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COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LA SEMPLIFICAZIONE
Mercoledì 22 settembre 2010
63a seduta
Presidenza del Presidente

Interviene il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Saglia.

La seduta inizia alle ore 14.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il presidente PASTORE riferisce gli esiti della riunione dell'ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari che ha avuto luogo mercoledì 15 settembre. In quella sede, preso atto delle assegnazioni alla Commissione di schemi di regolamento attuativi del procedimento "taglia-enti" e della probabile prossima trasmissione alle Camere di altri atti della stessa natura, all'approssimarsi del termine del 31 ottobre scaduto il quale gli enti non riordinati sono automaticamente soppressi, si è convenuto che eventuali audizioni connesse al riordino degli enti saranno svolte, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione normativa e amministrativa ovvero in sede informale, compatibilmente con i tempi - ormai assai ridotti - imposti dalle scadenze ricordate.
Ricorda che è in fase avanzata di elaborazione la relazione sullo stato di attuazione del procedimento per l'abrogazione generalizzata di norme di cui all'articolo 14 della legge n. 246 che la Commissione deve periodicamente redigere; a tale riguardo, riferisce come manchino ancora alcune risposte alla lettera a suo tempo inviata a tutti i Ministri interessati, per acquisire gli elementi informativi sul procedimento "taglia-leggi" necessari per la redazione della relazione stessa. Considerata tale circostanza, l'Ufficio di Presidenza ha concordato sull'opportunità di attendere l'invio delle documentazioni mancanti fino alla fine del mese di settembre, e di avviare l'esame della proposta di relazione nel mese di ottobre, con l'obiettivo di approvarla e trasmetterla alle Presidenze delle Camere auspicabilmente entro la fine di quel mese.

Comunica infine alla Commissione che il Presidente del Senato, d'intesa con il Presidente della Camera, ha trasmesso alla Commissione il parere della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato concernenti lo schema di decreto legislativo e lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recanti il riordino della normativa sull'attività agricola (atti del Governo n. 164 e 168), sui quali la Commissione non si era potuta esprimere nei termini originariamente assegnati, per l'assenza di quei pareri; è stato inoltre trasmesso il parere del Consiglio di Stato concernente l'applicazione delle disposizioni di delega di cui ai commi 14, 15, 18 e 18-bis dell'articolo 14 della legge n. 246 del 2005. In ragione dei chiarimenti forniti dal Governo circa l'intendimento di proseguire nel procedimento di adozione dei decreti e acquisiti i prescritti pareri, il Presidente del Senato, d'intesa con il Presidente della Camera, ha pertanto trasmesso gli atti in questione, al fine di una prosecuzione dell'esame parlamentare degli atti del Governo n. 164 e 168, che dovrà concludersi entro il nuovo termine del 20 ottobre 2010.

La Commissione prende atto.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante: "Rideterminazione delle risorse da attribuire dallo Stato alla Regione Liguria a seguito delle modifiche intervenute nella classificazione della Rete stradale di interesse nazionale" (n. 243)
(Parere ai sensi dell'articolo 7, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Esame e rinvio)
Il relatore, senatore ORSI (PdL) riferisce sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in titolo, con il quale si rideterminano le risorse da trasferire annualmente alla regione Liguria e alle province interessate a seguito delle modifiche intervenute nella classificazione della rete stradale di interesse nazionale; in particolare, il provvedimento fa seguito alla riclassificazione come strade statali di alcuni tratti di viabilità, oggetto a suo tempo di conferimento ai sensi del decreto legislativo n. 112 del 1998, e risponde all'esigenza di ripristino, a carico dell'Anas, di un tratto della strada statale Aurelia. Dopo aver segnalato che sullo schema di decreto sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero dell'interno, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell'Anas, del Dipartimento della pubblica amministrazione e l'innovazione, della Regione Liguria e dell'UPI, nonchè della Conferenza unificata, preannuncia che proporrà di esprimersi in senso favorevole, auspicando una rapida conclusione dell'esame che ponga fine a un'impasse che si protrae ormai da tempo.


Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: “Riordino dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione” (n. 248)
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Esame e rinvio.)

L'onorevole TORRISI (PdL), relatore, illustra lo schema di decreto del Presidente della Repubblica in titolo, adottato nell'ambito del procedimento cosiddetto "taglia-enti", con il quale si provvede al riordino dell'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione; segnala che il Governo ha trasmesso, a fini collaborativi, in allegato al provvedimento in titolo, un testo che contiene le modifiche che saranno apportate a seguito del parere del Consiglio di Stato e per dare attuazione alle disposizioni in materia di riduzione dei costi degli apparati amministrativi di cui all'articolo 6 del decreto legge n. 78 del 2010. Conclude riservandosi di formulare una proposta di parere alla luce del dibattito.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: “Regolamento per il riordino del Banco nazionale di prova per le armi da fuoco portatili e per le munizioni commerciali” (n. 247)
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Esame e rinvio.)

