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COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LA SEMPLIFICAZIONE

Mercoledì 2 marzo 2011
77a seduta

Presidenza del Presidente
Andrea PASTORE

La seduta inizia alle ore 14.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante "Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, nonché attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, ai contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, ai contratti di rivendita e di scambio” (limitatamente alle parti di competenza) (n. 327)
(Parere ai sensi dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito dell'esame e rinvio)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 9 febbraio.

Il PRESIDENTE informa che il termine per l'espressione del parere al Governo sul provvedimento in titolo, per le parti di competenza della Commissione, è stato prorogato, ai sensi dell'articolo 14, comma 23, della legge 28 novembre 2005, n. 246.
Ricorda che nella settimana precedente si sono svolte, in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, alcune audizioni informali in merito al medesimo atto del Governo; comunica che la documentazione depositata dagli auditi e quella comunque pervenuta alla Commissione sono disponibili alla pubblica consultazione.

L'onorevole LOVELLI (PD) sottolinea come le audizioni abbiano consentito di delineare un quadro conoscitivo ampio ed estremamente utile per valutare un provvedimento che presenta profili problematici non banali, non solo di merito, e sul quale egli riterrebbe utile acquisire anche le valutazioni del Comitato per la legislazione della Camera dei deputati. Il codice del turismo di cui allo schema di decreto in titolo, approvato dal Consiglio dei ministri in assenza di preventiva concertazione con gli operatori del settore e con le associazioni dei consumatori, è stato valutato negativamente dalle Regioni in sede di Conferenza unificata, mentre il Consiglio di Stato non ha mancato di rilevare numerose criticità, invitando il Governo a valutare se, a fronte del parere sfavorevole delle Regioni, non sia il caso di soprassedere all'opera di codificazione. Le circostanze richiamate preludono, a suo avviso, a un assai probabile ricorso alla Corte costituzionale. L'intervento normativo prefigurato dallo schema in titolo, che comporta l'abrogazione della legge di riforma della legislazione nazionale del turismo, n. 135 del 2001, e che incide sul codice del consumo è, a suo giudizio, eccessivamente ampio e difficilmente compatibile con i principi e criteri di delega; di converso, non sono previsti incentivi, né il riordino dell'Enit, né in generale misure di sostegno al turismo: sono questi gli interventi di cui oggi avrebbe bisogno questo settore che può svolgere un ruolo trainante per il rilancio economico del Paese, piuttosto che di un riordino che si riduce a un collage di norme confuso e disarticolato.
Il suo Gruppo riterrebbe preferibile che il Governo ritirasse il provvedimento in titolo e avviasse una nuova procedura, con il pieno coinvolgimento delle Regioni - che hanno competenza legislativa primaria in materia - delle categorie e delle associazioni del settore, delineando in quell'ambito, d'intesa con le Regioni, un piano strategico nazionale per il turismo. Nel ribadire il proprio scetticismo circa la concreta possibilità di migliorare il testo all'esame, conclude auspicando che la proposta di parere che sarà elaborata dai relatori possa raccogliere le molte osservazioni e rilievi già emersi nel corso delle audizioni, nonché nei pareri finora espressi e in quelli che saranno acquisiti in seguito, e sia frutto di una posizione condivisa.

Il presidente PASTORE concorda nel giudicare prezioso il contributo offerto dalle audizioni e dall'attività consultiva finora svolta sullo schema in titolo, riservandosi di verificare la possibilità di acquisire un pronunciamento da parte del Comitato per la legislazione della Camera dei deputati. Si unisce all'auspicio che la proposta di parere dei relatori, nell'esprimere una posizione condivisa, tenga conto dei molti profili problematici offrendo così al Governo uno strumento per riconsiderare alcuni aspetti del testo.

Il relatore CASOLI (PdL) manifesta l'intendimento di pervenire, insieme alla relatrice De Micheli, a una proposta di parere che dia ampiamente conto delle criticità del provvedimento.

Il seguito dell'esame è quindi riviato.

La seduta termina alle ore 14.40.