COMMISSIONE PARLAMENTARE
per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

GIOVEDI' 15 GENNAIO 2009

6ª Seduta

Presidenza del Presidente
Riccardo VILLARI

La seduta inizia alle ore 14.15.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell’articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata anche per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il PRESIDENTE illustra le motivazioni che hanno portato alla convocazione della seduta odierna, consistenti nell'assolvimento di compiti istituzionalmente dovuti. In primo luogo, è assolutamente necessario emanare un provvedimento riguardante la comunicazione politica e le tribune elettorali in relazione alle imminenti elezioni amministrative in Sardegna, tenendo conto che il termine entro il quale la Commissione avrebbe dovuto provvedere è già scaduto, che l'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni provvederà nei prossimi giorni ad emanare un documento per quanto concerne l'emittenza privata e che analogo provvedimento di autotutela sarà presumibilmente adottato dalla RAI. Si rende altresì necessario provvedere, quanto prima, alla costituzione della Sottocommissione permanente per l'accesso, per le cui designazioni ha già sollecitato i Gruppi che ancora non vi hanno provveduto, anche in considerazione dell'elevato numero di domande inevase (circa 200); si profilerebbe altrimenti l'ipotesi di dover investire l'Ufficio di Presidenza dell'onere di garantire l'evasione di tali numerose richieste, come già avvenuto in passato.
Il Presidente sottolinea poi come un altro punto all'ordine del giorno sia quello relativo alle designazioni per la costituzione del Consiglio di amministrazione della RAI, ormai in regime di prorogatio da sette mesi. Il presidente e il direttore generale dell'azienda hanno già rappresentato il disagio che si registra in materia, aggravato dal fatto che per affrontare l'attuale crisi economica sarebbe necessario garantire alla RAI stabilità e piena operatività. Gli altri punti inseriti all'ordine del giorno concernono invece il ripristino della fondamentale attività di sindacato ispettivo da parte della Commissione e la definizione dei criteri di svolgimento delle tribune politiche nei periodi non elettorali, altra questione per la quale si registra un eccessivo ritardo, tenendo conto dei soggetti nel frattempo privati della possibilità di espressione.

Il deputato BELTRANDI (PD) rileva che il presidente Villari ha ben operato nel convocare la Commissione, in quanto gli argomenti iscritti all'ordine del giorno costituiscono atti dovuti e la loro trattazione tende ad evitare ulteriori lacerazioni politiche. Del resto, ogni componente la Commissione si assume responsabilità a livello individuale del proprio comportamento, a prescindere dalle indicazioni dei Gruppi di appartenenza. Considerando peraltro come la campagna elettorale sia già in corso, è evidente che si sarebbe già dovuto approvare un provvedimento riguardante la comunicazione politica in Sardegna; se la RAI potesse realmente agire sempre in autotutela, non si capisce allora perché non provveda a garantire la par condicio in tutte le trasmissioni, così come ad effettuare le tribune in periodo non elettorale. L'oratore considera altresì che l'accesso alla comunicazione in televisione rappresenta un diritto per i richiedenti, per cui potrebbe essere certamente opportuna un'azione dell'Ufficio di Presidenza volta ad evadere le domande giacenti. In merito alla costituzione del Consiglio di amministrazione, ritiene inoltre importante considerare come la RAI sia un'azienda che deve confrontarsi con il mercato e che quindi deve operare in piena efficienza. Altrettanto gravi si profilano poi i ritardi per quanto concerne la regolamentazione della potestà di vigilanza della Commissione e delle tribune politiche in periodi non elettorali, laddove la non garanzia della par condicio è particolarmente lesiva dei diritti di forze politiche cui è sostanzialmente negato il diritto di accesso alla comunicazione. In conclusione, ritiene responsabilità dei singoli Commissari che non partecipano ai lavori lo "strappo" alla legalità ed al corretto funzionamento delle istituzioni che si determina in queste condizioni; peraltro, l'intento di non far lavorare l'organo di vigilanza sembra essere un fine condiviso dalle maggiori forze politiche.
Facendo quindi riferimento alle dichiarazioni odierne rese da Marco Pannella, che ha preannunciato uno sciopero della fame e della sete, comunica la propria intenzione di occupare in modo non violento la sede della Commissione a partire dalla conclusione della seduta odierna ed iniziando, a sua volta, lo sciopero della fame, a partire dalle ore 24, per denunciare l'accaduto e sollecitare l'intervento di chi ne ha la potestà.

