BILANCIO (5a)

GIOVEDI' 30 APRILE 1998

130a Seduta

Presidenza del Presidente
COVIELLO

Interviene il sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Cavazzuti.
La seduta inizia alle ore 9,10.

AFFARI ASSEGNATI

(Doc. LVII, n. 3) Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 1999-2001
(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 125-bis del Regolamento e conclusione)
(R125 b00, C05a, 0004°)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta di ieri.

Il presidente COVIELLO, dopo aver ricordato che nella seduta pomeridiana di ieri si è conclusa la discussione generale con le repliche del relatore e del Governo, dà la parola ai Commissari che intendono svolgere dichiarazioni di voto.

Il senatore TAROLLI ribadisce che il Gruppo del Centro Cristiano Democratico ha sempre condiviso l'opzione per una Europa unita e per la partecipazione ad un percorso diretto alla costruzione di una identità economica e politica europea. Dopo aver ricordato che il trasferimento del potere di governo della moneta ad un livello sovranazionale esige un maggiore impegno nell'affrontare le carenze strutturali dell'economia italiana e rilevato, al riguardo, l'insufficienza propositiva del Documento del Governo, esprime il proprio voto contrario sulla relazione del senatore Ferrante.

Il senatore RIPAMONTI, nell'auspicare un rafforzamento del ruolo politico dell'Unione europea che bilanci il peso delle istituzioni monetarie nel processo di unificazione, preannuncia il voto favorevole del Gruppo dei Verdi sul Documento del Governo. Sottolineato il carattere innovativo del Documento in esame, che affronta incisivamente il problema dell'occupazione e dello sviluppo, osserva che i provvedimenti collegati alla prossima manovra di bilancio dovranno perseguire l'obiettivo quantitativo di conseguimento dei saldi, mentre le altre misure di intervento dovrebbero essere contenute in altri provvedimenti collegati da esaminare fuori dalla sessione. Valuta positivamente le proposte di politica ambientale contenute nel Documento del Governo, anche se ritiene necessaria, per ciò che si riferisce alle biotecnologie, una maggiore coerenza con gli orientamenti assunti recentemente dal Senato.

Il senatore AMORENA preannuncia il voto contrario del Gruppo della Lega-Nord sul Documento di programmazione economico-finanziaria. Ritiene, peraltro, che la risoluzione conclusiva dovrebbe esplicitamente indicare che, qualora si rendano necessari ulteriori interventi correttivi della finanza pubblica per il mantenimento dei saldi, sia esclusa la possibilità di adottare misure che comportino un incremento della pressione fiscale o l'ulteriore riduzione dei trasferimenti agli enti locali. A tale riguardo, sottolinea l'esigenza di sollecitare una rinegoziazione dei mutui di enti locali e regioni con la Cassa Depositi e Prestiti e di programmare una riduzione più consistente della pressione fiscale e contributiva e la semplificazione degli adempimenti tributari delle imprese. Occorrerebbe, infine, prevedere sia che gli investimenti infrastrutturali per lo sviluppo siano programmati in tutto il Paese, e non siano limitati esclusivamente alle aree di Mezzogiorno, sia la continuazione del programma di privatizzazioni, attraverso la vendita dell'intero pacchetto di controllo dell'ENEL.

Il senatore GIARETTA, nell'esprimere il voto favorevole del Gruppo del Partito Popolare sulla relazione del senatore Ferrante, ricorda che la propria parte politica ha sempre sostenuto l'azione di risanamento della finanza pubblica, considerandola non solo un impegno, peraltro liberamente assunto, con i nostri partners comunitari, ma una condizione per lo sviluppo del Paese. Nell'osservare che i rilevanti interventi di correzione adottati in questi anni non hanno determinato una minore coesione sociale, né peraltro penalizzato lo sviluppo dell'economia, sottolinea come coesione e sviluppo costituiscano elementi essenziali per il completamento del percorso di convergenza verso i parametri indicati dagli accordi europei.

Il senatore RIGO, dopo aver sottolineato che il Documento evidenzia la conclusione positiva di un percorso ritenuto irrealizzabile fino a pochi mesi fa, preannuncia il voto favorevole del Gruppo Misto affinché il relatore riferisca positivamente all'Assemblea su di esso, ricordando peraltro che l'unificazione europea non deve essere valorizzata solo per le prospettive economiche che da essa potranno scaturire, ma anche e soprattutto per il carattere politico e istituzionale che il processo di integrazione dovrà assumere nei prossimi anni

