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COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LA SEMPLIFICAZIONE

Mercoledì 14 luglio 2010
61a seduta
Presidenza del Presidente

La seduta inizia alle ore 8,55.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: "Riordino dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo - ANSV" (n. 216)
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 9 giugno.

Il presidente PASTORE comunica che la Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati ha formulato rilievi in merito al provvedimento in titolo. Ricorda che il termine per l'espressione del parere, già prorogato, scade in data odierna.

Il relatore, senatore CASOLI (PdL), presenta e illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica in titolo che tiene conto dei rilievi formulati dalla IX Commissione della Camera dei deputati e degli elementi conoscitivi acquisiti nelle audizioni svolte nella seduta del 23 giugno scorso. Si sofferma, in particolare sull'invito al Governo a ridurre da tre anni a diciotto mesi il periodo, successivo alla scadenza del mandato, nel quale il presidente e i membri del collegio dell'Agenzia non possono assumere incarichi come amministratori, dipendenti o consulenti di imprese pubbliche o private che svolgono attività nel settore dell'aviazione civile o dell'industria aeronautica: a tale riguardo sottolinea come, a suo giudizio, poiché le funzioni svolte dall'ANSV sono incentrate sulla sicurezza, non vi sia ragione per contrastare l'osmosi tra il settore pubblico e quello privato, dichiarando che considererebbe anzi preferibile l'eliminazione di ogni incompatibilità successiva.

Il presidente PASTORE interviene per ricordare le norme del decreto legge n. 78 del 2010, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, concernenti gli organi degli enti pubblici, segnalando gli emendamenti da lui presentati al fine di chiarirne l'incidenza sul procedimento «taglia-enti». Nel considerare comunque possibile un'interpretazione delle richiamate disposizioni non confliggente con quelle di riordino degli enti di cui al decreto legge n. 112 del 2008, ritiene che i regolamenti di riordino dovranno essere valutati alla luce del testo del recente provvedimento d'urgenza, come definitivamente approvato.

L'onorevole LOVELLI (PD) concorda sulla necessità di tener conto del decreto legge n. 78 nell'esaminare i provvedimenti attuativi del «taglia-enti», un settore in cui peraltro si continua a legiferare - a suo avviso - in modo confuso. Quanto alla proposta di parere del relatore, egli riterrebbe preferibile fissare in due anni il periodo successivo alla scadenza del mandato per il quale è vietato assumere incarichi presso imprese del settore, conformemente a quanto osservato in merito all'atto del Governo n. 203, concernente il riordino dell'Enac. Considera inoltre di particolare importanza dar seguito al rilievo formulato dalla IX Commissione della Camera dei deputati con il quale si suggerisce la soppressione del comma 2 dell'articolo 6, che esclude, in sede di prima applicazione, il limite di una sola volta alla rinnovabilità del mandato del presidente e dei membri del collegio dell'Agenzia. Conclude dichiarando di condividere l'osservazione in merito all'articolo 6, comma 1.

Ha quindi la parola il senatore SACCOMANNO (PdL), il quale, concordando con il relatore sull'assenza di ragioni che conducano a ostacolare l'osmosi tra pubblico e privato in un settore connotato per i profili di tutela della sicurezza, riterrebbe preferibile suggerire al Governo la possibilità di sopprimere la disposizione in questione.

Il PRESIDENTE interviene brevemente per ricordare che anche per l'Enac il relatore ha proposto la riduzione del periodo di incompatibilità successiva dimezzandolo rispetto a quello previsto dalla normativa vigente; concorda nel ritenere che la particolarità del settore in cui opera l'ANSV - quello della sicurezza - possa indurre a considerare con favore l'integrazione e l'interscambio tra pubblico e privato.

Il relatore, senatore CASOLI (PdL), osserva come la riduzione da tre anni a diciotto mesi del periodo successivo alla scadenza del mandato per il quale è vietato assumere incarichi presso imprese del settore rappresenta una mediazione tra la normativa vigente - sul punto confermata dallo schema di decreto in esame - e il suo convincimento circa l'opportunità di sopprimere del tutto tale previsione; alla luce del dibattito, riformula la relativa osservazione integrandola con l'invito al Governo a valutare la possibilità di sopprimere l'articolo 5, comma 2. Accogliendo, poi, la sollecitazione dell'onorevole Lovelli, integra la sua proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto, con l'invito al Governo a valutare l'opportunità di sopprimere l'articolo 6, comma 2.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.


Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di riordino degli enti vigilati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (n. 203)
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Seguito dell'esame e rinvio)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 9 giugno.

Il relatore, senatore CASOLI (PdL), riformula la sua nuova proposta di parere, pubblicata in allegato al resoconto della seduta del 9 giugno, espungendo l'invito al Governo a valutare l'opportunità di estendere ai dirigenti di vertice il regime di incompatibilità successive previste per i componenti degli organi dell'Enac.

