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AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MARTEDÌ 2 LUGLIO 2013
20ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza della Presidente
FINOCCHIARO
Interviene il ministro per le riforme costituzionali Quagliariello.

La seduta inizia alle ore 10,10.


IN SEDE REFERENTE

(813) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - Istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali
(343) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - DE POLI. - Istituzione di una Commissione parlamentare per le riforme costituzionali
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 26 giugno.

Si procede alla votazione degli emendamenti, pubblicati in allegato al resoconto della seduta precedente.

La relatrice FINOCCHIARO (PD) propone di accantonare l'ordine del giorno G/813/1/1.
Avverte che l'emendamento 1.41 è stato riformulato in un nuovo testo (1.41 testo 2), pubblicato in allegato.
Esprime un parere contrario sugli emendamenti 1.1, 1.4, 1.6, 1.8, 1.10, 1.12, 1.15, 1.19, 1.21, 1.22, 1.23, 1.25, 1.29, 1.31, 1.32, 1.42, 1.34, 1.35, 1.36, 1.37, 1.38, 1.39 e 1.40. Invita a ritirare gli emendamenti 1.3, 1.5, 1.9, 1.11, 1.13, 1.18.
Invita a ritirare anche l'emendamento 1.28, nel presupposto che i rappresentanti dei Gruppi parlamentari partecipano di norma alle riunioni dell'Ufficio di Presidenza. Si esprime favorevolmente sugli emendamenti 1.7, 1.16, 1.17, 1.27 e 1.41 (testo 2). Inoltre, preannuncia parere favorevole sull'emendamento 1.24, ove riformulato nel senso di ridurre il termine a dieci giorni.
Invita al ritiro anche dell'emendamento 1.26, osservando che la prima parte potrebbe ritenersi assorbita dall'eventuale approvazione dell'emendamento 1.27.

Il ministro QUAGLIARIELLO, a nome del Governo, esprime un parere conforme a quello della relatrice.

Il senatore CAMPANELLA (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo sull'emendamento 1.1, dal momento che la costituzione del Comitato parlamentare sarebbe lesiva delle prerogative degli organi parlamentari competenti per l'esame in sede referente delle proposte di revisione della Costituzione. Inoltre, ritiene che la formulazione dell'articolo 138 della Costituzione implichi che la revisione costituzionale debba limitarsi esclusivamente a modificazioni puntuali, rimanendo esclusa una modifica complessiva e di ampia portata dell'assetto costituzionale.

Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, l'emendamento 1.1, posto in votazione, non è accolto.

Il senatore BRUNO (PdL) ritira l'emendamento 1.3, una volta chiarito l'intendimento che i Presidenti delle Commissioni affari costituzionali partecipano di diritto al Comitato in aggiunta ai suoi 40 membri. Preannuncia il ritiro anche dell'emendamento 1.5.

La senatrice DE PETRIS (Misto-SEL) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo sull'emendamento 1.4, nel presupposto che la legge elettorale dovrebbe essere esclusa dalle materie affidate al Comitato parlamentare. Inoltre, sottolinea l'urgenza di procedere per via ordinaria alla revisione della legge elettorale.

Il senatore BRUNO (PdL), preannunciando il voto contrario del suo Gruppo, sottolinea lo stretto collegamento della legge elettorale con le eventuali modifiche che saranno apportate alla Costituzione. D'altro canto, eventuali modifiche transitorie della vigente legge elettorale restano, come sarà chiarito, nella competenza della Commissione affari costituzionali.

Il senatore CRIMI (M5S), a nome del suo Gruppo, preannuncia un voto favorevole. Nel condividere i rilievi della senatrice De Petris, osserva che una revisione in termini di salvaguardia della vigente legge elettorale appare prioritaria, rientrando, peraltro, nelle attribuzioni della Commissione affari costituzionali.

La relatrice FINOCCHIARO(PD), replicando alle osservazioni della senatrice De Petris, informa di aver ritirato l'emendamento 2.59 e di averlo sostituito con l'emendamento 2.500, pubblicato in allegato, che, fra l'altro, prevede la competenza del Comitato parlamentare sui disegni di legge di riforma della legge elettorale solo se conseguenti alle riforme costituzionali.