Il senatore MARINO preannuncia il voto favorevole di Rifondazione Comunista sulla relazione del senatore Ferrante. Dopo aver ricordato il carattere innovativo del documento, che pone obiettivi condivisibili, seppur con una strumentazione ancora non sufficientemente definita, si sofferma sull'indicazione formulata dal relatore in ordine al carattere strutturale delle misure correttive. Fa presente, al riguardo, che nei precedenti esercizi finanziari sono stati adottati provvedimenti che hanno inciso profondamente sull'assetto della spesa sociale: a suo avviso, pertanto, non vi sono le condizioni per intervenire nuovamente in modo strutturale. Occorre infatti, affrontare il tema dei servizi sociali in termini di equità e non con il fine esclusivo di ridurre la spesa. Osserva infine che per il recupero di gettito tributario e contributivo appare indispensabile rafforzare le strutture ispettive del Ministero delle Finanze e dell'INPS.

Il senatore SCOGNAMIGLIO PASINI, nel preannunciare il voto favorevole del Gruppo CDU-CDR- Nuova Italia, esprime apprezzamento per l'azione del Governo che ha consentito la partecipazione dell'Italia alla fase iniziale del processo di unificazione monetaria. Sottolinea alcuni aspetti positivi del Documento di programmazione economico-finanziaria, quali il contenimento della spesa corrente, l'incremento delle risorse destinate alla spesa per investimento, la maggiore attenzione posta sul prelievo tributario indiretto. Osservato, peraltro, che non si hanno indicazioni sul carattere strutturale della manovra prevista, sottolinea l'esigenza di un'ampia manovra che produca effetti permanenti sul bilancio dello Stato. Per quanto riguarda, infine, la crescita del PIL, sottolinea che, in presenza degli obiettivi di prelievo tributario (che comportano una pressione fiscale invariata) e delle previsioni sulla componente estera della crescita, la stima contenuta nel Documento è, a suo avviso, difficilmente realizzabile.

Il senatore MANTICA, preannunciata la presentazione di una relazione di minoranza da parte Polo, dichiara che, pur condividendo gli obiettivi strategici che accompagnano la complessa costruzione dell'unità monetaria europea, il Gruppo di Alleanza Nazionale esprimerà un voto contrario sulla relazione del senatore Ferrante. Dopo aver osservato che il Documento del Governo e il dibattito svolto non sottolineano adeguatamente che l'obiettivo di unificazione economica e monetaria deve comunque risultare funzionale ad un più ampio percorso di integrazione politica dell'Europa, sollecita, quindi, l'individuazione di misure atte a sensibilizzare i cittadini verso il rilievo politico del processo di unificazione. Evidenziato, inoltre, che l'ipotesi avanzata in sede europea di destinare comunque alla riduzione del debito i risparmi o le maggiori entrate altererebbe il quadro dello sviluppo per il prossimo triennio, esprime l'avviso che, al riguardo, il Governo deve assumere una posizione più decisa rispetto alle richieste provenienti dai partners comunitari non contenute negli accordi definiti a livello internazionale.
Nel rilevare che il Documento di programmazione economico-finanziaria avrebbe dovuto indicare i provvedimenti collegati alla manovra di bilancio per il 1999, ribadisce l'opportunità di definire in anticipo le regole contenutistiche e procedurali della prossima sessione, al fine di evitare i gravi disagi che, come riconosciuto da tutte le forze politiche, hanno caratterizzato l'esame dei documenti di bilancio nello scorso esercizio. Esprime un giudizio complessivamente negativo sul quadro programmatico del Documento del Governo, che evidenzia a suo avviso una spesa pubblica ancora fuori controllo e una pressione fiscale eccessiva; sottolinea, a tale riguardo, che la delocalizzazione delle imprese - sia verso est (per il costo del lavoro più basso), sia verso paesi occidentali quali la Francia (per la maggiore efficienza dell'amministrazione pubblica e la migliore rete di servizi alle imprese) - pone in rilievo l'ampio divario tra il sistema fiscale dell'Italia e quello degli altri paesi europei. Osserva, infine, che non viene posta la dovuta attenzione al problema della ineludibile riforma delle amministrazioni pubbliche, per le quali deve essere ricercata una maggiore efficienza ed efficacia nella erogazione dei servizi.

La senatrice MAZZUCA POGGIOLINI dichiara il voto favorevole del Gruppo parlamentare di Rinnovamento Italiano Indipendente sulla relazione del senatore Ferrante.
Dopo aver sottolineato il rilievo politico ed economico della deliberazione odierna, in vista dell'avvio dell'Unione Monetaria Europea, si sofferma sulle esigenze di rilancio dell'economia meridionale e della occupazione, evidenziando il ruolo che può essere svolto dalla piccola e media impresa ed il carattere innovativo del Documento di programmazione economico-finanziaria su tali questioni.