Il PRESIDENTE, preso atto che la Commissione non è in numero legale per votare la proposta del relatore e considerato che il termine per l'espressione del parere, già prorogato, è da tempo trascorso, ritiene utile far pervenire al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in spirito di collaborazione, la proposta di parere del relatore, come riformulata nella seduta odierna, sulla quale si era registrato un sostanziale, diffuso consenso nell'ambito della Commissione.

Concorda la Commissione.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.



SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA POMERIDIANA

Il PRESIDENTE avverte che la seduta pomeridiana, già convocata per le ore 14, non avrà luogo.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 9,30.
(Allegato 1)

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE
SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 216


La Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante "Riordino dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo - ANSV";
visto il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 26 aprile 2010;
considerato che è emersa l’esigenza di consentire all’ANSV di procedere, nell’ambito delle risorse disponibili, ad assunzioni di investigatori, anche in deroga ai limiti quantitativi e ai vincoli procedurali previsti per le amministrazioni dello Stato, e preso atto tuttavia che le disposizioni che consentirebbero di rispondere a tali esigenze non appaiono inerenti ai principi del procedimento "taglia-enti", ma potranno costituire il contenuto di altro intervento, che si invita il Governo ad adottare con la massima sollecitudine;
considerato che è in corso di esame in sede di Unione europea una proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio avente ad oggetto le inchieste e la prevenzione di incidenti e inconvenienti nel settore dell'aviazione civile (COM (2009) 611 def.), e preso atto che, al di là delle specifiche finalità alle quali risponde il riordino dell'Agenzia effettuato con lo schema di decreto, potrebbe emergere l'esigenza di riconsiderare le competenze e le modalità di intervento dell'Agenzia ove il Regolamento europeo fosse definitivamente approvato;
considerato che in generale emerge l'esigenza di pervenire a una definizione tendenzialmente uniforme della disciplina relativa agli organi degli enti pubblici non economici, evitando, per quanto concerne profili quali, a titolo esemplificativo, le modalità di nomina, la durata del mandato e i limiti di rinnovabilità, le incompatibilità, di prevedere disposizioni diverse per gli enti di volta in volta oggetto di riordino;
considerato che dopo la trasmissione alle Camere dello schema di regolamento in titolo è entrato in vigore il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, il quale prevede all’articolo 6 disposizioni concernenti gli organi collegiali e i titolari di organi di enti e l’adozione di regolamenti ai sensi dell’articolo 2, comma 634 della legge 24 dicembre 2007 n. 244;
considerati i rilievi formulati dalla Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati;


esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

- con riferimento al comma 4 dell'articolo 4, si invita il Governo a valutare l'opportunità di tenere conto, nella determinazione del trattamento economico del direttore generale, delle finalità di riduzione della spesa di funzionamento delle amministrazioni pubbliche, di cui al comma 634 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nonché degli interventi in materia di contenimento della spesa relativa al pubblico impiego previsti nel decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78;
- con riferimento all'articolo 5 e in considerazione dell’elevato livello di integrazione e di interscambio tra settore pubblico e settore privato che caratterizza il comparto dell’aviazione civile, si invita il Governo a valutare l'opportunità di modificarne il comma 2, riducendo da tre anni a diciotto mesi il periodo, successivo alla scadenza del mandato, nel quale il presidente e i membri del collegio dell'Agenzia non possono assumere incarichi come amministratori, dipendenti o consulenti di imprese pubbliche o private che svolgono attività nel settore dell'aviazione civile o dell'industria aeronautica, ovvero a sopprimere il medesimo comma 2;
- al medesimo articolo 5, si invita il Governo a valutare l'opportunità di modificare il comma 3 estendendo agli investigatori il divieto di ricoprire incarichi di perito o consulente in procedimenti giudiziari che abbiano attinenza con le attività dell'ANSV durante la permanenza in servizio, come previsto per il presidente e i membri del collegio;
- in merito all'articolo 6, comma 1, si invita a valutare la congruità del termine ivi indicato per la permanenza in carica degli organi dell'Agenzia;
- ancora in merito all'articolo 6, si invita inoltre il Governo a valutare l'opportunità di sopprimerne il comma 2;
- quanto poi al comma 3 dello stesso articolo 6, si segnala l'opportunità di un coordinamento, in merito alla rimodulazione della dotazione organica, con quanto previsto dall'articolo 2, comma 8-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194;
- valuti infine il Governo l’esigenza di verificare la coerenza dello schema di regolamento in titolo con le disposizioni del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, nel testo risultante dalla sua definitiva conversione in legge, con particolare riferimento a quelle di cui all’articolo 6 in materia di compensi attribuiti ai componenti e ai titolari di organi di enti, e in materia di numero massimo dei componenti degli organi stessi.



