TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13
a
)
GIOVEDÌ 17 APRILE 1997
97
a
Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
GIOVANELLI
indi del Vice Presidente
CARCARINO
Interviene il sottosegretario di Stato per i lavori pubblici Mattioli.
Intervengono, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, i dirigenti generali del Ministero dei lavori pubblici, architetto Gaetano Fontana, direttore generale del coordinamento territoriale e architetto Costanza Pera, direttore generale della difesa del suolo.
La seduta inizia alle ore 8,55.
SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
(R033 004, C13
a
, 0011°)
Il presidente GIOVANELLI fa presente che è stata avanzata, ai sensi dell'articolo 33, quarto comma, del Regolamento, la richiesta di attivare l'impianto audiovisivo per lo svolgimento delle audizioni all'ordine del giorno. Avverte che, in previsione di tale richiesta, il Presidente del Senato ha già preannunciato il proprio assenso. La Commissione aderisce alla richiesta anzidetta e conseguentemente viene adottata detta forma di pubblicità.
PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, di rappresentanti del Ministero dei lavori pubblici in relazione ai disegni di legge nn. 64, 149 e 422
(R047 000, C13
a
, 0005°)
Interviene preliminarmente il sottosegretario MATTIOLI, allo scopo di auspicare il superamento dell'attuale separazione tra sede progettuale e sede valutativa, in materia di opere pubbliche: il contemperamento di interessi - soprattutto all'interno della pubblica amministrazione, ma anche tra pubblica amministrazione e privati - necessita di una sede unitaria, il più possibile anticipata rispetto alla fase attuativa del progetto, al fine di evitare procedure defatigatorie ed eccessivamente onerose. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici, acquistando un ruolo sempre più autonomo dal Ministero, potrebbe essere funzionale a tale disegno, rispetto al quale è invece causa di perplessità l'assunzione di crescenti funzioni di spesa da parte del Ministero dell'ambiente.
L'architetto FONTANA giudica i testi dei disegni di legge inadeguati all'obiettivo di «internalizzare» alla fase di progettazione i valori della tutela sottesi alla valutazione di impatto ambientale: la funzione di controllo dovrebbe spingersi sino alla compartecipazione nella decisione, cosa che consentirebbe di fermare l'opera prima che ingenti risorse economiche siano state devolute alla sua progettazione. Una tale rivisitazione dei livelli di governo del territorio e del riparto delle competenze non incontra una chiara risposta nell'articolo 18 dell'A.S. 1034 (attualmente all'esame della Camera dei deputati A.C. n. 2564), che si limita a rinviare la decisione, in caso di discrasia all'interno della conferenza di servizi, ad un soggetto terzo quale il Presidente del Consiglio dei ministri.
La direzione generale per il coordinamento territoriale è preposta all'autorizzazione di compatibilità urbanistica delle opere pubbliche, ai sensi dell'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977: l'esercizio di tale funzione ha consentito di accertare che, almeno in fase iniziale, pochissime opere pubbliche sono conformi con la programmazione urbanistica. La direzione generale ha anche acquisito competenze di vigilanza sulla viabilità, entrando in un campo tradizionalmente connotato da vivissima conflittualità tra l'ANAS ed il Ministero dell'ambiente. Si auspica che in futuro i rapporti proseguano invece secondo la prassi di concertazione che ha già consentito proficui sviluppi nella questione della terza corsia dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria: in tale occasione, infatti, le linee guida nella conformazione dei progetti sono state emanate dalla direzione generale per il coordinamento territoriale del Ministero dei lavori pubblici, di intesa con il Ministero dell'ambiente.
L'architetto PERA fa presente preliminarmente, nel richiamarsi all'articolo 17 della legge n. 183 del 1989, che già la
ratio
di tale provvedimento è ispirata a posizionare il confronto tra le attività di realizzazione di opere e di tutela di interessi in una sede composita che prelude ad una scelta frutto della valutazione di diversi fattori come la comparazione di soluzioni alternative, il rapporto costi-benefici, la considerazione dell'impatto ambientale, i vincoli della disponibilità finanziaria. La stessa problematica è tutto sommato alla base dei provvedimenti in esame che dovranno trovare un punto alto di sintesi nella delineazione di un procedimento di ponderazione di interessi quali ad esempio la tutela di beni costituzionalmente garantiti, lo sviluppo economico, la creazione di posti di lavoro, la protezione di beni anche privati. La normativa che verrà approvata sarà tanto più valida ed efficace quanto più equilibrato risulterà il bilanciamento degli interessi in gioco. Nel sottolineare quindi la necessità di una modifica dei testi, anche con riferimento agli allegati, invita i commissari a tener presente che nella situazione attuale la tutela ambientale è esplicitamente assicurata da specifiche presenze nell'ambito dei comitati di bacino. Richiama poi l'attenzione sull'articolo 16, comma 2, della legge n. 109 del 1994 il quale, nel definire il progetto preliminare, ricomprende nel suo ambito anche l'esame dei profili di impatto ambientale. Ciò ha consentito di recuperare finalmente sul piano normativo la centralità del progetto proprio nella fase di definizione della decisione finale. A suo avviso, lo sviluppo adeguato degli indirizzi sottesi a tale comma 2, con una maggiore enfatizzazione della valutazione di alternative possibili, potrebbe riportare in capo al progettista e quindi all'amministrazione proponente una maggiore responsabilizzazione circa le conseguenze dell'opera da realizzare.
Il senatore IULIANO, relatore sui disegni di legge in materia di impatto ambientale, chiede un'esplicitazione del ruolo prospettato per il Consiglio superiore dei lavori pubblici e se la valutazione della conformità urbanistica possa essere anticipata il più possibile rispetto al momento della progettazione, così come si riterrebbe utile per la valutazione di impatto ambientale.
Il sottosegretario MATTIOLI ribadisce che l'esaltazione del ruolo di consulenza che già attualmente è proprio del Consiglio superiore dei lavori pubblici viene immediatamente in evidenza nel momento in cui sembra prospettarsi la costituzione di una struttura apposita per la valutazione di impatto ambientale, secondo i suggerimenti della normativa comunitaria. È chiaro comunque che per svolgere adeguatamente tale ruolo, il predetto organo richiederebbe una variazione nella composizione ed anche nella sede.
L'architetto FONTANA, con riferimento al quesito del relatore, fa presente che la valutazione di conformità urbanistica presuppone l'esistenza di un progetto con connotati precisi, seppure non esecutivo.
Il presidente CARCARINO ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione dei rappresentanti del Ministero dei lavori pubblici.
IN SEDE REFERENTE
(64)
NAPOLI Roberto ed altri: Disciplina della valutazione di impatto ambientale
(149)
GIOVANELLI ed altri: Disciplina della valutazione di impatto ambientale
(422)
BORTOLOTTO ed altri: Disciplina della valutazione di impatto ambientale
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio; costituzione di Comitato ristretto)
Riprende l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, sospeso nella seduta del 2 aprile scorso.
Il presidente CARCARINO, accogliendo la proposta del relatore di procedere alla costituzione di un Comitato ristretto, chiede alla Commissione di pronunciarsi su tale ipotesi.
La Commissione conviene.
Il presidente CARCARINO invita i rappresentanti dei Gruppi a designare tempestivamente i propri membri nell'ambito del Comitato ristretto.
Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 9,30.