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COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LA SEMPLIFICAZIONE
Mercoledì 1° dicembre 2010
71a seduta
Presidenza del Presidente

La seduta inizia alle ore 14.

SULL'ESAME DEGLI ATTI DEL GOVERNO NN. 282, 289 E 295

Il PRESIDENTE rileva che la Commissione non è in numero legale per proseguire l'esame degli atti del Governo n. 282, 289 e 295 procedendo alla votazione delle proposte di parere formulate dai rispettivi relatori e pubblicate in allegato al resoconto della seduta del 24 novembre.
Ricorda che il termine per l'espressione del parere sullo schema di decreto legislativo in materia di ordinamento degli uffici consolari, atto del Governo n. 282, già prorogato, scade il 10 dicembre. Per quanto riguarda, invece, lo schema di decreto legislativo "taglia leggi", atto del Governo n. 289, il termine scade il 4 dicembre: osserva come l'eventuale richiesta di proroga condurrebbe a un termine per l'espressione del parere da parte della Commissione successivo alla data del 16 dicembre 2010, in cui dovrebbero operare contestualmente la "ghigliottina" di cui all' articolo 14, comma 14-ter, della legge n. 246 del 2005, e il meccanismo delle abrogazioni espresse di cui al comma 14-quater del medesimo articolo 14. Benché il termine finale per l'esercizio della delega risulti prorogato di novanta giorni rispetto a quello originario in forza del comma 22 dell'articolo 14, riterrebbe opportuno non chiedere la proroga del termine per il parere parlamentare, al fine di non pregiudicare in alcun modo l'eventuale esercizio della delega entro il 16 dicembre.
Quanto allo schema di decreto legislativo correttivo del decreto cosiddetto "salva leggi", atto del Governo n. 295, ricorda che il 16 dicembre 2010 opererà il meccanismo di abrogazione generalizzata delle disposizioni legislative statali pubblicate prima del 1° gennaio 1970 non espressamente indicate come indispensabili dal decreto legislativo n. 179 del 2009, che l'atto del Governo n. 295 è appunto volto a correggere. Sottolinea come la contestualità dell'entrata in vigore delle integrazioni all'elenco delle disposizioni da mantenere in vigore e dell'operatività della "ghigliottina" rappresenti un elemento cardine del procedimento "taglia leggi", alla luce del quale l'adozione definitiva del provvedimento entro tale termine non dovrebbe, a suo giudizio, essere ostacolata dall'assenza del parere parlamentare o dal mancato decorso del termine per esprimerlo. Nonostante il termine finale per l'esercizio della delega sia ampio e il termine per l'espressione del parere scada il 19 dicembre, ritiene opportuno contenere il seguito dell'esame entro tempi idonei a consentire l'adozione definitiva e la conseguente entrata in vigore del provvedimento entro la data del 16 dicembre 2010.
Comunica quindi che martedì 7 dicembre sarà convocata un'ulteriore seduta, allo scopo di procedere alla votazione delle proposte di parere presentate dai rispettivi relatori sugli atti del Governo nn. 282, 289 e 295, proponendo sin d'ora che, ove non fosse possibile votare le proposte medesime, si prenda atto che la Commissione non concluderà l'esame di quegli atti con la votazione dei pareri e che si provveda a informarne i Ministri competenti, trasmettendo, in spirito di collaborazione, le relative proposte di parere e, nel caso dell'atto del Governo n. 289, le eventuali osservazioni che la Commissione affari costituzionali del Senato dovesse formulare.

