DIFESA (4ª)

MERCOLEDÌ 10 LUGLIO 2013
11ª Seduta

Presidenza del Vice Presidente
DIVINA
Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.


La seduta inizia alle ore 9.


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione

Il sottosegretario ALFANO risponde all'interrogazione n. 3-00154, a firma dei senatori Pegorer e De Monte, sulla riorganizzazione di strutture dell'Esercito nella regione Friuli-Venezia Giulia, osservando innanzitutto che, nell'ambito del processo di revisione dello Strumento militare, il provvedimento di ridislocazione del 3° reggimento artiglieria di montagna dalla sede di Tolmezzo (caserme "Cantore" e "Del Din"), alla sede di Orzano di Remanzacco (caserma "Lesa"), si giustifica considerando che, attualmente, esso risulta dislocato quasi unicamente nella caserma "Cantore", in quanto la caserma "Del Din" non risulta idonea e che, in ogni caso, nessuna delle due infrastrutture dispone della capacità strutturale sufficiente per accogliere l'intero reggimento. Pertanto, l'accentramento in un'unica caserma conferirà unitarietà di comando e di supporto logistico, oltre a migliorare gli aspetti organizzativi e funzionali del reparto e consentirà di risparmiare sui costi gestionali.
Il trasferimento presso la caserma "Lesa" di Orzano di Remanzacco (che accoglierà anche il reggimento logistico della brigata "Ariete" per riconfigurazione dell'8° reggimento Trasporti), consentirà inoltre di assorbire il personale proveniente da altri enti viciniori di prevista riconfigurazione (quali, ad esempio, l'8° reggimento fanteria alpini che dovrà lasciare la caserma "Francescato" di Cividale del Friuli), e la situazione infrastrutturale è tale per cui non saranno necessari interventi importanti per accogliere un reggimento di artiglieria di montagna, oltre a quello già esistente. Nel complesso, la liberazione delle risorse derivanti dal provvedimento in oggetto (e da altri similari), consentirà di investire in strutture più moderne e che presentano minori costi di esercizio, valorizzando il patrimonio infrastrutturale disponibile, senza contare che il trasferimento di sede del 3° reggimento, per forte obsolescenza delle infrastrutture di Tolmezzo, era già stato previsto dal Master Plan dell'Esercito del 2010.
Con riferimento, invece, al provvedimento di riorganizzazione e trasferimento dalla sede di Cividale del Friuli a quella di Venzone (sempre in provincia di Udine), del Comando dell’8° reggimento alpini e delle dipendenti 69a compagnia alpini e compagnia Comando e Supporto Logistico -con conseguente dismissione della caserma "Francescato"- il rappresentante del Governo precisa che si inquadra nel progetto di nuova organizzazione dei reggimenti di fanteria. In merito alla collocazione sul territorio della specifica componente, l'analisi è stata condotta sulla base di criteri volti alla riconfigurazione delle attuali componenti di manovra in senso capacitivo, al mantenimento delle expertise esistenti, alla presenza nelle immediate vicinanze di aree di addestramento e poligoni e alla valorizzazione del patrimonio infrastrutturale disponibile. Il trasferimento del Comando dell’8° reggimento, della 69a compagnia e della compagnia Comando e Supporto Logistico da Cividale a Venzone si rende, pertanto, necessario in quanto sussiste l'esigenza di eliminare l'incongruenza costituita da un reggimento su due sedi, manifestamente incoerente con i principi ispiratori del piano di razionalizzazione dello Strumento militare terrestre. Peraltro, la caserma "Feruglio" di Venzone, attuale sede del battaglione dell'8° reggimento fanteria alpini, presenta le capacità per ospitare l'intero reggimento con minimi adeguamenti.
Per quanto concerne, infine, l'ipotesi di razionalizzazione dell'immobile ubicato a Cividale, osserva che lo stesso, una volta libero da funzioni, potrà essere reso dismissibile.

Replica il senatore PEGORER (PD), dichiarandosi soddisfatto dei chiarimenti ricevuti ma allo stesso tempo sottolineando che quanto poc'anzi rappresentato conferma le preoccupazioni sottese all'atto di sindacato ispettivo, soprattutto con riferimento agli impatti sociali ed economici che il processo di riorganizzazione avrà sulle comunità locali interessate (in particolare Tolmezzo e Cividale). Esprime quindi l'auspicio a che si possa provvedere con adeguate misure di sostegno.

