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COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LA SEMPLIFICAZIONE
Mercoledì 21 ottobre 2009
35
a
seduta
Presidenza del Presidente
Andrea PASTORE
La seduta inizia alle ore 14.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: "Regolamento di riordino dell'Opera nazionale dei figli degli aviatori (ONFA)" (n. 128)
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Esame e rinvio)
Il relatore, senatore MAZZATORTA (LNP), illustra lo schema di regolamento in titolo, adottato dal Governo in attuazione delle disposizioni della finanziaria 2008 (legge n. 244 del 2007, articolo 2, commi 634 e 635) che hanno previsto l'adozione di regolamenti di delegificazione con i quali provvedere al riordino, alla trasformazione o alla soppressione e messa in liquidazione di enti pubblici, organismi e strutture amministrative statali comunque denominate; l'articolo 26, comma 1, secondo periodo del decreto legge n. 112 del 2008 ha poi confermato la soppressione di tutti gli enti pubblici non economici per i quali, alla scadenza del termine fissato (31 ottobre 2009), non siano stati emanati i regolamenti di riordino.
In attuazione delle disposizioni legislative ora richiamate, è stato predisposto lo schema di regolamento in esame, volto al riordino dell'Opera nazionale per i figli degli aviatori (ONFA), cui è già stata a suo tempo riconosciuta la natura di "ente pubblico necessario ai fini dello sviluppo economico, civile, culturale e democratico del Paese", con il decreto del Presidente della Repubblica 10 aprile 1978, n. 243 e che è rientrata nel novero degli enti pubblici non soggetti a soppressione, in quanto non inclusa nell'elenco ISTAT delle pubbliche amministrazioni contemplate nel conto economico consolidato. Il Governo, escludendo ogni ipotesi di fusione o trasformazione e riaffermando il suo ruolo istituzionale quale ente preposto allo svolgimento di funzioni rilevanti e di sicuro interesse collettivo, sostiene la necessità di riaffermarne lo
status
giuridico di ente pubblico "per la rilevanza dei suoi fini istituzionali e per la sostanziale economicità della propria gestione", essendo l'Opera, sin dalla sua origine, preposta alla cura, a livello nazionale, di un rilevante interesse pubblicistico - l'assistenza agli orfani del personale militare dell'Aeronautica - ed avendo svolto, nella veste di persona giuridica di diritto pubblico, il suo compito in modo funzionale ed efficace, in un quadro di autonomia organizzativa e attraverso una gestione finanziaria e patrimoniale separata di risorse non provenienti dal bilancio statale.
Con lo schema di regolamento in esame il Governo ha proceduto esclusivamente al suo riordino razionalizzando l'organizzazione e la relativa gestione in base a criteri di maggiore economia, efficienza ed efficacia, in modo da conseguire, come obiettivo finale, il miglioramento della qualità dei servizi assistenziali, avendo ritenuto meno proficua l'opzione, indicata alla legge
g)
del citato articolo 2, comma 634, di trasferire le funzioni dell'ONFA alla gestione diretta del settore dell'Aeronautica militare preposto all'assistenza e al benessere del personale e delle rispettive famiglie.
Dopo aver dato conto dell'articolato, il RELATORE conclude presentando e illustrando una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto, nella quale sono ripresi i contenuti del parere che il Consiglio di Stato ha reso sullo schema stesso, riservandosi di integrarlo con i rilievi che dovessero emergere nel corso del dibattito.
Ha quindi la parola il senatore Gerardo D'AMBROSIO (PD), il quale segnala come dall'ultimo bilancio dell'Opera nazionale dei figli degli aviatori risulti un contributo a carico del bilancio statale: egli chiede di conoscere quali siano le ragioni di tale forma di finanziamento, ritenendo ormai attenuate le ragioni che avevano condotto all'istituzione dell'ente e alla previsione del contributo statale; manifesta inoltre perplessità circa la scelta di destinare un contributo pubblico a questo ente, e non anche ad altri organismi che offrono sostegno a diverse categorie di orfani.
