Commissione d' inchiesta sul terrorismo in Italia
La Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi è stata costituita con legge 17 maggio 1988, n. 172 . Composta da venti deputati e venti senatori (oltre al Presidente che viene scelto di comune accordo dai Presidenti delle due Assemblee, al di fuori dei predetti componenti, tra i membri dell'uno e dell'altro ramo del Parlamento), la Commissione avrebbe dovuto ultimare i suoi lavori entro diciotto mesi dall'insediamento. Fin da principio, tuttavia, tale organismo fu gravato di una pluralità di inchieste di ampiezza e respiro tali che si resero necessarie tre successive proroghe legislative dell'originario termine di scadenza, da ultimo fissato alla data del 2 luglio 1992, in coincidenza con la scadenza naturale della decima legislatura.(Legge 31 gennaio 1990, n. 12; legge 28 giugno 1991, n. 215; legge 13 dicembre 1991, n. 327).
Intervenuto con decreto del Presidente della Repubblica in data 2 febbraio 1992 lo scioglimento anticipato delle Camere, la Commissione fu autorizzata dai Presidenti dei due rami del Parlamento a convocarsi nel periodo di prorogatio, allo scopo di concludere i propri lavori, il che puntualmente avvenne nella seduta del 14-15 aprile 1992, allorché furono approvate le relazioni conclusive di quattro delle inchieste condotte: Ustica, Gladio, terrorismo in Alto Adige e Caso Moro.
Durante la XI legislatura la Commissione fu ricostituita con legge 23 dicembre 1992, n. 499: poteri e finalità rimasero gli stessi già previsti dalla legge 17 maggio 1988, n. 172 e il termine per l'ultimazione dei lavori venne fissato entro tre anni dall'entrata in vigore della legge di ricostituzione (30 dicembre 1995).Lo scioglimento anticipato delle Camere interruppe l'attività della Commissione che tuttavia, nella seduta del 23 febbraio 1994 approvò tre relazioni (Relazione sull'attività svolta dalla Commissione nel periodo giugno 1993 - febbraio 1994; Relazione sulle stragi meno recenti; Relazione sugli ultimi sviluppi dela caso Moro).
Nel corso della XII legislatura la Commissione, radicalmente rinnovata nella sua composizione, riprese i lavori con ritardo in rapporto alla prima riunione delle nuove Camere. I Presidenti del Senato e della Camera in data 5 agosto 1994 nominarono il Presidente della Commissione, il quale convocò per il 20 settembre 1994 la prima riunione.
Con legge 19 dicembre 1995, n. 538, il termine previsto dall'articolo 2 della legge 23 dicembre 1992 n. 499 per la conclusione dell'inchiesta parlamentare, venne prorogato al 31 dicembre 1996.
Il decreto presidenziale di scioglimento anticipato delle Camere, datato 16 febbraio 1996, interruppe l'attività di inchiesta della Commissione.
Anche nella XIII legislatura la Commissione è stata ricostituita con ritardo in rapporto alla data della prima riunione delle nuove Camere che ebbe luogo il 9 maggio 1996; infatti in data 27 settembre 1996 i Presidenti del Senato e della Camera, esaurito il procedimento di nomina dei membri della Commissione, hanno designato il Presidente della Commissione stessa confermando nella carica il senatore Giovanni Pellegrino.
Con legge 20 dicembre 1996, n. 646 il Parlamento ha prorogato il termine per la conclusione dei lavori della Commissione al 31 ottobre 1997.
Successivamente la Commissione stragi è stata prorogata fino alla scadenza della XIII legislatura con legge 25 luglio 1997, n. 243, che ne ha mantenuto inalterati i compiti e le finalità.