DIFESA (4a)
GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO 1998

102a Seduta
Presidenza del Vice Presidente
AGOSTINI

Intervengono il sottosegretario di Stato per la difesa Brutti, il Capo di Stato Maggiore della Marina militare Amm. Sq. Mariani, l'Ammiraglio Ispettore (G.N.) Piantini ed il Contrammiraglio Cesaretti.

La seduta inizia alle ore 15,15.

PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, del Capo di Stato Maggiore della Marina militare in relazione all'esame del Programma pluriennale di A/R SM Marina 1/98 relativo all'acquisizione di un'unità maggiore
(R047 000, C04a, 0004°)

L'Ammiraglio MARIANI esordisce illustrando i concetti-guida di politica militare a fondamento del Programma in titolo e gli aspetti tecnico-militari che hanno orientato la Marina nella definizione del progetto. Si sofferma poi sull'esigenza dello strumento militare di proiettare le proprie forze al fine di proteggere i connazionali e di partecipare ad operazioni internazionali di peace-keeping. Successivamente illustra la necessità di far operare insieme le tre componenti delle FF.AA. e quindi di disporre di una capacità di comando e controllo più elevata rispetto al passato.
Pertanto, negli ultimi anni si sono potenziate le forze anfibie della Marina, si sono sviluppate le capacità di elisbarco e di appoggio alle forze sbarcate e si sono costituite forze anfibie internazionali e cita, al riguardo, in particolare, la CAFMED (Forza Anfibia Alleata del Mediterraneo) e la SIAF (Forza Anfibia Italo-Spagnola).
Senza soffermarsi, infine, sulle similari soluzioni adottate dalle altre Marine occidentali, sottolinea l'esigenza di realizzare una unità con la flessibilità necessaria per corrispondere alle esigenze delle operazioni anfibie del futuro: ossia, capacità di comando e controllo; capacità aerea; capacità trasporto-truppe e trasferimento a mezzo elicotteri e capacità trasporto-truppe e mezzi con trasferimento per mezzo di unità navali minori.
Con riferimento ai più specifici aspetti tecnici egli segnala che la progettata nave è sufficientemente lunga da non imporre lo ski-jump per utilizzare a pieno le capacità del velivolo AV8B.
Con riferimento, invece, agli aspetti economici sottolinea la separazione tra costi per lo scafo e quelli per il sistema di combattimento. La stima del costo-scafo è nell'ordine di circa 1000 miliardi di lire, mentre il costo effettivo è preventivato nell'ordine di circa 1200/1300 miliardi di lire.

Prende quindi la parola l'ammiraglio PIANTINI per illustrare i dettagli tecnici del progetto volto ad: a) esercitare funzioni di comando e controllo per operazioni anfibie interforze e internazionali; b) assicurare il trasporto per lo sbarco via mare e via aerea dal mare di 1200 uomini e relativi mezzi; c) effettuare l'elisbarco di una compagnia in un'unica ondata e di una seconda in rapida successione; d) effettuare uno sbarco via mare di due/tre compagnie in un'unica ondata. Sottolinea quindi la massima flessibilità dell'unità navale: infatti, le molteplici esigenze operative che scaturiscono dalle diverse tipologie di impiego delle forze anfibie, vengono risolte dalle principali Marine alleate con l'impiego congiunto di unità porta-aeromobili per il sostegno aereo di unità anfibie porta-elicotteri con consistente dotazione di elicotteri medi e di unità anfibie dotate di bacino allargabile per il lancio/recupero di mezzi di sbarco. Il teatro operativo per tale unità potrà essere il Mediterraneo allargato, ossia comprensivo del mar Rosso, del Golfo Arabico e dell'Oceano indiano occidentale. L'unità sarà caratterizzata dalla presenza di un ampio ponte di volo continuo, un hangar in grado di ospitare aeromobili e terrestre. L'obiettivo che si vuole conseguire è quello di una nave flessibile.

Il senatore PALOMBO ringrazia per i chiarimenti forniti ed interviene per chiedere se originariamente il progetto non fosse stato orientato per la costruzione di 2 unità navali maggiori. E, se ciò vero, perchè sarebbe stato cambiato l'originario progetto.

L'ammiraglio MARIANI ricorda che l'orientamento attuale è verso la diminuzione di navi d'altura in ragione del Nuovo Modello di Difesa, e ciò sin dalla metà degli anni '80. Fa presente che i noti tagli di bilancio incidono sull'operatività della Marina, ma che, nonostante tutto, la diminuzione della linea non ha scalfito la qualità funzionale della Marina, grazie all'incremento della tecnologia adottata.

Il senatore DOLAZZA, preso spunto dal costo ipotizzato di 1500 miliardi, chiede di sapere se sia compatibile con il costo finale nell'ordine di circa 1300 miliardi di lire (anno 1983) della porta-aeromobili «Garibaldi». Reputa essere più verosimile la cifra di 2000 miliardi. Chiede chiarimenti in ordine al ponte-spinta e alla relativa piegatura del ponte di volo e se siano compatibili con gli aerei che nel prossimo futuro saranno utilizzati su quelle navi.

L'ammiraglio MARIANI reputata realistica la previsione in ordine ai prezzi: la «Garibaldi» è un incrociatore con un sistema di combattimento complesso, mentre questa sarà una nave che si ripromette solo capacità d'autodifesa. Con riferimento ai velivoli che si utilizzeranno rassicura che per molti anni non si cambieranno gli attuali apparecchi Harrier.

Il senatore MANFREDI chiede di sapere se la nave sia compatibile con il programma di pianificazione della NATO e se essa non sia troppo vulnerabile al fuoco nemico. Ciò potrebbe infatti determinare nello Stato maggiore un uso troppo prudente, attesa l'importanza preponderante della nuova unità maggiore rispetto al restante naviglio militare.

L'ammiraglio MARIANI conferma che la nave è pienamente compatibile con il ruolo dell'Italia nell'Alleanza atlantica. Con riferimento, poi, alla difendibilità della nave, precisa che essa, oltre alla copertura delle altre navi impegnate, sarà dotata di un formidabile sistema missilistico antiaereo/antisiluro, coniugato con gli standard di sicurezza più elevati.

Terminata l'audizione, il senatore AGOSTINI ringrazia l'ammiraglio Mariani per il contributo offerto alla Commissione in ordine all'esaminando Programma e, a nome del Presidente Gualtieri e dei commissari tutti, porge il più cordiale saluto di commiato all'ammiraglio Mariani, Capo di Stato Maggiore della Marina uscente, che dopo tanti anni d'onorato servizio cessa dal prestigioso incarico.

Si associa la Commissione.

La seduta termina alle ore 16,20.