Il relatore, senatore MAZZATORTA (LNP), segnala che l'articolo 4 dello schema di regolamento in esame sembrerebbe escludere la contribuzione a carico dello Stato, che non è indicata tra le fonti di finanziamento dell'Opera, come è confermato anche dalla relazione tecnica; si riserva peraltro di svolgere un approfondimento su tale aspetto.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: "Regolamento di riordino delle Casse militari" (n. 122)
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Seguito dell'esame e rinvio)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 7 ottobre.
Il relatore, senatore MAZZATORTA (LNP), propone alla Commissione di esprimere sullo schema di regolamento in titolo un parere favorevole.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
Schema di decreto legislativo recante: "Riorganizzazione del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA)" (n. 114)
(Parere ai sensi dell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69, dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 nonché dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito esame e rinvio)
Prosegue l'esame sospeso nella seduta del 23 settembre.
La relatrice, onorevole BERNINI BOVICELLI (PdL), ricorda come lo schema di decreto legislativo in titolo sia volto a realizzare una riorganizzazione del CNIPA finalizzata non solo a conseguire risparmi di spesa, ma soprattutto a garantire una maggiore efficienza all'azione delle pubbliche amministrazioni.
Presenta quindi e illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto, soffermandosi in particolare sull'esigenza - emersa anche in sede di audizione informale del Presidente del CNIPA, nonché nelle segnalazioni provenienti dalle Organizzazioni Sindacali - di introdurre meccanismi di flessibilità nella determinazione della dotazione organica, nel rispetto dei vincoli finanziari; riferisce inoltre circa l'osservazione volta a garantire a DigitPA modalità ulteriori di finanziamento, che non siano direttamente a carico del bilancio dello Stato, secondo un meccanismo previsto anche per alcune
Autority
, che pone oneri a carico degli aggiudicatari in una misura percentuale sul valore del contratto.
Il senatore Gerardo D'AMBROSIO (PD), considera l'informatizzazione un fattore estremamente rilevante per l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, per conseguire la quale la formazione in questo settore del personale e dei dirigenti in servizio presso le pubbliche amministrazioni rappresenta un elemento imprescindibile; sarebbe pertanto necessario, a suo giudizio, che, con gli interventi di riorganizzazione in esame, venisse assicurata la massima integrazione tra il CNIPA e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, realizzando forti e stabili sinergie. Chiede infine quale sia la consistenza attesa dei finanziamenti privati, considerato che l'attività dell'attuale CNIPA è destinata in misura prevalente alle pubbliche amministrazioni.
La relatrice, onorevole BERNINI BOVICELLI (PdL), concorda con il senatore D'Ambrosio circa la necessità di assicurare un forte coordinamento tra le attività di DigitPA e della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione; quanto al sistema di finanziamento, ricorda che si sono avuti casi non infrequenti di contratti con soggetti privati, come testimoniato dal Presidente Pistella, nel corso della già ricordata audizione informale.
Il Presidente PASTORE segnala come i tre schemi di decreto legislativo di riorganizzazione della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, del CNIPA e del FORMEZ concorrano tutti allo scopo di realizzare un contesto unico e coordinato di interventi di formazione e miglioramento della qualità e dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni, e conseguentemente dei servizi ai cittadini, concordando anch'egli sull'esigenza di una costante interazione tra le attività dei tre enti.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
Schema di decreto legislativo recante: "Riorganizzazione della Scuola superiore della pubblica amministrazione (SSPA)" (n. 113)
(Parere ai sensi dell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69, dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 nonché dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito esame e rinvio)
Prosegue l'esame sospeso nella seduta del 23 settembre.
