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COMMISSIONE PARLAMENTARE
PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA VIGILANZA
DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI
MARTEDI' 22 NOVEMBRE 2005
225a Seduta
Presidenza del Presidente
GENTILONI SILVERI
Intervengono l'Amministratore delegato della SIPRA, dottor Mario BIANCHI, il Direttore generale della SIPRA, dottor Maurizio BRACCIALARGHE e il Direttore commerciale della SIPRA, dottor Stefano COLOMBO.
La seduta inizia alle ore 14,40.
SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI
Il presidente, deputato GENTILONI SILVERI, avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.
Avverte altresì che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico.
Audizione dell'Amministratore delegato della SIPRA.
(Svolgimento dell'audizione e rinvio)
Svolge una breve introduzione il presidente GENTILONI SILVERI, il quale ricorda che l’audizione è stata richiesta soprattutto in relazione al dato - emerso in varie circostanze e soprattutto dall’audizione del direttore generale della RAI, dottor Meocci - secondo il quale nell’ultimo periodo, ad una grande ripresa di ascolti della RAI, corrisponde con apparente paradosso una perdita di posizioni nel mercato pubblicitario rispetto al concorrente privato.
Il dottor BIANCHI, amministratore delegato della SIPRA, si sofferma in primo luogo sulle complessità del mercato pubblicitario radiotelevisivo, e in particolare sulle differenze tra la concessionaria pubblica e i soggetti privati che, di fatto, operano su mercati differenti e con differenti potenzialità, in particolare a causa del diverso e più restrittivo limite di affollamento pubblicitario concesso dalla legge alla RAI, la cui pubblicità non può superare il 4 per cento settimanale della programmazione contro il 15 per cento dei privati.
Tali limiti implicano la necessità per la RAI di concentrare la pubblicità nelle fasce di maggiore ascolto e di maggiore redditività, sempre con il limite dell’affollamento pubblicitario orario che non può superare il 12 per cento.
In queste condizioni – concentrazione della pubblicità oraria disponibile nelle ore più costose, minore disponibilità oraria – la pubblicità della RAI si rivolge evidentemente a un
target
più pregiato di quella del concorrente, con l’evidente esclusione degli inserzionisti medio-piccoli e una minor potenzialità competitiva complessiva.
In realtà tale minore competitività vale anche per gli inserzionisti maggiori se si considera che il maggior costo della pubblicità sulla RAI per i motivi sopra descritti – si tratta di un costo medio di 363 euro al secondo contro 207 della pubblicità trasmessa su Mediaset – non compensa il più elevato numero di contatti con gli utenti realizzabili con la RAI.
Di fatto la quota detenuta dalla RAI nel mercato pubblicitario televisivo è più elevata di quanto ci si potrebbe aspettare se si tiene conto del diverso livello del costo-contatto di RAI rispetto a Mediaset, dal momento che la RAI raccoglie il 27,6 dei contatti pubblicitari complessivi, e nel contempo ha una quota di fatturato pubblicitario del 32,2 per cento.
Premesso dunque che comunque nel 2004 la raccolta della RAI è cresciuta dall’11,7 per cento, recuperando il picco negativo del 2001 dovuto al fatto che nella situazione sopradescritta l’azienda pubblica soffre più di Mediaset nei periodi di bassa domanda, è evidente che l’obiettivo della RAI, più che un improponibile aumento della quota di mercato pubblicitario, deve essere quello di difesa delle sue posizioni.
Tale obiettivo è stato perseguito a partire dal 2003 dalla SIPRA in primo luogo attraverso una migliore strutturazione organizzativa che ha indubbiamente dato i suoi frutti.
Per quanto riguarda poi l’anno in corso va considerato che una minore vivacità della RAI sul mercato pubblicitario è da collegare, da un lato, al fatto che nel 2004 si sono verificati eventi sportivi, quali le Olimpiadi e i Campionati europei di calcio, di forte interesse per gli inserzionisti. D’altro canto c’è anche da considerare – ciò che contribuisce a spiegare il motivo per cui i risultati pubblicitari non sono in linea con i successi degli ascolti – che quando sono stati conclusi i contratti le aspettative del mercato sugli andamenti della fascia preserale di RAIUNO e della trasmissione della domenica erano decisamente negative, in considerazione dell’uscita dalla programmazione di Paolo Bonolis e della perdita dei diritti sul campionato di calcio. In realtà tra i pochi ad aver fiducia nella qualità intrinseca del prodotto RAI c’è stata proprio la SIPRA, che nelle sue stime di ascolto delle interruzioni pubblicitarie aveva anticipato i risultati conseguiti. Infine vi è da considerare la perdita di gettito dovuta alla sospensione per quattro giorni di numerosi intervalli pubblicitari in occasione della scomparsa del Santo Padre.
Il deputato CAPARINI chiede in primo luogo al dottor Bianchi una sua valutazione circa la situazione che si verifica ai vertici della SIPRA in seguito alla permanenza in carica del Presidente che da ormai diversi mesi è assessore regionale nel Lazio.
Egli chiede poi un quadro esauriente sul problema delle retribuzioni dei vertici della SIPRA, in particolare in relazione alle voci secondo cui, attraverso una modifica della denominazioni di alcune voci retributive, sarebbero stati erogati dei premi di produzione che senza che fossero stati raggiunti gli obiettivi per i quali erano previsti.