Il PRESIDENTE dichiara conclusa la procedura informativa in titolo.


IN SEDE CONSULTIVA

(888) Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012
(889) Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013
(Parere alla 5a Commissione. Esame congiunto e rinvio)

Il relatore ALICATA (PdL) illustra i provvedimenti in titolo, rilevando che, per quanto attiene al conto consuntivo del Ministero della difesa per il 2012, esso reca previsioni definitive di competenza per complessivi 21.914 milioni di euro, di cassa per 22.933 milioni, impegni per 21.899 milioni e pagamenti complessivi per 22.578 milioni. La relazione al disegno di legge dà poi conto, in particolare, del confronto dei dati di consuntivo 2012 con quelli dell'anno precedente e del budget rivisto 2012, per quanto riguarda i soli costi propri (personale, beni di consumo, servizi e ammortamenti), sottolineando, per quanto attiene agli aspetti di interesse della Commissione, la limitata contrazione delle retribuzioni (che ha coinvolto anche il personale del comparto Difesa e sicurezza), e la riduzione, per 592 milioni di euro, delle spese per acquisto di armamenti, che va collocata, in coerenza con i principi contabili internazionali e del SEC 95 (Sistema europeo dei conti nazionali e regionali), tra i costi per l'acquisto di beni e non tra gli investimenti.
In relazione, quindi, al disegno di legge di assestamento per il 2013, osserva che la relazione introduttiva conferma innanzitutto, tra le variazioni a carattere compensativo intervenute entro il 31 maggio, delle risorse destinate al fondo delle missioni di pace (per competenza e cassa).
Per quanto attiene poi, in particolare, allo stato di previsione del Ministero (articolato per missioni e programmi), osserva che sono previste variazioni alla missione "Difesa e sicurezza del territorio", per 4.161.727 di euro in più alla previsione di competenza e 21.216.232 euro in meno alla autorizzazione di cassa. Nel dettaglio, per quanto riguarda le singole Forze armate, il disegno di legge prevede che il programma relativo all'approntamento e all'impiego dei carabinieri rechi variazioni positive di 5.350.416 euro per competenza e 5.501.244 euro per la cassa, il programma relativo all'approntamento e all'impiego delle Forze terrestri rechi variazioni negative di 13.478.199 euro per competenza e positive di 1.255.845 euro per l'autorizzazione di cassa, il programma "Approntamento e impiego delle forze navali" registri variazioni positive di 102.529.328 euro alla previsione di competenza e 121.980.048 euro all'autorizzazione di cassa e che il programma concernente l'approntamento e l'impiego delle forze aeree, preveda variazioni negative di 98.553.268 per competenza e 95.392.778 per la cassa.
Successivamente, prosegue l'oratore, il provvedimento prevederebbe variazioni, entrambe negative, alla missione "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" (di 996.766 euro alla previsione di competenza e 1.020.520 all'autorizzazione di cassa), e alla missione "Fondi da ripartire" (di 68.042 euro, sia alla previsione di competenza che all'autorizzazione di cassa).

Si apre la discussione generale.