Il relatore, senatore BOSCETTO (PdL), presenta e illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto, sullo schema di decreto legislativo in titolo.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
Schema di decreto legislativo recante: "Riorganizzazione del Centro di formazione studi (FORMEZ)" (n. 117)
(Parere ai sensi dell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69, dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 nonché dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito dell'esame e rinvio)
Prosegue l'esame sospeso nella seduta del 30 settembre.
Il Presidente PASTORE, relatore, presenta e illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto, sullo schema di decreto legislativo in titolo.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
SUL REGOLAMENTO DI RIORDINO DELL'UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO
L'onorevole LOVELLI (PD) rammenta come nel parere che la Commissione ha approvato lo scorso 28 luglio sullo schema di regolamento per il riordino dell'Unione italiana tiro a segno (atto del Governo n. 98) fossero state formulate alcune osservazioni: al riguardo, chiede di poter acquisire dal Governo, che ha recentemente approvato in via definitiva tale regolamento, informazioni circa l'accoglimento di tali rilievi.
Il Presidente assicura che si farà interprete di tale richiesta.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il Presidente comunica che è stata concessa la proroga di venti giorni del termine per l'espressione del parere sugli atti del Governo n. 118 (recante Disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore) e n. 122 (recante Regolamento di riordino delle Casse militari). Ricorda inoltre quanto già comunicato nella seduta pomeridiana del 14 ottobre circa i tempi per l'espressione del parere sugli atti del Governo n. 113 (riorganizzazione della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione), 114 (riorganizzazione del CNIPA) e 117 (riorganizzazione del FORMEZ). Rammenta infine che il termine per l'espressione del parere sull'atto del Governo n. 128 (Regolamento di riordino dell'ONFA) scade il 5 novembre.
Alla luce dei termini ora richiamati, propone di proseguire l'esame di tutti gli atti del Governo all'ordine del giorno della Commissione in una seduta che sarà convocata la prossima settimana, nella quale potranno svolgersi interventi sulle proposte di parere oggi presentate, nonché in altre due sedute che saranno convocate la settimana successiva: la prima sarà dedicata alla conclusione del dibattito sulle proposte stesse, mentre nella seconda si potrà procedere, ricorrendone i requisiti procedurali, alla loro votazione.
La Commissione concorda.
Il Presidente comunica inoltre che nella seduta che sarà convocata la prossima settimana intende presentare, in qualità di relatore, una proposta di parere sull'atto del Governo n. 118.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle ore 15.
All. 1
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 113
La Commissione,
esaminato
lo schema di decreto legislativo in titolo, adottato in attuazione della delega contenuta nell’articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
si segnala l'opportunità di chiarire se il riferimento al "programma triennale della Scuola", sottoposto all'approvazione del Comitato stesso, corrisponda al "piano strategico triennale", redatto dal Presidente, ai sensi dell'articolo 7 comma 3, dello schema di decreto legislativo;
si rileva l'esigenza di chiarire se il "programma annuale della Scuola" di cui all'articolo 6 comma 2, il "programma annuale delle attività didattiche e scientifiche" di cui all'articolo 7, comma 3 e il "programma di massima delle attività della Scuola per il successivo anno di esercizio" di cui all'articolo 16, comma 2, siano il medesimo documento ovvero documenti distinti;
si invita altresì il Governo a valutare l'opportunità di modificare l'articolo 7, comma 1, inserendo tra le categorie di soggetti che possono essere nominati Presidente della Scuola superiore quella dei consiglieri parlamentari, in aderenza con quanto previsto dalla legislazione attualmente vigente;
si rileva l'esigenza di integrare il disposto dell'articolo 7, comma 2, aggiungendo, in fine, le seguenti parole: "secondo i rispettivi ordinamenti";
