SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIV LEGISLATURA -------------------


4a Commissione permanente
(DIFESA)


58a seduta: mercoledì 4 dicembre 2002, ore 15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni. Svolte

INTERROGAZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO

        BRUNALE. – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e della difesa. – Premesso che un quotidiano del 7 ottobre 2002 («Il Tirreno») ha dato notizia che l’On. Filippo Berselli, Sottosegretario di Stato del Ministero della difesa, è atterrato in elicottero allo stadio comunale di Empoli domenica 6 ottobre 2002 per assistere presumibilmente alla partita di calcio Empoli-Bologna ed è ripartito alla fine della stessa, con lo stesso mezzo, suscitando la curiosità e lo stupore dei presenti, l’interrogante chiede di sapere:

            se il mezzo usato fosse di proprietà privata o in dotazione alle forze armate;
            se, nella seconda ipotesi, l’uso privato di beni pubblici sia nelle prerogative di ciascun membro del Governo;
            l’eventuale entità del costo sostenuto nell’occasione dal Bilancio dello Stato;
            se, eventualmente, si ritenga di censurare l’accaduto e di darne comunicazione alla Corte dei conti per le determinazioni di competenza.


(3-00652)

    –FORCIERI. – Al Ministro della difesa. – Premesso che:

            Taranto e La Spezia sono le sedi di Maricentro e di Maricoleva della Marina Militare, avendo come bacini di utenza il Centro-Sud per la prima e il Centro-Nord per la seconda;
            in vista della fine prossima della leva obbligatoria pare si sia ipotizzato, in un’ottica di sinergia e di razionalizzazione delle risorse, di accorpare nella sola sede di Taranto le attività del CAR, lasciando a La Spezia la sola funzione di Maricoleva, sempre per le aree del Centro-Nord;
            per decidere su questo sarebbe già stata convocata una riunione presso lo Stato maggiore della Marina per il giorno 30 ottobre;
            una simile decisione, qualora assunta, comporterebbe un’ulteriore riduzione della presenza e dell’attività della Marina Militare nella sede della Spezia che renderebbe ancora più insopportabile per la Comunità locale l’attuale presenza di vincoli e occupazione di aree da parte della stessa Marina sempre più svuotate delle funzioni che hanno finora svolto;
            ciò sarebbe inoltre incoerente con i lavori di ristrutturazione appena conclusi nella Caserma di Maricentro e costati centinaia di milioni, relativi alla costruzione di infrastrutture per il CAR, quali la mensa, eccetera;
        l’interrogante chiede di sapere:
            se le informazioni sopra riportate corrispondano al vero e se le ipotesi prospettate corrispondano ad una precisa e definita strategia dello Stato Maggiore della Marina;
            se il Ministro in indirizzo non ritenga che la decisione di una ulteriore riduzione della funzione militare della sede della Spezia possa determinare negative ricadute sociali ed economiche sul territorio senza significativi vantaggi per il sistema difesa e senza che tale riduzione sia giustificata dalla situazione internazionale che, nel prevedere una minaccia alla difesa di tipo diffuso e quindi, non più riconducibile ad un’area definita, consiglierebbe di evitare eccessive concentrazioni di forza e quindi, inevitabilmente, di obiettivi;
            se non ritenga che anche con la fine della leva le funzioni attualmente svolte da Maricentro Spezia non possano continuare ad essere svolte per i volontari che sostituiranno i soldati di leva.


(3-00690)

    –STANISCI. – Al Ministro della difesa. – Premesso che:

            in data 6 luglio 2002, con la legge n. 137, è stata attribuita al Governo la delega per l’aggiornamento dell’organizzazione delle strutture dei comandi delle aree tecnico-amministrativa, tecnico-operativa e tecnico-industriale della Difesa, a seguito dell’istituzione del servizio militare volontario;
            ad oggi nessun confronto è stato posto in essere con le organizzazioni sindacali sui contenuti della delega, di cui, pertanto, non si conosce lo stato di attuazione;
            non è dato sapere alcunché dell’individuazione delle nuove dotazioni organiche;
            in data 20 maggio 1998 è stato, altresì, stipulato un protocollo di intesa tra l’amministrazione centrale e le organizzazioni sindacali in merito alla ristrutturazione della sezione staccata supporto diretto di Brindisi dell’Arsenale della Marina militare di Taranto;
            nel protocollo è prevista una riduzione del magazzino di Brindisi a contabilità giudiziale, ma non vi è cenno alcuno di soppressione, che di fatto è avvenuta, con lo spostamento del magazzino medesimo a Taranto, presso la Maricommi, con difficoltà organizzative nell’approvvigionamento dei materiali e nella successiva distribuzione ai reparti di lavoro, costretti a recarsi da Brindisi a Taranto per rifornirsi presso la Marinsen;
            il grosso delle attività di manutenzione navale è coperto dalla Fincantieri, che nell’ottica della futura ristrutturazione garantirebbe la manutenzione di tutte le unità navali, anche di quelle ora assicurate all’Arsenale di Brindisi, e questo con evidenti, pesanti ricadute occupazionali,
        si chiede di sapere:
            se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti;
            se e come intenda intervenire per dare attuazione alla delega del 6 luglio 2002, conferita al Governo con la legge n. 137;
            se non ritenga opportuno e necessario aprire, almeno, un tavolo di trattative con le organizzazioni sindacali per far sì che non venga vanificato quanto stabilito col protocollo di intesa del 20/5/1998, onde evitare che Brindisi perda, di fatto, l’Arsenale militare.


(3-00710)