La senatrice LO MORO (PD) preannuncia il voto contrario del suo Gruppo sull'emendamento 1.4, ritenendo pacifico che il Comitato parlamentare si occuperà dei disegni di legge di riforma della legge elettorale solo in quanto essi siano conseguenti alle modifiche costituzionali.

Il senatore CALDEROLI (LN-Aut), condividendo le considerazioni svolte dal senatore Bruno, preannuncia il voto contrario del suo Gruppo e sottolinea come anche l'emendamento 6.1 chiarisce che il procedimento si applica esclusivamente ai progetti di legge ordinaria assegnati al comitato nei termini di cui all'articolo 2, comma 2. Tuttavia, ritiene opportuno il riferimento alle leggi elettorali, allo scopo di considerare, anche con norme di rango costituzionale, i limiti entro i quali poter procedere alla riforma della legge elettorale.

Il senatore PALERMO (Aut (SVP, UV, PATT, UPT) - PSI), a nome del suo Gruppo, preannuncia un voto di astensione, condividendo le riserve sull'ipotesi di prevedere esplicitamente una competenza del Comitato sulla materia elettorale. Inoltre, esprime il timore che il dibattito si concentri soprattutto sulle questioni relative al procedimento elettorale.

L'emendamento 1.4, posto in votazione, non è accolto.

Il senatore CALDEROLI (LN-Aut) ritira l'emendamento 1.6. Inoltre, trasforma l'emendamento 1.9 in distinte proposte di modifica, che vengono accantonate, ad eccezione della proposta 1.550, pubblicata in allegato.

L'emendamento 1.7, posto in votazione, è accolto. L'emendamento 1.8 risulta precluso.

La seduta, sospesa alle ore 10,50, riprende alle ore 11.

La relatrice FINOCCHIARO (PD) e il ministro Quagliariello si rimettono alla Commissione sull'emendamento 1.550, risultante dalla trasformazione dell'emendamento 1.9 in più proposte di modifica.

Previa dichiarazione di voto favorevole del senatore PALERMO (Aut (SVP, UV, PATT, UPT) - PSI), l'emendamento 1.550, posto in votazione, è approvato.

Gli emendamenti 1.10, 1.11, 1.12 e 1.13 sono accantonati.

Il senatore DI BIAGIO (SCpI) sottolinea le ragioni dell'emendamento 1.15, che ritira, con la riserva di riproporlo per la discussione in Assemblea.

Il senatore BRUNO (PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che l'esigenza sottesa alla proposta 1.15 debba essere risolta all'interno dei Gruppi parlamentari, i quali potranno determinarsi nel senso di riservare uno o più dei propri rappresentanti ai parlamentari eletti nella circoscrizione Estero.

Nello stesso senso si esprime la senatrice LO MORO (PD).

Il senatore CALDEROLI (LN-Aut), accogliendo l'invito della relatrice, riformula l'emendamento 1.24 in un nuovo testo (1.24 testo 2), pubblicato in allegato.

Il senatore CAMPANELLA (M5S) riformula l'emendamento 1.18 in un nuovo testo (1.18 testo 2), pubblicato in allegato.

L'emendamento 1.16, posto in votazione, è accolto. Risultano quindi assorbiti gli emendamenti 1.17, 1.18 (testo 2) e 1.24 (testo 2). L'emendamento 1.19 è precluso.

La senatrice DE PETRIS (Misto-SEL) preannuncia un voto favorevole sull'emendamento 1.21 che, posto in votazione, non è approvato.

Il senatore CRIMI (M5S) ritira gli emendamenti 1.22 e 1.23. Inoltre, accogliendo l'invito della relatrice, ritira anche gli emendamenti 1.26 e 1.28.

Il senatore CALDEROLI (LN-Aut), accogliendo l'invito della relatrice, ritira l'emendamento 1.25.

L'emendamento 1.27, posto in votazione, è accolto. L'emendamento 1.29 non è accolto.

La relatrice FINOCCHIARO (PD) invita i presentatori a chiarire la portata normativa dell'emendamento 1.30.

