AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE (9ª)
MARTEDI’ 28 GENNAIO 2003
119ª Seduta
Presidenza del Presidente
RONCONI
Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il dottor Luigi Rossi di Montelera, presidente della Federalimentare, il dottor Daniele Rossi, direttore generale della Federalimentare e il dottor Bruno Nobile, responsabile rapporti istituzionali della Federalimentare.
La seduta inizia alle ore 15,35 .
SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI
Il PRESIDENTE propone l'attivazione dell’impianto audiovisivo per assicurare, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, la speciale forma di pubblicità dei lavori ivi prevista.
Avverte altresì che la Presidenza del Senato, in previsione di tale richiesta, aveva preventivamente fatto conoscere il suo assenso.
Poiché conviene la Commissione, si procede all’attivazione dell’impianto audiovisivo.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sugli organismi geneticamente modificati: audizione di rappresentanti della Federalimentare
Riprende l'indagine sospesa nella seduta del 23 gennaio scorso.
Il PRESIDENTE, rivolte parole di buon lavoro al nuovo Presidente di Federalimentare, dottor Luigi Rossi di Montelera, sottolinea la rilevanza delle questioni all'esame della Commissione che svolgerà i propri approfondimenti nel più breve tempo possibile. Dà quindi la parola al Presidente di Federalimentare.
Il dottor Luigi ROSSI DI MONTELERA ringrazia preliminarmente la Commissione per l'occasione offerta di approfondire le questioni relative agli organismi geneticamente modificati. Osserva al riguardo che per l'industria alimentare e delle bevande è necessaria l'adozione di un approccio improntato a estremo rigore scientifico e sottolinea che il comparto da lui rappresentato si attiene doverosamente sia alle conclusioni della comunità scientifica sia alle determinazioni che vengono assunte a livello internazionale. Al riguardo ribadisce che ove prevalessero approcci nazionali al problema, si potrebbero determinare indebite interferenze sui mercati. Richiamato l'accordo recentemente raggiunto, sia pure in termini provvisori, a livello di Unione europea, ricorda che, a livello mondiale emergono, allo stato, approcci diversi, caratterizzati in alcuni Paesi da una posizione di attesa e di cautela e in altri Paesi, quali gli Stati Uniti, da una linea molto più determinata di intervento. Precisa inoltre che anche in ossequio a un criterio di doverosa trasparenza verso il consumatore la posizione assunta dall'industria alimentare e delle bevande è di prudente attesa, anche in mancanza di precise determinazioni ma favorevole alla sperimentazione e alla ricerca. In attesa della definizione di un chiaro quadro normativo, ma nella convinzione poi che il consumatore abbia il diritto ad essere rassicurato su tale delicata materia, ci si astiene infatti da interventi diretti nella fase produttiva. Richiama quindi le problematiche e anche gli interrogativi che si pongono allo stato attuale e si sofferma sulle questioni e i problemi attinenti all'etichettatura in relazione alla presenza volontaria od occasionale di OGM. Ribadisce quindi l'esigenza che le valutazioni sui prodotti e sui limiti siano accompagnate da una valutazione analitica e non basata su certificazioni altrui, e che vada richiesta e stabilita una metodologia precisa di analisi per tutta la filiera, al fine di assicurare correttezza, trasparenza e chiarezza verso il consumatore. Vede invece con timore l'emergere di un approccio che tende a criminalizzare, al di fuori di una certa base scientifica, eventuali prodotti e ribadisce che non sussistono elementi scientifici "forti" che possano indurre a criminalizzare il ricorso a OGM. Ribadisce comunque la volontà dell'industria alimentare di operare con prudenza e attenzione, mantenendo un atteggiamento favorevole alla ricerca e alla sperimentazione e attento comunque anche agli sviluppi in corso in altri Paesi. Ritiene invece che il problema delle conseguenze economiche dell'uso degli OGM sia da valutare in un periodo successivo e ribadisce l'importanza di garantire la sicurezza alimentare in senso oggettivo.
I senatori pongono alcuni quesiti.
