il ricorrente lamenta l’annullamento di schede contenenti un doppio segno sul simbolo della lista e sul nome del candidato.
In secondo luogo per una serie di sezioni lamenta la mancata corrispondenza tra verbale e tabella di scrutinio.
Quanto riferito evidenzierebbe la mancata attribuzione di 120 voti validi a favore del candidato ricorrente, il quale afferma che con l’attribuzione di tali voti avrebbe conseguito una cifra elettorale individuale pari al 32,32% e dunque superiore a quella attribuita all’ultimo dei candidati proclamati eletti nella lista dell’Ulivo, Antonio Rotondo.
In punto di diritto il ricorrente rileva la violazione e falsa applicazione dell’articolo 14 del D.Lgs. n. 533/1993 come modificato dal D.L. n. 257/1996; la violazione e falsa applicazione dell’articolo 17 del medesimo D.Lgs. 533/1993; violazione del principio del
favor voti
; violazione e falsa applicazione degli articolo 69 e 70 del D.P.R. n. 361/1957.
In particolare, l’apposizione di doppio segno sul simbolo della lista e sul nome del candidato – dato anche il gran numero dei casi verificatisi non solo nel Collegio in esame, ma anche nel resto d’Italia – non celerebbe alcun intento di far riconoscere il proprio voto, ma rivelerebbe una intenzione rafforzativa, “coniugando due manifestazioni di volontà entrambe ammesse dalla legge”.
I voti di cui sopra avrebbero inoltre dovuto essere attribuiti al ricorrente sia in ossequio al principio del
favor voti
, in relazione al quale viene citata e riportata giurisprudenza amministrativa relativa alle elezioni degli enti locali, la quale enuncia tra gli altri principi le condizioni in presenza delle quali si possa legittimamente dichiarare nulla una manifestazione di voto perché segno di riconoscimento.
Il ricorrente rileva che i Presidenti avrebbero disatteso le disposizioni legislative ed i principi citati.
Viene riportata la circolare prot. 151/2001/elett. della Prefettura di Trapani recante data dell’11 maggio 2001, la quale riferiva che i Presidenti di seggio avrebbero dovuto valutare di volta in volta se l’elettore avesse voluto fare riconoscere il proprio voto, in quanto - in caso di assenza di riconoscibilità - la scheda avente due segni e regolare per ogni altro verso avrebbe dovuto essere considerata valida in tutti i casi in cui la volontà dell’elettore si fosse espressa in modo univoco.
Secondo l’istante l’apposizione di due segni “per” sul nome prestampato e sul simbolo della lista collegata sono cosa diversa da casi quali ad esempio segno riportato “sopra o sotto il nome prestampato, fuori dal rettangolo”, o segno “consistito in un cerchio, in una linea ondulata e curvilinea”.
Conclude chiedendo che la Giunta provveda alla riapertura delle schede nulle delle sezioni indicate e di tutte le altre, attribuendo n. 120 voti al ricorrente; sottoponga a verifica i verbali indicati e tutti gli altri raffrontandoli con le relative tabelle di scrutinio; ridetermini la cifra elettorale individuale del candidato proclamandolo Senatore.
Il senatore Rotondo
ha presentato osservazioni sul ricorso che lo interessa,
in primo luogo sostenendo l'irricevibilità del ricorso in quanto non conforme alla prescrizione di cui all'articolo 7, comma 1 del Regolamento per la verifica dei poteri.
In secondo luogo ritiene il reclamo inammissibile e infondato con riferimento ad entrambi i motivi nei quali si articola. Con il primo motivo il ricorrente lamenta la mancata attribuzione di 120 voti perchè recanti il doppio segno sulla scheda. Il disposto dell'articolo 14 del D.Lgs. n. 533 del 1993 è univoco nell'escludere la possibilità di ritenere valido un voto espresso con la duplicazione di segno, a ciò si deve aggiungere che il citato articolo, a quanto risulta al deducente, è stato uniformemente applicato in tutti i collegi del Senato.
Quanto al secondo motivo di doglianza relativo alla mancata corrispondenza tra verbale e tabella di scrutinio in alcune sezioni, ad onta della specificità della indicazione delle sezioni, la censura appare inammissibile per genericità, almeno nei limiti in cui esorbita da verifiche che la Giunta è chiamata a compiere d'ufficio.
Ciò posto, ove dalla verifica d'ufficio dovesse derivare una proposta del relatore di non procedere alla convalida del senatore Rotondo, quest'ultimo richiede che la Giunta lo ammetta all'esame dei documenti, al fine di poter fornire chiarimenti anche mediante ulteriore memoria scritta a norma dell'articolo 10, comma 2, del Regolamento per la verifica dei poteri.
Per quanto riguarda le osservazioni conclusive, il relatore si riserva di formularle in un secondo tempo alla luce del dibattito che si svolgerà in Giunta.
Regione Lazio
Il PRESIDENTE – richiamando le comunicazioni da lui rese ad inizio seduta sulla Regione in titolo - avverte che l'esame dei risultati della Regione Lazio è rinviato ad altra seduta, stante la preannunciata assenza del senatore Maritati, relatore per la predetta regione.
AFFARE ASSEGNATO
Il PRESIDENTE informa che, con lettera del 29 aprile 2002, il Presidente del Senato ha assegnato alla Giunta, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, del Regolamento del Senato, la questione riguardante la compatibilità della nomina a Presidente onorario dell'
Advisory Board
della Meliorbanca S.P.A. con lo
status
di senatore a vita, trasmettendo la relativa comunicazione e l'allegata documentazione inviate dal senatore Cossiga con missiva del 23 aprile scorso.
In considerazione della complessità delle questioni da affrontare e stante l'imminente inizio della seduta pomeridiana del Senato, l'esame dell'affare assegnato viene rinviato ad altra seduta.
La seduta termina alle ore 16,30.