si invita il Governo a valutare l'opportunità di integrare l'articolo 7, comma 3, precisando che il Presidente propone al Comitato di gestione, unitamente al bilancio consuntivo e preventivo - come già previsto dalla medesima norma - anche il regolamento contabile e finanziario, di cui al successivo articolo 15, precisando che tale regolamento è adottato dal Comitato di gestione
e di sostituire le parole "bilancio consuntivo e preventivo predisposto" con le seguenti: "bilancio consuntivo e preventivo predisposti";
in merito alle competenze del Presidente della Scuola Superiore della pubblica amministrazione, la cui definizione è in parte demandata dall'articolo 7, comma 3, dello schema di decreto legislativo in titolo al "regolamento", si ritiene opportuno chiarire se il regolamento cui si rinvia sia quello di cui all'articolo 15 del medesimo schema di decreto legislativo;
si segnala l'esigenza di indicare, all'articolo 7, comma 4, le modalità per la nomina del Comitato scientifico consultivo, suggerendo la possibilità di prevedere che sia nominato con decreto del Ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, su proposta del Presidente della Scuola;
si segnala, inoltre, all'articolo 8, comma 1, l'esigenza di sostituire il riferimento al «direttore», figura non più prevista dallo schema di decreto legislativo in esame, con quello di «presidente», di cui all'articolo 4;
in merito all'articolo 9, si rileva come - a differenza della legislazione vigente - lo schema di decreto legislativo non preveda più la figura dei responsabili di settore, di cui all'articolo 2, comma 5 del decreto legislativo n. 287 del 1999, ai quali sono attualmente attribuiti, tra gli altri, compiti afferenti la programmazione e valutazione delle attività di formazione dei docenti, l’organizzazione della struttura didattica, la conduzione di specifici progetti di rilievo strategico; a tale riguardo, si invita il Governo a valutare l'opportunità di reintrodurre i responsabili di settore;
si rileva infine come la riorganizzazione della Scuola Superiore per la Pubblica amministrazione determini una significativa modifica delle attività, dei compiti e finanche del nome, di ciascun organo della Scuola: emerge quindi l'esigenza che all’entrata in vigore della nuova disciplina consegua la ricostituzione degli organi stessi; si invita pertanto il Governo a integrare lo schema di decreto legislativo prevedendo, entro un termine prefissato, la ricostituzione degli organi.
All. 2
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 114
La Commissione,
esaminato
lo schema di decreto legislativo in titolo, adottato in attuazione della delega contenuta nell’articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69;
considerato
che l’intervento è finalizzato a riordinare uno degli enti deputati a realizzare un sistema unitario di interventi che favoriscono la digitalizzazione della pubblica amministrazione;
rilevato
che
la materia affidata al citato organismo è soggetta a continue evoluzioni e sarebbe pertanto opportuno prevedere modalità semplificate di rideterminazione della dotazione organica, sempre comunque nel rispetto dei vincoli finanziari, nonché ampliare le modalità di reperimento delle professionalità necessarie, inserendo meccanismi più flessibili e meno limitativi, prevedendo a tal fine la possibilità di avvalersi di personale anche dirigenziale in posizione di comando, distacco o fuori ruolo;
con lo scopo di garantire le risorse per la funzionalità di un organismo che, nonostante le significative riduzioni di bilancio e i rilevanti risparmi introdotti con il presente riordino, necessita di alte professionalità e svolge funzioni particolarmente delicate, sarebbe opportuno prevedere che DigitPA si possa avvalere, come già avviene per altri enti, di modalità ulteriori di finanziamento che non siano direttamente a carico del bilancio dello Stato;
la previsione di cui all’articolo 3, comma 2, lettera
b)
che affida a DigitPA il compito di “contribuire al rispetto delle norme di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196” potrebbe presentare profili di problematicità con riferimento al riparto di competenze in materia di
privacy
;
il contenuto di alcune disposizioni di seguito indicate non risulta chiaro ed è quindi suscettibile di creare problemi interpretativi e applicativi;
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
all’articolo 3, comma 2, lettera
b),
dovrebbero essere soppresse le parole da “contribuisce” fino a “n. 196;”;