Il senatore MURINEDDU, nel rilevare che la linea esposta è stata in larga parte condivisa anche in precedenti audizioni, chiede, tenuto conto delle diverse opinioni esistenti nel mondo scientifico, a quali fonti scientifiche si attenga l'industria agroalimentare, ritenendo difficile che si possa evitare di entrare nel merito di tali complesse questioni.
La senatrice DE PETRIS chiede come venga valutata dall'industria alimentare l'accertata scarsa propensione dei consumatori verso la presenza di OGM nei prodotti alimentari e se non si ritenga, sul piano economico, che una apertura agli OGM finirebbe col danneggiare la stessa industria alimentare italiana, data anche la connessa questione dei brevetti sulle biotecnologie, che ha forti ricadute sul piano economico.
Il senatore PIATTI, osservato che una posizione meramente attendista può significare una "non decisione", sottolinea l'esigenza di tenere conto della specificità della produzione agroalimentare nazionale, quale produzione di qualità ancorata al territorio. Richiamate alcune considerazioni in tal senso svolte dallo stesso ministro Alemanno, sottolinea che l'uso su larga scala di prodotti con OGM potrebbe quindi indebolire la stessa competitività del settore agroalimentare italiano. Richiamato quindi come l'uso delle biotecnologie possa essere indirizzato non solo alla diminuzione dei costi, ritiene che si possano effettuare delle scelte limitate e parziali, sulla base di sperimentazioni concrete, garantendo altresì la produzione "OGM-
free
". Chiede quindi se l'industria alimentare sia interessata anche agli apporti forniti dal settore della ricerca pubblica, richiamando le complesse, recenti vicende del riordino della ricerca in agricoltura.
Il senatore VICINI chiede cosa intenda fare il settore industriale in tema di sicurezza e qualità, anche in relazione alla mangimistica e quali sono le prospettive per gli sbocchi di mercato per le produzioni italiane, richiamando in particolare i problemi recentemente posti dagli stessi Stati Uniti sull'importazione di prodotti di alta qualità, quali il Prosciutto di Parma.
Il presidente ROSSI DI MONTELERA precisa che, per quel che riguarda le valutazioni della comunità scientifica, l'industria alimentare e delle bevande si attiene alle prese di posizione ufficiali e in particolare alle determinazioni della Organizzazione mondiale della sanità, poi da implementare a livello di Unione europea e a livello di legislazione interna. Quanto alle domande relative all'atteggiamento dei consumatori, richiama un recente sondaggio svolto da un importante istituto di ricerche di mercato, da cui emerge come il sessanta per cento dei consumatori non sia favorevole a consumare prodotti con OGM, pure dicendosi però favorevole alla ricerca e alla innovazione. Nel ribadire il ruolo primario dell'industria alimentare sul piano della sicurezza alimentare e anche della corretta informazione al consumatore, ricorda che ciò avviene non solo perché l'industria effettua una significativa mole di investimenti in tale settore, ma anche alla luce del dato che vede ben sessantamila lavoratori del comparto addetti proprio alla sicurezza e alla qualità, obiettivo per il quale l'industria destina quasi due miliardi di euro. Ribadisce comunque che, tenuto conto dell'atteggiamento di apertura del consumatore all'innovazione tecnologica, l'industria, in sintonia con la posizione dell'opinione pubblica, valuterà di conseguenza. Ricorda poi tutti i problemi posti dalla pirateria agroalimentare e in particolare dalle cosiddette "contraffazioni della bandiera", e ricorda che l'industria alimentare è in prima linea nella tutela della specificità dei prodotti italiani, basati su materie prime italiane o comunque su tecniche produttive che utilizzano
know how
tipicamente italiano; conviene inoltre sulla osservazione che le ricerche sulle biotecnologie non debbano esclusivamente riguardare la riduzione dei prezzi. Circa i centri di ricerca, richiama le importanti sinergie tra pubblico e privato e quanto all'influenza dei mangimi osserva che non ci sono prove che le carni di animali cibatisi con prodotti OGM contengano tracce di OGM.
Il presidente RONCONI, ringraziato il presidente Rossi di Montelera per il fattivo contributo all'indagine, dichiara conclusa l'odierna procedura informativa.
Il seguito dell'indagine è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,30.