(Allegato 2)
ULTERIORE PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE
SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 203

La Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante "Regolamento di riordino degli enti vigilati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti";
preso atto dell'intendimento del Governo di espungere gli articoli 2 e 3 dello schema di decreto in titolo;
visto il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza dell'8 marzo 2010;
considerato che l'Aero Club d'Italia ha manifestato l'esigenza di una riduzione del numero di componenti del suo Consiglio federale eletti dall'Assemblea, nella misura di quattro membri, e tenuto conto che su tale possibilità si è espresso favorevolmente il Consiglio di Stato, nonché il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Presidenza del Consiglio dei ministri - struttura di missione per lo sport;
considerato che, in merito al riordino dell'Enac, è emersa l’esigenza di semplificare le procedure relative all’approvazione dei contratti di programma tra l’Enac e i gestori aeroportuali, nonché l’esigenza di consentire all’Enac stesso di procedere, nell’ambito delle risorse disponibili, ad assunzioni di personale con particolare riferimento ai piloti ispettori di volo, anche in deroga ai limiti quantitativi e ai vincoli procedurali previsti per le amministrazioni dello Stato, e preso atto tuttavia che le disposizioni che consentirebbero di rispondere a tali esigenze non appaiono inerenti ai principi del procedimento "taglia-enti", ma potranno costituire il contenuto di altro intervento, che si invita il Governo ad adottare con la massima sollecitudine;
considerati i rilievi formulati dalla Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati;
considerato che dopo la trasmissione alle Camere dello schema di regolamento in titolo è entrato in vigore il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, il quale prevede all’articolo 6 disposizioni concernenti gli organi collegiali e i titolari di organi di enti e l’adozione di regolamenti ai sensi dell’articolo 2, comma 634 della legge 24 dicembre 2007 n. 244, e all’articolo 7, comma 21, la soppressione dell’ INSEAN, con conseguente attribuzione delle funzioni e risorse al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

- con riferimento all'articolo 1, si invita il Governo a riconsiderare l'opportunità di modificare direttamente, con atto sovraordinato quale è lo schema di decreto del Presidente della Repubblica in titolo, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 ottobre 2004 con il quale è approvato lo statuto dell'Aero Club d'Italia ovvero lo statuto medesimo, e a considerare invece la possibilità di riformularlo in termini di criteri cui si dovrà attenere la modifica dello statuto medesimo, prevista dall'articolo 5, comma 4;
- ancora in merito al riordino dell'Aero Club d'Italia, di cui all'articolo 1, si invita il Governo a prevedere una riduzione dei componenti del Consiglio federale eletti dall'Assemblea nella misura di quattro unità e a valutare l'opportunità di prevedere una modifica statutaria che consenta di rinnovare consecutivamente fino a due volte il mandato del Presidente dell'AeCI;
- si invita il Governo a espungere – come peraltro preannunciato e secondo quanto previsto dall’articolo 7, comma 21, del decreto legge n. 78 del 2010 nel testo risultante dalla sua definitiva conversione in legge – l’articolo 2 dello schema di regolamento in titolo;
- si osserva che l'articolo 4 dovrebbe essere riformulato in termini di norma autonoma, prevedendo l'abrogazione delle corrispondenti disposizioni del decreto legislativo 25 luglio 1997, n. 250, evitando di porsi come novella con carattere sostitutivo di commi di un articolo di rango primario;
- si segnala, a fini di coordinamento formale, che il riferimento al “Ministro dei trasporti e della navigazione”, presente nell'articolo 4, capoversi 3 e 4, dello schema di regolamento in titolo, dovrebbe essere sostituito con quello al “Ministro delle infrastrutture e dei trasporti”;
- in merito al riordino dell'Enac, di cui all'articolo 4, si invita il Governo a valutare l'opportunità di modificarne il capoverso 2, ultimo periodo, prevedendo che la nomina a presidente dell'ente possa essere rinnovata consecutivamente due sole volte;
- sempre con riferimento al riordino dell'Enac, in considerazione dell’elevato livello di integrazione e di interscambio tra settore pubblico e settore privato che caratterizza il comparto dell’aviazione civile, si invita il Governo a integrare lo schema di regolamento con una disposizione che consenta ai componenti degli organi dell'ente di intrattenere, direttamente o indirettamente, rapporti di collaborazione, di consulenza o di impiego con le imprese operanti nel settore di competenza trascorsi due anni dalla scadenza del mandato;
- in merito all'articolo 5 si osserva che il termine posto dal comma 4 per l'eventuale adeguamento dello statuto dell'Enac coincide con quello che il precedente comma 2 fissa per procedere alla nomina dei componenti degli organi collegiali.
- valuti infine il Governo l’esigenza di verificare la coerenza dello schema di regolamento in titolo con le disposizioni del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, nel testo risultante dalla sua definitiva conversione in legge, con particolare riferimento a quelle di cui all’articolo 6 in materia di compensi attribuiti ai componenti e ai titolari di organi di enti, e in materia di numero massimo dei componenti degli organi stessi.