Il senatore CRIMI (M5S) precisa che l'emendamento 1.30 è diretto a introdurre una specificazione riguardo alla composizione del Comitato, in caso siano necessarie elezioni suppletive, ritenendo che la previsione non sarebbe deducibile dal Regolamento della Camera.

Il senatore BRUNO (PdL) ricorda che la materia è regolata dal Regolamento della Camera dei deputati, applicabile ai lavori del Comitato parlamentare.

Il senatore CALDEROLI (LN-Aut) condivide l'esigenza di chiarimento proposta con l'emendamento 1.30.

La relatrice FINOCCHIARO (PD)e il ministro Quagliariello esprimono un parere contrario sull'emendamento 1.30, che viene posto in votazione e non risulta approvato.

La relatrice FINOCCHIARO (PD) ritiene che il contenuto degli emendamenti 1.31 e 1.32 debba essere ricondotto alle previsioni del Regolamento della Camera, applicabile ai lavori del Comitato.

Previa dichiarazione di voto favorevole, a nome del suo Gruppo, del senatore CAMPANELLA (M5S), anche l'emendamento 1.31 è respinto.

La senatrice LO MORO (PD) illustra l'emendamento 1.41 (testo 2).

Il senatore BRUNO (PdL) si esprime favorevolmente sulla proposta.

Il senatore CRIMI (M5S) preannuncia il voto contrario del suo Gruppo, ritenendo che la proposta di escludere ogni possibilità di sostituzione appare eccessivamente rigida.

Nello stesso senso si esprime, a nome del suo Gruppo, la senatrice DE PETRIS (Misto-SEL).

L'emendamento 1.41 (testo 2), posto in votazione, è quindi approvato. L'emendamento 1.32, previa dichiarazione di voto favorevole, a nome del suo Gruppo, del senatore CAMPANELLA (M5S), non è accolto.

La relatrice FINOCCHIARO (PD), confermando il parere contrario sull'emendamento 1.42, osserva che sia le esigenze di pubblicità dei lavori del Comitato sia le forme di una possibile consultazione pubblica potranno essere oggetto di un atto di indirizzo specifico concernente le modalità organizzative.

Il senatore CAMPANELLA (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo, sottolineando l'esigenza di favorire un confronto diretto del Comitato con i cittadini. Questi potrebbero così partecipare attivamente al procedimento di revisione costituzionale.

Il senatore PALERMO (Aut (SVP, UV, PATT, UPT) - PSI) prospetta l'opportunità di riformulare l'emendamento limitatamente al primo periodo.

Il senatore PAGLIARI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, osserva che la proposta di cui all'emendamento 1.42 introduce un nuovo soggetto, i cittadini, nel procedimento di revisione costituzionale, mentre l'articolo 138 della Costituzione e il disegno di legge costituzionale in esame sottolineano la centralità delle Camere. Sottolinea il principio della democrazia rappresentativa e propone, in alternativa, l'ipotesi di realizzare una piattaforma telematica partecipativa che favorisca il dialogo del Comitato parlamentare con l'opinione pubblica.

Il ministro QUAGLIARIELLO precisa che l'esigenza di una consultazione pubblica è largamente condivisa. Tuttavia, il disegno di legge recepisce l'indirizzo diretto a salvaguardare la centralità del Parlamento. In tal senso, il Governo ha previsto che i lavori del comitato di esperti che svolgono attività di consulenza per il Governo si concluda prima della costituzione del Comitato parlamentare. Inoltre, preannuncia l'iniziativa di una consultazione pubblica molto ampia che il Governo intende condurre sul web, con le regole e le garanzie tipiche di quello strumento.

La senatrice DE MONTE (PD), intervenendo nel dibattito sull'emendamento 1.42, richiama l'attenzione sull'esigenza di garanzie per consentire una parità di accesso alle consultazioni pubbliche.
Il senatore DELLA VEDOVA (SCpI), pur essendo favorevole a promuovere un'ampia consultazione pubblica, ritiene che la formulazione dell'emendamento 1.42 definisca una procedura incompatibile con il principio della centralità del Parlamento.