Il sottosegretario ALFANO osserva che il disegno di legge per l'assestamento degli stanziamenti di bilancio è lo strumento giuridico e contabile per aggiornare il bilancio di previsione, adeguandolo sulla base dei residui attivi e passivi accertati al momento del rendiconto dell'esercizio precedente e delle nuove esigenze di spesa emerse nel corso dell'anno. Come risulta dalla Tabella 11 ad esso allegata, lo stato di previsione del Ministero della difesa, per effetto sia delle variazioni amministrative già intervenute, sia della manovra prevista dal provvedimento in esame, reca previsioni finali assestate di competenza per 21.677,952 milioni di euro (di cui 18.287,083 per le spese correnti e 3.390,869 per le spese in conto capitale), rispetto alla previsione iniziale di competenza dell'anno 2013, pari a 20.702,252 milioni. Nel 2012 le previsioni finali assestate in termini di competenza sono state pari, invece, a 20.844,812 milioni.
Le autorizzazioni di cassa finali risultano pari a 22.152,336 milioni a fronte di previsioni iniziali di 21.202,038 milioni, mentre le previsioni definitive per i residui risultano pari a 4.081 milioni, di cui 1.283,336 milioni per la parte corrente e 2.798,171 milioni per la parte in conto capitale. Ciò a fronte di previsioni iniziali pari a 3.952,268 milioni.
Nel dettaglio, prosegue il rappresentante del Governo, le variazioni amministrative intervenute nel periodo gennaio-maggio 2013 ammontano a 972,603 milioni di euro, in termini di competenza e a 972,603 milioni in termini di cassa, e sono state determinate in particolare dal prelevamento dal fondo per la proroga delle missioni internazionali (832 milioni). La manovra di assestamento del disegno di legge in esame prevede, per la Difesa, incrementi pari a 33,8 milioni (assestamento in forma scompensata), in termini di competenza, destinata ad esigenze di trasporto aereo di Stato (20 milioni in luogo dei 34 richiesti), all'integrazione degli assegni vitalizi (9 milioni a fronte di una proposta di circa 17), alle spese sostenute dall'Esercito per il personale di altre amministrazioni detenuto nelle carceri militari (2,9 milioni), agli oneri sostenuti dall'Esercito per attività di bonifica occasionale degli ordigni esplosivi (1,2 milioni), al mantenimento dei livelli di sicurezza degli aeroporti militari aperti al traffico civile (0,5 milioni), e per integrazioni al fondo di efficienza dei servizi istituzionali (0,1 milioni), ed ai sussidi occasionali concessi in occasione di rilevanti esigenze personali o familiari per effetto dell'abrogazione dell'art. 51 del Testo unico delle imposte sui redditi (0,1 milioni).
La Difesa aveva, inoltre, richiesto variazioni compensative per 368,5 milioni, concesse tuttavia per una cifra inferiore (358,2 milioni).
Con riferimento, quindi, al rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2012, osserva innanzitutto che il consuntivo dell'esercizio reca, per la Difesa, previsioni definitive di 22.328,607 milioni di euro in termini di competenza (in discesa rispetto ai 22.963,759 del 2011) e 23.196,448 milioni in termini di cassa (in discesa rispetto ai 24.126,600 milioni del 2011). Si evidenziano, inoltre, economie pari a 5,120 milioni (competenza) e 482,290 milioni (cassa), rispetto ai valori, del 2011, rispettivamente di 15,961 milioni e 916,299 milioni.
Per quanto concerne, infine, la gestione dei residui, rileva che la situazione di cassa evidenzia pagamenti in conto capitale per 2.652,848 milioni di euro (3.271,081 nel 2011), con residue somme da pagare pari a 1.819,331 milioni. Le somme iscritte al conto residui del 2013, sono pari, invece, a 4.081,507 milioni.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.


IN SEDE REFERENTE

(615) CARDIELLO ed altri. - Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di abbassamento dei limiti di altezza per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate
(733) AMATI ed altri. - Modifica all'articolo 635 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e altre disposizioni in materia di parametri fisici per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate, nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 3 luglio scorso.

Preso atto di quanto rappresentato nello scorso dibattito sull'ordine dei lavori, la relatrice AMATI (PD) osserva che, ad un primo, rapido esame comparatistico, sembrerebbe che in Lussemburgo, Ungheria e Slovenia non siano previsti specifici limiti di altezza. A Malta, invece, sussisterebbe un limite di 1,57 metri per gli uomini e 1,52 metri per le donne.
Per quanto riguarda, quindi, il Regno Unito, i limiti sarebbero gli stessi per uomini e donne, ma differenti tra Esercito (1,48 metri) e Marina (1,51 metri).
La legge francese, in relazione alle varie qualifiche, presenterebbe invece una forbice assai ampia a seconda dei casi (tra 1,52 e 2 metri), mentre quella tedesca prevederebbe un limite di 1,60 metri, sia per gli uomini che per le donne.
La relatrice conclude rilevando che quanto rappresentato potrebbe costituire uno spunto per successivi e dettagliati approfondimenti.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.


La seduta termina alle ore 9,25.