L'onorevole LOVELLI (PD) concorda con le valutazioni che il Presidente ha svolto circa l'opportunità di consentire la migliore operatività del procedimento di abrogazione generalizzata delineato dall'articolo 14 della legge n. 246 del 2005. Si tratta di un meccanismo connotato da forte complessità e mutevolezza, come testimoniano le novelle intervenute a più riprese a correggere e modificare la disciplina del procedimento stesso, nonché il quadro assai confuso delle abrogazioni espresse previste prima da provvedimenti d'urgenza e ora dallo schema di decreto legislativo n. 289, il cui Allegato è passato dalle iniziali 71.063 abrogazioni a circa 37.000.
A tale proposito, segnala incidentalmente che il testo originariamente approvato dal Consiglio dei ministri ha incluso tra le abrogazioni espresse il decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato n. 1577 del 1947, recante Provvedimenti per la cooperazione; tale provvedimento è invece indicato, nell'Allegato 1 al decreto legislativo n. 179 del 2009, tra gli atti da sottrarre - parzialmente - alla "ghigliottina". Rileva comunque come il testo dell'atto n. 289 elaborato alla luce delle segnalazioni delle varie amministrazioni e del parere del Consiglio di Stato e trasmesso a fini collaborativi in allegato allo schema medesimo non contenga più tale indicazione e considera che la proposta di parere che il relatore ha elaborato, laddove invita il Governo "ad apportare le modifiche già prefigurate dal testo trasmesso alle Camere a fini collaborativi in allegato allo schema di decreto legislativo in titolo" risponda all'esigenza di sollecitare il Governo a espungere il d.lgs.C.P.S. n. 1577 dall'elenco delle abrogazioni, rimanendone così confermata la permanenza in vigore.
Esprime apprezzamento, anche nel merito, per le proposte di parere presentate dai relatori sugli atti del Governo nn. 282 e 295, e condivide la prospettiva di consentirne l'adozione definitiva in caso non sia possibile votare le proposte medesime entro la prossima settimana. Quanto all'atto del Governo n. 289, dopo aver richiamato il dibattito che si è svolto in Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, prende atto del percorso prefigurato dal Presidente; nel riconoscere il valore della proposta di parere formulata dal Presidente in qualità di relatore, i cui contenuti sono condivisibili, stigmatizza tuttavia la ristrettezza dei tempi dell'esame, incompatibili con una disamina attenta del testo e del suo poderoso allegato. Conclude deplorando il modo troppo precipitoso e, a suo giudizio, superficiale con il quale il Governo procede nell'adozione di provvedimenti assai complessi - come l'atto del Governo n. 289 - che finisce per confinare il ruolo della Commissione parlamentare per la semplificazione entro limiti troppo angusti.

Il PRESIDENTE osserva come l'eventuale protrarsi dell'esame parlamentare degli atti del Governo nn. 289 e 295 oltre la data del 7 dicembre renderebbe, a suo avviso, estremamente problematica la loro definitiva adozione ed entrata in vigore entro il 16 dicembre; peraltro, ove il Governo ritenesse invece di poter adottare quegli atti in una data successiva, anche per svolgere ulteriori approfondimenti, si verificherebbe un disallineamento tra l'operatività della "ghigliottina" e l'entrata in vigore dei medesimi atti.

L'onorevole TORRISI (PdL) concorda con le considerazioni svolte dal Presidente circa l'opportunità di non proseguire l'esame degli atti in questione oltre la prossima settimana, consentendone l'adozione definitiva; si unisce peraltro all'onorevole Lovelli nel segnalare l'esigenza di garantire alla Commissione tempi d'esame coerenti con la complessità degli atti assegnati.

Anche il senatore MAZZATORTA (LNP) conviene con il Presidente.

Il PRESIDENTE conclude quindi ribadendo che martedì 7 dicembre sarà convocata un'ulteriore seduta, allo scopo di procedere alla votazione delle proposte di parere presentate dai rispettivi relatori sugli atti del Governo nn. 282, 289 e 295, e proponendo sin d'ora che, ove non fosse possibile votare le proposte medesime, si prenda atto che la Commissione non concluderà l'esame di quegli atti con la votazione del parere e che si provveda a informarne i Ministri competenti, trasmettendo, in spirito di collaborazione, le relative proposte di parere e, nel caso dell'atto del Governo n. 289, le eventuali osservazioni che la Commissione affari costituzionali del Senato dovesse formulare.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle ore 14.50.