La senatrice LO MORO (PD) ritiene che la proposta dell'emendamento 1.42 introduca una deroga eccessivamente invasiva dell'articolo 138 della Costituzione. Inoltre, essa lederebbe l'importante funzione che è riconosciuta ai partiti politici.

Il senatore CAMPANELLA (M5S), dopo aver ascoltato le obiezioni della relatrice e del rappresentante del Governo, riformula l'emendamento 1.42 in un nuovo testo (1.42 testo 2), pubblicato in allegato.

La senatrice DE PETRIS (Misto-SEL) condivide le obiezioni svolte nel dibattito e si esprime favorevolmente sulla riformulazione dell'emendamento.

La relatrice FINOCCHIARO (PD) mantiene il parere contrario sull'emendamento 1.42 riformulato. Ricorda che la realizzazione di una piattaforma telematica partecipativa per favorire il dialogo con i cittadini, che recepisce anche l'esperienza dei "media civici", già all'attenzione del dibattito politico.
Esprime apprezzamento per la preannunciata iniziativa del Governo, che avrebbe un significato inedito, non solo a livello nazionale. Invita, quindi, a ritirare l'emendamento, in considerazione dell'opportunità di escludere dal disegno di legge costituzionale tutte le norme di carattere organizzativo.

L'emendamento 1.42 (testo 2), posto in votazione, non è accolto.

Previe dichiarazioni di voto, a nome dei rispettivi Gruppi, favorevole del senatore CAMPANELLA (M5S) e contrarie dei senatori BRUNO (PdL) e LO MORO (PD), l'emendamento 1.34, posto in votazione, non è approvato.

Il senatore CRIMI (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo sull'emendamento 1.35.

La senatrice LO MORO (PD) preannuncia il voto contrario del suo Gruppo.

L'emendamento 1.35, posto in votazione, non è accolto. Previa dichiarazione di voto favorevole del senatore CRIMI (M5S), non è approvato anche l'emendamento 1.36.

Il senatore BRUNO (PdL), preannunciando il voto contrario del suo Gruppo, osserva che le previsioni di cui agli emendamenti 1.37 e successivi appaiono superflui.

La relatrice FINOCCHIARO (PD), nel ricordare che ai lavori del Comitato è applicabile il Regolamento della Camera dei deputati, rileva che il calendario delle sedute sarà definito tenendo conto opportunamente sia degli impegni delle Assemblee delle due Camere sia delle Commissioni affari costituzionali. La costituzione del Comitato è orientata piuttosto a favorire la funzione referente e a predisporre testi che potranno essere più celermente definiti dalle Camere.

Il senatore CRIMI (M5S) ritira, quindi, gli emendamenti 1.37 e 1.38.

Gli emendamenti 1.39 e 1.40 sono preclusi.

Su proposta della relatrice FINOCCHIARO (PD), la Commissione conviene, quindi, di accantonare la votazione dell'emendamento 1.2.

Si pronuncia quindi sugli emendamenti riferiti all'articolo 2.
Esprime un parere contrario sugli emendamenti 2.1, 2.17, 2.18, 2.23, 2.24, 2.26, limitatamente alla prima parte, 2.27, 2.28, 2.29, 2.31, 2.33, 2.34, 2.35, 2.38, 2.39, 2.44, 2.45, 2.48, 2.50, 2.53, 2.54, 2.56, 2.58 e 2.0.1. Invita a ritirare gli emendamenti 2.5, 2.12, 2.19, 2.22, 2.25, 2.36, 2.37, 2.40, 2.47, 2.49, 2.52, 2.55, 2.57, nonché gli aggiuntivi 2.0.2, 2.03, 2.04 e 2.05.
Esprime parere favorevole sugli emendamenti 2.32, 2.42, 2.43 e 2.46, ove riformulato, con la precisazione del riferimento alla votazione di conclusione dell'esame.

Il ministro QUAGLIARIELLO si esprime in modo conforme alla relatrice, ad eccezione degli emendamenti 2.16, 2.40, 2.43 e 2.0.1, sui quali si rimette alla Commissione.