Il deputato Caparini infine chiede quali siano le reali prospettive di quel riposizionamento di RAIDUE sul mercato pubblicitario, del quale si torna periodicamente a parlare, e come tali aspirazioni siano compatibili con il fatto che tale rete deve sopportare una pesante presenza di trasmissioni facenti capo ad altre strutture e che certamente non possono contribuire all'ottimizzazione del
target
degli ascolti.
Il deputato GIULIETTI ritiene che dall'osservazione del collega Caparini in ordine alla presidenza della SIPRA debba essere presa occasione per un più ampio esame dei numerosi conflitti d'interesse esistenti in RAI.
Egli chiede poi al dottor Bianchi se sia ancora attiva la Commissione della SIPRA che doveva esprimere una valutazione di merito sui contenuti dei messaggi pubblicitari, un controllo che oggi sembra piuttosto assente se non per iniziative paradossali come quella della censura alla trasmissione pubblicitaria della chiesa valdese per la promozione dell'8 per mille.
L'oratore chiede infine al dottor Bianchi di conoscere che cosa la SIPRA possa fare e cosa in concreto faccia per promuovere una maggiore trasparenza nel rapporto tra politica pubblicitaria della RAI ed interessi privati; egli ritiene che tutta questa materia dovrebbe essere resa trasparente e moralizzata, possibilmente superando strumenti ambigui come le telepromozioni, ma se questo non è possibile almeno il rapporto di sponsorizzazione dovrebbe avvenire alla luce del sole. In proposito egli esprime preoccupazione per la recente denuncia del dottor Moncalvo, che si aggiunge a quelle a suo tempo presentate dal dottor Francia e dal dottor Beha.
Il senatore PESSINA osserva come dalle osservazioni del dottor Bianchi risulti chiara la peculiarità del mercato pubblicitario televisivo per cui la RAI, potendo contare sul canone, è soggetta a vincoli e limiti nell' affollamento pubblicitario che la rendono inevitabilmente meno competitiva soprattutto in quei momenti, in cui la domanda del mercato attraversa una fase riflessiva.
Peraltro nel medio e lungo periodo la valutazione delle potenzialità di fatturato di una Concessionaria non può prescindere dalla quantità dei contatti pubblicitari che la Concessionaria è in grado di offrire al mercato; ebbene, dalla relazione dell'Amministratore delegato risulta che la quota di fatturato pubblicitario realizzata dalla RAI attraverso la raccolta di Sipra è superiore alla quota dei contatti pubblicitari di cui la Concessionaria dispone.
Ciò significa, in altre parole, che nei prossimi anni non è improbabile un allineamento del fatturato alla quota dei contatti pubblicitari e, pertanto, un suo ridimensionamento eche perciò la RAI nel quadro attuale di regole sull' affollamento, dovrà recuperare redditività, soprattutto incidendo in misura significativa sulla propria struttura di costi, in particolare quelli fissi che sottraggono risorse che altrimenti potrebbero essere investite sul prodotto.
Assieme a questo certamente RAI e Sipra non possono non impegnarsi al massimo al fine di migliorare l'offerta commerciale pur nei limiti oggettivi della loro azione e a tale proposito non si può non rilevare che la concessionaria di pubblicità della RAI sta svolgendo in questi anni un ruolo efficace, attivo e professionale.
Proprio per questo egli ritiene interessante chiedere a Bianchi quali possono essere le iniziative che l'Editore, cioè la RAI, insieme alla Concessionaria, cioè la Sipra, pensano di di dover assumere per migliorare il loro potenziale di offerta al mercato.
Il deputato CARRA rileva come le valutazioni espresse dal dottor Bianchi, pur sicuramente utili a comprendere le specificità del mercato pubblicitario per la radiotelevisione pubblica, non dissipano del tutto le perplessità in ordine all'andamento della raccolta pubblicitaria della RAI rispetto al concorrente privato, specialmente alla luce di valutazioni come quelle espresse da un personaggio insospettabile quale il dottor Malgara nella sua intervista all'Avvenire circa il
trend
positivo del mercato pubblicitario ed in particolare di quello televisivo.
Egli chiede quindi l'opinione del dottor Bianchi circa gli effetti che il quadro normativo approvato con la legge Gasparri ha determinato per il mercato radiotelevisivo, domanda se la sperimentazione del digitale terrestre abbia rappresentato un incentivo o non piuttosto un ostacolo alla raccolta pubblicitaria, e quali prospettive possano essere conseguite da una rimodulazione dell'offerta pubblicitaria fra le tre reti della RAI.
In proposito egli si ricollega alle osservazioni del deputato Caparini circa le prospettive di crescita pubblicitaria su RAIDUE e chiede al dottor Bianchi quanto ritiene che valga, in termini di raccolta pubblicitaria, il ritorno in video di Michele Santoro.
Infine il deputato Carra invita il dottor Bianchi ad esprimere il punto di vista della SIPRA sulla possibilità di prevedere nel contratto di servizio misure idonee a rilanciare la competitività commerciale della RAI.
Il presidente GENTILONI preso atto della richiesta di intervenire di numerosi colleghi e delle votazioni in corso alla Camera dei deputati rinvia il seguito dell'audizione.
La seduta termina alle ore 15,30.