Il deputato SARDELLI (Misto-MpA) ritiene la convocazione odierna un segno di sensibilità istituzionale, a fronte dell'incapacità dimostrata dai politici di vertice di svolgere il proprio ruolo. Alla presidenza Villari si è pervenuti dopo molti mesi di paralisi per colpa del ricatto imposto dall'Italia dei Valori, che ha determinato il venir meno per molto tempo del ruolo di vigilanza e di controllo della Commissione. I parlamentari di centrosinistra, pur partecipando a quella elezione ed alla successiva seduta per la costituzione dell'Ufficio di Presidenza, ora, immotivatamente non partecipano ai lavori, così come gli altri componenti che hanno a suo tempo espresso il loro voto a favore del presidente Villari. Lo stesso presidente Schifani si è prestato ad una mistificazione esprimendo, per giunta a reti unificate, concetti difficilmente accettabili, in merito ad una inimmaginabile revoca ovvero rimozione del Presidente della Commissione; non gli appare accettabile che affermazioni del genere siano rese in una televisione che sembra sempre più di regime. Nel frattempo, infatti, forze politiche come il Movimento per le autonomie, di cui è esponente, non hanno alcuna possibilità di espressione e di rappresentazione delle problematiche riguardanti, in particolare, i disagi delle popolazioni del Mezzogiorno. L'oratore invita quindi il Presidente a confermare il proprio ruolo di tutela e di difesa delle istituzioni, in quanto la ricerca dei cavilli e degli escamotage per giungere ad una sua "revoca" appaiono come una vera e propria violenza alle istituzioni. Il problema, infatti, è piuttosto quello del governo della RAI, su cui invece non vengono prospettati accordi effettivi, che si potrebbero attuare partecipando alla costituzione di un nuovo Consiglio di amministrazione della RAI. Poichè gli atteggiamenti delle forze politiche maggiori sembrano caratterizzati da reciproci ricatti, il Presidente del Consiglio, che evidentemente ha deciso di ignorare i problemi della RAI, dovrebbe invece occuparsene direttamente, garantendo la partecipazione dei Commissari alle attività istituzionali della Commissione.

Il PRESIDENTE, nella considerazione delle opinioni di tutti, sottolinea come sia dovuto massimo rispetto anche, e soprattutto, a quelle delle più alte cariche dello Stato per il ruolo che ricoprono e la funzione che svolgono.
Prima di procedere all'esame dei vari punti all'ordine del giorno, procede alla verifica del numero legale, ai sensi dell'articolo 30 del Regolamento del Senato.
Accertata l'assenza della maggioranza dei componenti della Commissione, sospende la seduta per venti minuti.

La seduta sospesa alle ore 14.50 riprende alle ore 15.10.

Il PRESIDENTE prende atto dell'iniziativa dell'onorevole Beltrandi ed esprime la sua preoccupazione, nel rispetto dell'iniziativa stessa e offrendo, per quanto possibile, l'assistenza degli uffici, anche da un punto di vista sanitario. Esprime altrettanta preoccupazione per la preannunciata iniziativa dell'europarlamentare Pannella, al quale si rivolgerà telefonicamente per invitarlo alla massima prudenza.
Considerate le presenze in Aula e apprezzate quindi le circostanze, toglie la seduta.

CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE avverte che la Commissione tornerà a riunirsi martedì 20 gennaio 2009, alle ore 14, con lo stesso ordine del giorno della seduta odierna.

La seduta termina alle ore 15.15.