Il senatore CALDEROLI (LN-Aut) ritira gli emendamenti 2.6 e 2.7, nella parte non dichiarata inammissibile

Il senatore BRUNO (PdL) ritira l'emendamento 2.12.

Il senatore PALERMO (Aut (SVP, UV, PATT, UPT) - PSI) ritira l'emendamento 2.49.

Il senatore MARAN (SCpI) ritira gli emendamenti 2.5, 2.30 e 2.31.

L'emendamento 2.1, posto in votazione, è respinto.

La seduta, sospesa alle ore 12,45, riprende alle ore 12,50.

La relatrice FINOCCHIARO (PD) dà conto dell'emendamento 2.500, diretto ad soddisfare una serie di proposte di modifica.

Il senatore CAMPANELLA (M5S) ritiene che la formulazione dovrebbe essere corretta, escludendo il riferimento al Titolo IV della Costituzione.

La PRESIDENTE, considerata l'opportunità di consentire la presentazione di subemendamenti, propone alla Commissione di fissare il termine alle ore 15 di oggi.

Non facendosi osservazioni, così rimane stabilito.


La seduta termina alle ore 13.

EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE

N. 813
Art. 1


1.550 (già 1.9 parte seconda)
CALDEROLI, BISINELLA

Al comma 2, primo periodo, sostituire le parole: «e di un rappresentante delle minoranze linguistiche» con le seguenti: «e la presenza di un rappresentante delle minoranze linguistiche riconosciute, eletto in una delle circoscrizioni comprese in Regioni il cui statuto speciale prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche

1.18 (testo 2)
CAMPANELLA, CRIMI, MANGILI, MORRA

Al comma 2, secondo periodo, sostituire la parola: «quindici» con la seguente: «cinque».

Conseguentemente, al comma 3, sostituire la parola: «trenta» con la seguente: «dieci».

1.24 (testo 2)
CALDEROLI, BISINELLA

Al comma 3, sostituire la parola: «trenta» con la seguente: «dieci».

1.41 (testo 2)
LO MORO, ZANDA, DE MONTE, GOTOR, MIGLIAVACCA, MINEO, PAGLIARI, PIZZETTI

Dopo il comma 4, inserire il seguente:

«4-bis. I componenti del Comitato non possono essere sostituiti con altri senatori o deputati, neppure per una singola seduta».

1.42 (testo 2)
CAMPANELLA, CRIMI, MANGILI, MORRA

Dopo il comma 4, inserire il seguente:

4-bis Nella seduta immediatamente successiva a quella di cui al comma 4, il Comitato definisce le regole per la partecipazione pubblica ai propri lavori anche mediante la rete web.

Art. 2

2.500
FINOCCHIARO, RELATRICE

Sostituire il comma 1 con i seguenti:

«1. Il Comitato esamina i progetti di legge di revisione costituzionale degli articoli dei Titoli I, II, III e V della Parte Seconda della Costituzione, nonché i conseguenti progetti di legge ordinaria di riforma dei sistemi elettorali.

1-bis. Il Comitato esamina o elabora, in relazione ai progetti di legge costituzionale di cui al comma 1, le modificazioni a disposizioni della Costituzione o di leggi costituzionali strettamente connesse alla revisione dei Titoli della Costituzione di cui al medesimo comma 1, nonché i conseguenti testi di legge ordinaria in materia elettorale che si rendano eventualmente necessari per assicurare la coerente definizione dell'assetto istituzionale.».

Conseguentemente,

a) al medesimo articolo 2, dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

«7-bis. Le disposizioni di cui ai commi 3, 4, 5, 6 e 7 si applicano anche ai progetti di legge ordinaria di cui al comma 1-bis»;

b) all'articolo 4, al comma 5, sostituire le parole: «articolo 2, comma 1» con le seguenti: «articolo 2, commi 1 e 1-bis»;

c) all'articolo 6, comma 1, dopo le parole: «all'articolo 2, comma 2», aggiungere le seguenti: «nonché a quelli elaborati dal Comitato ai sensi del comma 1-bis del medesimo articolo 2».