Il senatore VEGAS ribadisce il pieno consenso del Gruppo parlamentare di Forza Italia alla partecipazione italiana, sin dalla fase iniziale, nella Unione Monetaria Europea e al pieno rispetto degli impegni assunti con il patto di stabilità.
Ritiene che la sua forza politica abbia tenuto, negli anni, un atteggiamento coerente con tale impostazione. E' dell'avviso, anzi, che occorrerebbe rafforzare le condizioni che assicurino la permanenza dell'Italia nell'Unione Monetaria, attraverso interventi funzionali ad un pieno rilancio dell'economia e della occupazione. Su tali aspetti il Documento del Governo appare insoddisfacente e gli strumenti individuati per la realizzazione degli obiettivi previsti sono, a suo parere, del tutto inadeguati. Per tali ragioni, voterà contro la relazione svolta dal senatore Ferrante e preannuncia la presentazione di una relazione di minoranza.
Precisa, infine, che i disegni di legge collegati alla legge finanziaria non devono diventare lo strumento del Governo per appropriarsi dell'agenda parlamentare: si augura che su questo punto possa essere fatta chiarezza nella Risoluzione che sarà esaminata in Assemblea.

Il senatore MORANDO dichiara il voto favorevole del Gruppo dei Democratici di Sinistra-l'Ulivo sul Documento di programmazione economico-finanziaria per il triennio 1999-2001. Si tratta di una posizione assunta in modo consapevole, impegnato e fiducioso. Consapevole, in quanto la sua forza politica ha assunto, a partire almeno dal 1992, un atteggiamento coerente con la realizzazione di una politica di stabilità funzionale all'ingresso dell'Italia nell'Unione Monetaria. Impegnato, perché le esigenze della stabilità politica, del controllo della spesa e del rilancio della economia senza dar luogo ad effetti inflazionistici, sono parte integrante del programma politico dei Democratici di sinistra e costituiscono un impegno anche per il futuro. Fiducioso, in considerazione delle prospettive economiche che devono essere analizzate in un contesto di sviluppo globale che, ormai da diversi anni, costituisce una garanzia di crescita non congiunturale: è in tale contesto, che può essere colta l'opportunità di vincere la sfida per l'occupazione, differentemente da quanto avvenne negli anni ottanta in seguito alle scelte sbagliate che allora furono compiute dai governi in carica.

Il Presidente COVIELLO, preso atto delle dichiarazioni di voto formulate dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, dalle quali si evince che vi è un generale consenso sugli obiettivi connessi all'avvio dell'Unione Monetaria Europea e al rispetto del patto di stabilità, pone ai voti il mandato al relatore a riferire in Assemblea sul Documento in titolo.

La Commissione conferisce, quindi, mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 1999-2001, rappresentando che il dibattito in Commissione ha evidenziato una sostanziale unanime condivisione degli obiettivi di finanza pubblica del DPEF 1999-2001, finalizzati a confermare il risanamento, il rispetto del Patto di stabilità e crescita e la riduzione del rapporto tra debito pubblico e PIL tale da determinare l'avvicinamento al valore di riferimento con ritmo adeguato; che su questi obiettivi si è registrato il consenso di tutte le Commissioni permanenti del Senato; che la manovra correttiva proposta, di cui si assume il carattere strutturale, ha lo scopo di rettificare le previsioni tendenziali, nonché di reperire le risorse indispensabili per il finanziamento delle politiche di sviluppo e comporta una previsione di indebitamento netto della pubblica amministrazione pari a 43.600 miliardi per il 1999, 33.000 miliardi per il 2000 e 24.000 miliardi per il 2001; che con un tasso d'inflazione stabile nel triennio pari all'1.5 per cento, tassi d'interesse (BOT a 12 mesi) costanti nel triennio pari al 4.5 per cento, un significativo e persistente avanzo primario pari al 5,5 per cento del PIL e la riduzione delle spese correnti al netto degli interessi nel triennio pari allo 0.9 per cento del PIL, si realizza la progressiva riduzione del rapporto tra disavanzo e PIL nell'ordine del 2.0 per cento nel 1999, 1.5 per cento nel 2000, e dell'1.0 per cento nel 2001 e del rapporto tra debito e PIL (inclusi i proventi delle privatizzazioni) di circa 3 punti percentuali per anno, con il risultato di giungere al 114,6 per cento nel 1999, al 110,9 per cento nel 2000 e al 107 per cento nel 2001.

Il presidente COVIELLO, dopo avere espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto, rivolge, a nome della Commissione, il proprio augurio al Paese per le nuove prospettive che si aprono con l'avvio dell'Unione Monetaria Europea.


La seduta termina alle ore 10,30.