Il presidente PASTORE (PdL), riferisce in sostituzione del relatore designato sul provvedimento in titolo, che novella integralmente la disciplina organizzativa del Banco di prova. Dopo aver ricordato le funzioni svolte dall'ente, istituito all'inizio del '900 e richiamato il combinato disposto dalle norme in materia di "taglia-enti" e dall'articolo 6 del decreto legge n. 78 del 2010, si sofferma sulle disposizioni concernenti la composizione degli organi collegiali, che sono state oggetto di rielaborazione da parte dello stesso Governo, il quale anche in questo caso ha trasmesso, a fini collaborativi, in allegato al provvedimento in titolo, un testo che contiene le modifiche che saranno apportate a seguito del parere del Consiglio di Stato e per dare attuazione alle disposizioni in materia di riduzione dei costi degli apparati amministrativi di cui all'articolo 6 citato. A tale riguardo rileva, con particolare riferimento al consiglio di amministrazione, come la sua composizione ridotta, con la previsione di 5 componenti, pur rispondendo a quanto prescritto dal citato articolo 6, potrebbe presentare alcune criticità per la rappresentanza minoritaria cui sarebbe ricondotta la sua componente di natura privatistica, alterando il tal modo gli equilibri attualmente assicurati dalla normativa vigente.

Il Sottosegretario per lo sviluppo economico SAGLIA sottolinea come il regolamento in titolo sia stato adottato nei tempi imposti dal procedimento "taglia-enti" e ricorda che il Banco di prova è integralmente finanziato dalle imprese di settore: l'aspetto evidenziato dal presidente Pastore potrebbe porre quindi, a suo giudizio, seri problemi in termini di governance dell'ente, ponendo la rappresentanza dei soggetti privati in una posizione di minoranza all'interno del consiglio di amministrazione. Egli riterrebbe inoltre preferibile individuare una soluzione che consenta di ricondurre il Banco nella competenza delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, analogamente a quanto previsto - per alcuni enti - dal decreto legge n. 78 prima ricordato.

Il senatore ORSI (PdL) prende atto con soddisfazione di quanto affermato dal rappresentante del Governo; nel sottolineare come l'ormai prossimo recepimento della direttiva 2008/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi possa richiedere una riconsiderazione del testo in esame, propone di svolgere l'audizione dell'Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni (ANPAM) e della Associazione nazionale dei commercianti, intermediari e appassionati di armi comuni da sparo (ASSOARMIERI).


Il suggerimento, formulato dal Sottosegretario per lo sviluppo economico SAGLIA, di valutare la possibilità di ascoltare anche il direttore del Banco di prova per le armi da fuoco, viene raccolto dall'onorevole BECCALOSSI (PdL), la quale propone di svolgere tale audizione e sottolinea come l'ente in questione svolga un importante servizio in un settore strategico, dal quale non derivano oneri a carico della finanza pubblica.

Il presidente PASTORE interviene incidentalmente per segnalare l'esigenza di verificare se l'eventuale recepimento della direttiva europea già ricordata e l'effettiva insussistenza di oneri a carico della finanza pubblica derivanti dal funzionamento del Banco non possano indurre a riconsiderare la necessità di adottare il regolamento di riordino in titolo ai fini del procedimento "taglia-enti".

Ha quindi la parola l'onorevole FERRARI (PD), il quale concorda sull'opportunità di svolgere audizioni e condivide la preoccupazione emersa negli interventi fin qui svolti per l'eventuale arretramento della rappresentanza dei soggetti privati e della rappresentanza dei territori all'interno dell'ente.

Anche l'onorevole LOVELLI (PD) concorda sull'opportunità di verificare l'effettiva necessità di provvedere al riordino nell'ambito del procedimento "taglia-enti" del Banco di prova, ritenendo determinante a tal fine la sua presenza nel conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni.

Il senatore ORSI (PdL) ribadisce l'esigenza di evitare che permanga per le sole armi prodotte - o commercializzate - in Italia un obbligo di verifica non previsto in altri Paesi dell'Unione, paventando il rischio di penalizzare le imprese italiane.

L'onorevole FERRARI (PD) osserva come al Banco di prova potrebbe comunque essere riconosciuto un ruolo di certificazione della qualità delle armi italiane, prevedendo semmai che le verifiche da questo svolte siano facoltative: ciò consentirebbe - a suo giudizio - di superare le obiezioni in termini di parità di condizioni assicurate alle imprese e agli operatori italiani.

Il presidente PASTORE, raccogliendo le segnalazioni fin qui formulate, propone di svolgere le audizioni del direttore del Banco nazionale di prova per le armi da fuoco portatili e per le munizioni commerciali, dell'Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni (ANPAM) e della Associazione nazionale dei commercianti, intermediari e appassionati di armi comuni da sparo (ASSOARMIERI) nella prossima settimana.

La Commissione concorda.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.