all’articolo 5, comma 4, dovrebbero essere sostituite le parole “di cui al comma 3” con le seguenti: “di cui al Piano Triennale previsto dall’articolo 3, comma 1.”;
all’articolo 6, comma 2, lettera
c)
, le parole “fissate nel presente decreto” dovrebbero essere sostituite con le seguenti: “fissate ai sensi del presente decreto”;
all’articolo 11, comma 2, dopo le parole “lettera
c)
” si dovrebbero inserire le seguenti: “definita nel rispetto della dotazione organica stabilita ai sensi del presente decreto,”;
quanto all’articolo 12, si segnala l'esigenza in modificare il suo comma 1 aggiungendo, in fine, il seguente periodo: “Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, la dotazione organica di DigitPA può essere rideterminata, nei limiti delle disponibilità economiche, a seguito dell’approvazione del Piano triennale di cui all’articolo 3, comma 1" e di sopprimere, al comma 2, le parole: “non dirigenziale”;
all’articolo 13, comma 4, dopo le parole: “Tabella A” si suggerisce di inserire le seguenti: “e successive modifiche”;
si invita altresì a modificare l’articolo 18 integrandolo con il seguente comma aggiuntivo: “1-
bis
. Nell’ambito di gare o accordi quadro predisposti direttamente o con altri soggetti, DigitPA, nel quadro delle funzioni di cui all’articolo 3, riceve dagli aggiudicatari un importo da determinare, in misura fissa ovvero compresa tra un minimo e un massimo fissati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente di DigitPa, in percentuale sul valore del contratto, quale contributo forfetario per spese di funzionamento.”;
si invita inoltre il Governo a specificare se il piano triennale di cui all'articolo 22, comma 1, sia distinto dal piano triennale per la programmazione, per il quale il combinato disposto degli articoli 3, comma 1, e 5, comma 3, prevede una differente procedura di adozione rispetto all'articolo 22;
sempre in merito all'articolo 22, al comma 1, si segnala l'esigenza di modificare le parole "sistemi informativi informatizzati", con le seguenti: "sistemi informativi automatizzati";
valuti, infine, il Governo l'esigenza di chiarire se si intenda o meno escludere i componenti del comitato direttivo di cui all'articolo 6 dalla partecipazione alla Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica atteso che l'articolo 18, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, stabilisce che essi ne facciano parte.
All. 3
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 117
La Commissione,
esaminato
lo schema di decreto legislativo in titolo, adottato in attuazione della delega contenuta nell’articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69;
considerato
che l’intervento risponde alle finalità perseguite con il conferimento della delega al Governo, finalizzata a realizzare un sistema unitario di interventi nel campo della formazione dei dipendenti pubblici, alla riqualificare il lavoro pubblico e ad aumentare la sua produttività, nonché al miglioramento delle prestazioni delle pubbliche amministrazioni e della qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese; a consentire la misurazione dei risultati e dei costi dell'azione pubblica e la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni;
considerato
che lo schema di decreto legislativo risponde altresì alle esigenze di ridefinizione delle missioni e delle competenze e riordino degli organi, in base a princìpi di efficienza, efficacia ed economicità, anche al fine di assicurare un sistema coordinato e coerente nel settore della formazione e della reingegnerizzazione dei processi produttivi della pubblica amministrazione centrale e delle amministrazioni locali, nel rispetto degli obiettivi di risparmio;
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
si invita il Governo a valutare l'opportunità di utilizzare una formulazione omogenea dell'acronimo "p.a." nello schema di decreto legislativo in esame anche rispetto ad altri atti normativi di iniziativa governativa;
si rileva l'opportunità di prevedere, tra i soggetti pubblici che possono partecipare all'associazione, l'unione di comuni;
si sollecita il Governo a riformulare l'articolo 2, comma 3, sopprimendo le parole "di quest'ultimo";
si segnala, infine, l'opportunità di prevedere nello Statuto che una parte dei componenti del Comitato di indirizzo possano essere nominati tra rappresentanti delle regioni e degli enti locali.
All. 4
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 128
La Commissione,
esaminato
lo schema di decreto del Presidente della Repubblica in titolo
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
a) si rileva che la relazione ministeriale non dà alcun conto della mancata audizione delle Organizzazioni sindacali, prescritta dall'articolo 2, comma 634, della legge n. 244 del 2007; considerato il possibile coinvolgimento delle strutture organizzative dell'Aeronautica militare, come previsto dall'articolo 5 dello schema in titolo, si invita il Governo a valutare l'opportunità di realizzare tale momento di confronto;
b) si invita inoltre il Governo a valutare l'opportunità di apportare allo schema in titolo le seguenti modificazioni, come peraltro richiesto anche dal parere del Consiglio di Stato, sezione normativa, n. 2779/2009:
- nel Preambolo va corretta la proposizione finale concernente i Ministri proponenti, per adeguarla alla disciplina dettata dall'art. 17, comma 2, del decreto legge 1° luglio 2009 n. 78, convertito con legge 3 agosto 2009, n. 102;
- all'articolo 1, il comma 1, dovrebbe essere così riformulato: "l'Opera nazionale per i figli degli aviatori, di seguito denominata "ONFA", ente di diritto pubblico dotato di autonomia amministrativa e contabile avente lo scopo di provvedere all'assistenza degli orfani del personale militare dell'Aeronautica militare sotto la vigilanza del Ministro della difesa, è riordinata secondo le disposizioni del presente regolamento";
- all'articolo 1, comma 3, andrebbero soppresse, in quanto superflue per la comprensione del testo, le parole "non deceduto";
- nell'articolo 2 occorre adottare una denominazione uniforme per il collegio dei revisori dei conti che, al comma 1, è denominato "collegio dei revisori", mentre al comma 4, è indicato come "collegio dei revisori dei conti;
- nel medesimo articolo 2, comma 2, lett.
c)
, in merito all'espressione "ricoprono incarichi di capi dei reparti preposti ai settori dell'ordinamento e personale, degli affari generali e finanziario", occorrerebbe verificare se la denominazione dei reparti interessati corrisponda all'attuale assetto organizzativo;
- nell'articolo 2, comma 2, lett.
e
), si rileva l'esigenza di specificare se con la dizione "un genitore di orfano assistito dall'ONFA" si sia inteso ricomprendere o no la categoria equiparata di cui all'articolo 1, comma 3;
- all'articolo 2, comma 3, primo rigo, la parola "appartenente", che sembra doversi logicamente riferire a quelle, immediatamente precedenti, "generali dell'Aeronautica militare" dovrebbe essere utilizzata al plurale;
- all'articolo 5, comma 1, è prevista l'adozione del regolamento di amministrazione e contabilità "ai sensi dell'art. 2, commi 2 e 3, del decreto del Presidente della Repubblica 17 febbraio 2003, n. 97"; al riguardo appare opportuno precisare, alla stregua di quanto previsto all'articolo 1, comma 2, per lo statuto, che lo stesso è deliberato, nella specie, dal Consiglio di amministrazione;
- al medesimo articolo 5, appare opportuno integrare il comma 3, indicando le categorie nell'ambito delle quali è scelto il Segretario generale;
- in merito all'articolo 6, si rileva come l'adozione dello Statuto, che avviene, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, con deliberazione del Consiglio di amministrazione, non coincida con la sua entrata in vigore subordinata all'approvazione ministeriale; la previsione transitoria, secondo la quale il precedente statuto resta in vigore "sino all'adozione" del nuovo, potrebbe pertanto creare un vuoto di disciplina, nelle more dell'approvazione di quest'ultimo. Il secondo periodo del primo comma dell'articolo 6, andrebbe conseguentemente modificato come segue: "Sino all'entrata in vigore del nuovo statuto continua ad applicarsi quello approvato con decreto del Ministro della difesa del 18 agosto 1998, in quanto compatibile".